Dacia Maraini, quale marchio sta imprimendo Giorgia Meloni sull’azione di governo e di riflesso sulla società?
Per me l’evento piu importante della elezione di Giorgia Meloni sta nel significato simbolico. Ora si fa capire a tutti che una donna può uscire dalla retorica della regina della casa, può rappresentare un paese, un popolo, può decidere del futuro del suo paese,. Sembra niente e invece è molto. E gli italiani hanno dimostrato per la prima volta di non essere indissolubilmente legati alla vecchia idea della donna sposa, madre e casalinga.
Giorgia Meloni ha sdoganato la parità di genere al potere?
Come ho detto, simbolicamente sì. Ed è un peccato che non ci abbia pensato la sinistra a proporre una donna simbolo per rappresentare il paese. Il problema sta, uscendo dai simboli , nel mondo che si porta dietro la coraggiosa e volitiva Giorgia Meloni. Troppi personaggi del vecchio modo di intendere la politica, troppi nostalgici del fascismo., troppi legami con chi difende gli interessi dei pochi contro i molti
Per il momento Giorgia Meloni si sta comportando con buon senso. Ha capito che governare non è la stessa cosa che stare all’opposizione. Che i problemi di chi gestisce il potere sono complessi e difficili, che bisogna tenere conto degli avversari, perché il paese non è fatto solo di persone che la pensano come lei. Per me in una democrazia, l’alternanza fra sinistra e destra ci può stare, non distrugge il sistema democratico. IL pericolo arriva quando la destra che sale al potere pretende di comportarsi come se fosse all’opposizione, cioè vira verso il dogmatismo e dà spazio e importanza ai suoi estremisti .
Lei crede alla parità di genere o al merito?
Certo che ci credo. Noi , uomini e donne siamo figli della storia. Se cominciamo a parlare di differenze biologiche torniamo alle aberranti idee di un Lombroso, idee che pure hanno avuto molta importanza nel secolo scorso, tanto da portare a una devastante guerra mondiale. Tutte le differenze fra gli esseri umani sono riconducibili alla storia, alla geografia, alle scelte economiche e spirituali . Scelte che a lungo possono diventare una seconda natura, ma non hanno niente a che vedere con le diversità fisiche. . Insomma ricordiamolo bene: le razze non esistono. La recente scoperta del DNA ha dimostrato scientificamente che siamo tutti esseri umani e le diversità non dipendono dalla biologia ma dalla storia.
Che rapporto hanno le donne col potere?
Le donne non sono una categoria. Se io le chiedessi: Che rapporto hanno gli uomini col potere, lei giustamente mi risponderebbe: Dipende dagli uomini. Comunque possiamo dire, in senso generale, che una storia di esclusione dai posti di rappresentanza ha sviluppato nelle donne un atteggiamento di attesa, di prudenza che spesso gli uomini,
abituati da millenni a gestire il potere, hanno dimenticato.
Su cosa deve investire una nazione oggi per esser florida culturalmente ed economicamente?
Secondo me sulla scuola e su una pace che crei scambi con gli altri paesi. Il benessere porta ricerca, creatività, libertà. La guerra, sia quella calda che quella fredda, porta a chiusure, rancori, crudeltà, vendette, rifiuti, aggressività e questo impoverisce e degrada i popoli.
Lei che conosce la sicilianità che idea si è fatta di Matteo Messina Denaro e dello scudo di cui ha goduto per 30 anni?
Messina Denaro è un uomo crudele e narcisista, senza pietà e senza nessuna considerazione dell’altro. Ciò detto, se ha potuto resistere tanti anni tranquillamento nei suoi territori, conducendo la sua macchina, abitando nella sua casa anche se sotto falso nome, direi che è certo che abbia avuto dei complici, magari solo coinvolti per paura, o indifferenza o per favori che ricevevano. Questo lo si può capire dei suoi compaesani, ma cosa dire delle istituzioni che avrebbero dovuto controllarlo, stanarlo e metterlo sotto processo? La gravità del caso sta in quella zona opaca in cui si nascondono le complicità segrete fra mafia e istituzioni.
Cos’è la mafia oltre a sangue e danaro?
La mafia non ha come fine il denaro, ma il potere. La mafia non è criminalità organizzata, vuole diventare essa stessa istituzione, dominare, controllare e creare leggi proprie. Se cerca alleanze lo fa per crearsi spazi di manovra, ma la sua idea è quella di comandare co un siostema dittatoriale basato sulla paura e lo sfruttamento. Il denaro le serve per comprare consenso, ma il suo scopo è piu ambizioso e assolutista.
La scuola può salvarci?
La scuola crea consapevolezza e la consapevolezza crea coscienza e la coscienza crea valori. I valori riguardano il bene della comunità. Da questo nasce la democrazia. Che vuol dire difendere e proteggere i piu deboli, applicare la giustizia e praticare la libertà.
Com’è essere una scrittrice donna in un panorama letterario dominato dai maschi?
Le donne sono presenti sul mercato con i prodotti del loro talento , ma quando si tratta di stabilire dei valori, : ovvero antologie per le scuole , mostre, o anche stabilire panoramiche sulle presenze letterarie, le donne scompaiono. A volte c’è consenso ma non c’è prestigio e rappresentatività. Un altro grosso problema riguarda la lingua e la grammatica che si sono costruite in un regime patriarcale. La nostra è una grammatica che privilegia il maschile considerandolo come espressione dell’ universale, mentre il femminile rappresenta il personale . Se dico “l’uomo è mortale”, intendo anche la donna. Se invece dico “la donna è mortale”, uno si chiede : e l’uomo? Se in una famiglia ci sono nove figlie femmine e un maschio , si coniugheranno tutti i verbi al maschile. Si dice “I figli” comprendendo anche le figlie ,ma non viceversa. Questo crea dei problemi di identità che non sono facili da affrontare. Pensi anche alla fatica che si fa per coniugare i nomi delle professioni al femminile. Perfino molte donna rifiutano le professioni al femminile., non vogliono usare i termini presidena , architetta, maestra, ingegnera, ecc. E non si rendono conto che preferiscono il maschile perché piu prestigioso, e il femminile non porta con se consenso e rispetto. E’ un poco quello che succede a certi paesi che hanno assorbito la lingua dei colonizzatori e la usano per esprimersi nonostante sia nata anche per sottometterli. In molti paesi arabi si parla e si scrive in francese o in inglese, oltre che naturalmente in arabo. Anche se non si tratta della prima lingua, quando si vuole entrare nel mercato delle idee e dei romanzi più diffusi, si usa la lingua straniera fatta propria.
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