Di Maio, uno zombie figlio di una follia popolare

“O muori da eroe o vivi tanto a lungo da allearti con Tabacci”

No, non è stata un’ascesa, è stato un maramaldo arrampicamento sociale. Te ne vai dal Movimento, quello che ti ha dato dignità sociale, quello contro il quale hai disonorato ogni principio da te propalato, con mezzo accordo col Pd, per fare un piacere a Draghi e salvarti la poltrona di ministro.

Fondi una corrente Insieme per il futuro ma butti a mare tutti i parlamentari che ti hanno seguito, ti alllei poi con Tabacci, grande rivoluzionario del tutto uguale, perché da solo al 3 per cento non ci arrivi ma poi trovi porte aperte nel Pd per candidarti in un listino sicuro.

Cosa secondo me già stabilita. Un esercizio di ipocrisia a cui anche il “lindo” Calenda ha abboccato. Certo ha dimostrato abilità a muoversi così giovane nei Palazzi Romani ma poi ne è rimasto invischiato, attaccato, ingolosito. Più che un politico, è diventato un cerimoniere. Quando ha capito che nel M5S non sarebbe stato più candidato, si è ingegnato nella pantomima del gruppo autonomo. Ma Luigi Di Maio non ha un voto.

Apologia del doroteismo o volgarmente cinico poltronaro? Sicuramente sa come posizionarsi.

Dice bene Grillo: sei uno zombie, sei finito come uomo e forse come politico. Restare a galla è la tua unica aspirazione perché non hai dato nulla a questo Paese. Non mi meraviglio del Pd che si presta a queste brutture, manco avesse tra le mani un novello Mitterand. Lascia sicuramente un insegnamento ai giovani: anche se non ne capite niente, buttatevi in politica che è un ascensore sociale ed economico enorme. E giù di lì stuoli di nullafacenti in grisaglia nei palazzi del potere.

E per restare a Pomigliano, nella tua città che ti ha riempito di voti e speranze, ora i tuoi scagnozzi dovranno cambiare ancora gruppo? Con quale faccia? Faranno un monocolore Pd? Come si giustificheranno? Come pareranno l’urto delle critiche? E quelle mosse al Pd? È proprio vero, in politica la coerenza non paga.

Non credo venga candidato qui, Pomigliano l’ha ripudiato. Ora è uno zombie da riesumare.



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