Quella della Destra è una tradizione di famiglia o un ideale consolidato?
Quando si sceglie di militare a destra, si abbraccia una precisa visione del mondo e della politica. É una scelta che impone una adesione totale a certi valori, anche perché, ancora ai nostri tempi, comporta una buona dose di pregiudizio, ai danni di chi la compie. Non si tratta solo di una tessera di partito o di una rete di relazioni, non si può ereditare. Al netto di questo, come tantissimi altri militanti di destra, anche io provengo da una famiglia non impegnata in politica, e che spesso ha tentato forme di dissuasione, proprio in ragione dei pregiudizi di cui parlavo poco prima.
Quale evoluzione ha avuto la Destra in questi anni?
Si può valutare il percorso della destra italiana dal suo attuale punto di approdo. Grazie A Giorgia Meloni, con uno sparuto gruppo di folli visionari, abbiamo messo in sicurezza uno spazio di agibilità politica per la destra italiana, e l'abbiamo trasformato nella casa di tanti conservatori che, in Italia, non trovavano rappresentanza. Con enormi sacrifici, abbiamo coltivato e fatto sbocciare una cultura politica, che in Italia non aveva mai attecchito. É grazie a Giorgia Meloni e a Fratelli d'Italia se oggi i valori sono tornati centrali nel dibattito pubblico, e potrà essere ad essi garantita una prospettiva storica.
Qual è la miglior dote di Giorgia Meloni?
Ne indico due, che la caratterizzano come uno dei pochissimi, autentici leader politici, che la scena politica italiana abbia conosciuto da trent'anni a questa parte. Innanzitutto, Giorgia ha una grandissima capacità di rappresentare pienamente le idee e i sentimenti di quelli che la ascoltano: e non è sempre frequente ascoltare un politico e constatare che sta esprimendo proprio le idee, che avremmo voluto esprimere noi, con quella grande efficacia. In secondo luogo, Giorgia ha dimostrato una straordinaria capacità di anticipare i processi storici in corso, di capire in che direzione sta andando il mondo.
Cosa pensi del suo maquillage culturale?
Il termine maquillage può essere efficacemente tradotto in italiano con trucco. Con Giorgia Meloni non ci sono dissimulazioni e trasformismi. Giorgia Meloni pensa quello che dice, e se si possono riscontrare delle prese di posizione differenti, queste sono frutto di un percorso di studio e riflessione, e non di calcolo politico. Posso tuttavia affermare che il faro resta sempre la coerenza con i valori e i principi in cui crediamo.
Non pensa che l’immigrazione sia una risorsa?
L'immigrazione regolata e sorvegliata può senz'altro rappresentare una risorsa ; il traffico di essere umani non lo è, anzi meglio: quand'anche possa essere considerato tale da quanti ci speculano, deve essere assolutamente contrastato, con estrema determinazione. É dovere di una nazione civile tutelare i propri confini, ma anche garantire a quanti arrivano una tranquilla integrazione. Si chiama in causa spesso, e per lo più a sproposito, il concetto di umanità. Sinceramente, non credo si possa considerare umano non solo tollerare, ma addirittura incentivare pericolose avventure attraverso deserti e mari infidi ; nemmeno credo che si possa considerare umano lasciare delle persone per anni in un limbo, nell'attesa di un riconoscimento che nella maggior parte dei casi non potrebbe avvenire, con una insopportabile dilatazione dei tempi che giova a quanti lucrano su certe dinamiche. La nostra proposta di blocco navale andrà ad incidere proprio su questi aspetti.
Probabilmente verrà eletto. Di cosa vorrebbe occuparsi?
Saranno gli elettori a determinare la mia eventuale elezione. In quel caso, mi piacerebbe occuparmi innanzitutto delle materie che, per ragioni professionali, maneggio con maggiore dimestichezza, e cioè quelle legate a lavoro e pensioni; ma non trascurerei il tema della sicurezza urbana, soprattutto nella sua relazione con la politica locale, che deve essere resa sempre più stretta.
Cosa sono le devianze?
videntemente, la domanda occhieggia all'ennesima mistificazione del pensiero di Giorgia Meloni. Per quello che ci riguarda, fa fede la definizione data dalla dottrina criminologica; le parole pronunciate da Giorgia Meloni nel suo video sono in tal senso chiare ed inequivocabili. I comportamenti che portano soprattutto i giovani alla trasgressione delle regole del vivere civile vanno trattati diversamente, da quanto fatto finora: la filosofia del contenimento del danno va sostituita da quella della prevenzione del rischio. Penso sia abbastanza riprovevole, innalzare inni alle devianze, soprattutto in un frangente in cui si moltiplicano, per esempio, i casi di bullismo, o ancora le morti sulle strade legate all'abuso di alcol e droghe.
Cosa pensi del fascismo?
Penso che sia un oggetto storico, per usare una espressione tecnica della storiografia, e che, pur non avendo alcuna attinenza con l'attualità, viene richiamato a sproposito in campagna elettorale, nel vano tentativo di metterci in imbarazzo. A meno che non si portino delle prove concrete, di cui non abbiamo contezza, non c'è alcun pericolo di ritorno al fascismo, legato alla nostra azione politica. Sono vigenti invece in Italia delle norme penali, che sanzionano dei comportamenti specifici legati all'adesione all'ideologia fascista. La responsabilità penale è sempre personale ; e se qualcuno, anche dei nostri, vi dovesse incorrere, sa già di non doversi aspettare la solidarietà del partito o di Giorgia Meloni. Per quanto il nostro rispetto profondo della democrazia e della libertà sia la migliore testimonianza del nostro orientamento, abbiamo più volte condannato i regimi e le inumanne violenze connesse, come le leggi razziali.
Che scenario prevedi dopo il voto?
Stiamo lavorando per ottenere una larga affermazione di Fratelli d'Italia, convincendo gli scettici e indecisi. L'obiettivo è a portata di mano. A quel punto, non ci saranno alternative: Meloni presidente del consiglio, e governo al centrodestra. Chiuderemo in questo modo un lungo periodo di declino della nostra nazione.
In cosa la Destra deve migliorare per essere sdoganata definitivamente?
Abbiamo ancora bisogno di essere sdoganati? E chi dovrebbe mettere, poi, questo visto? Noi siamo sdoganati, da anni, non solo e non tanto dai voti degli italiani ; ma anche e soprattutto dal modo in cui quei consensi sono conquistati. Da anni, andiamo (noi sì!) casa per casa, aggregando il consenso attorno ad una chiara visione del mondo e ad un altrettanto chiaro progetto politico. Guardando alla storia d'Italia, possono dire altrettanto le forze che dovrebbero darci la patente di democraticità? Possono farlo coloro che hanno distorto le dinamiche democratiche, costruendo clientele di vario tipo, attraverso la corruzione, la collusione col malaffare, le intelligenze con potenze nemiche del passato? Non credo proprio!
Mi faccia un ritratto di Giorgia Meloni?
Venti anni di affetto e amicizia ricambiati, mi consentono di rispondere a questa domanda raccontando un aneddoto personale, che risale all'epoca in cui Giorgia Meloni era ministro e io consigliere comunale. Domenica pomeriggio di dicembre, in una Roma deserta: passeggiamo, lei ed io, attraverso stradine ancora più deserte, per raggiungere la sua macchina, con la quale lei mi darà un passaggio. Senza scorta, senza autisti, senza nessun altro attendente. Soprattutto, senza paura di incontrare i cittadini. Con la serenità che solo la coscienza pulitissima può garantire.
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