Rubrica emozionale a 360 gradi
Make-up Cucina Styling
E se vi dicessi che l'iconica Maison CHANEL e Cleopatra Tea Filopàtore, meglio conosciuta nella storiografia moderna più semplicemente come Cleopatra regina d'Egitto hanno qualcosa in comune?
No, non sono completamente "matte" o forse sì, quel tanto che basta per portarvi con me in un viaggio fantastico.
Oggi ci trasferiamo a Parigi e più precisamente al Grand Palais Éphémère, ovvero il padiglione espositivo di 10.000 mq installato su Le Jardin du Champ-de-Mars e sorto per accogliere importanti mostre, eventi da gennaio 2021 fino ai giochi olimpici e paraolimpici del 2024.
Si è qui svolta la sfilata dell'ultima collezione di Haute Couture Primavera-Estate 2022 della Maison CHANEL, disegnata da Virginie Viard.
La Maison ha portato ancora una volta in passerella la continuità del taglio sartoriale, identità mai smarrita che ne garantisce non solo il pregio ma anche la riconoscibilità, CHANEL si attualizza ma senza mai perdere se stessa.
Facciamo ora un passo indietro, a quando mademoiselle Coco sua fondatrice, intuisce il bisogno di concepire la moda come evoluzione, fu infatti la prima a "porre al centro del suo processo creativo la donna e non solo il desiderio maschile".
CHANEL lo fa apportando alla sua idea di moda emancipazione, praticità e raffinatezza. Possiamo ricordarla proprio come colei che rompendo rigidi schemi decide di indossare i pantaloni, capo il cui utilizzo era da sempre consentito ai soli uomini, essendo gli unici a "poter nascondere le mani in tasca". Sua inoltre l'invenzione dell'iconica "Boxy Jacket" in tweed, tessuto tipicamente Scozzese, che fino a quel momento veniva indossato anch'esso soltanto dagli uomini, fu lei a volerlo riadattare nel filato rendendolo più pregiato, ma anche nel taglio per renderlo più portabile, cucendo un nuovo pezzo di storia del costume.
Risalgono al 1925 seppur in forma primitiva i suoi primi completi.
Gli elementi caratterizzanti sono le quattro tasche, impreziosite da bottoni gioiello, spesso raffiguranti il marchio della casa e il dettaglio a catena lungo l'orlo che ne garantisce la perfetta vestibilità in termini di caduta.
Nella più recente versione CHANEL riprende l'utilizzo del tweed rivisitandolo in chiave più attuale, fresca, certamente riconsiderato nella lunghezza degli orli, talvolta degli spacchi, viene sapientemente accostato a pizzi pregiati e piumaggi colorati che lo rendono vezzoso, ricercato e mai volgare, non mancano inoltre tessuti scivolati, impalpabili, corredati da giacche a righe, presenti anche abiti con più audaci trasparenze sull'addome dai quali si palesano a sorpresa inserti in tulle, talvolta balze orlate bicolor e ancora capi in fantasie nude e geometriche di ispirazione Optical Art, un movimento di arte astratta legato all'arte cinetica e costruttivista sviluppatosi negli anni 60.
Possiamo in aggiunta ammirare in pedana ampie gonne in bianco ottico abbinate a poetiche e pregiate canotte di margheritine ricamate e pistilli gioiello, il tutto accostato a fasce in tessuto a contrasto che, segnando il punto vita, formano sul retro vistosi strascichi. Ci deliziano altrettanto ricercati monospalla floreali e gonne lunghe effetto boa e poi raffinati mini poncho impreziositi da cristalli, ancora fiocchi, fiori, lustrini e paillettes, il tutto corredato quasi sempre dalla "Sling back Bicolor", l'iconica calzatura inventata da Coco nel 1957, dove il beige ha il compito di allungare otticamente la gamba, mentre il nero della punta si occupa di ingentilire il piede accorciandone la lunghezza. Che calziate un 37 oppure un 43 potrete tutte vantare un delicato piedino da Cenerentola.
Ma cos'hanno in comune CHANEL e Cleopatra? Incredibilmente il make-up.
Siamo nel 1963 dove il "principe del trucco" Alberto De Rossi partecipa alla lavorazione del film "Cleopatra", diretto da Joseph L. Mankiewicz girato a Cinecittà e interpretato dalla bellissima Elisabeth Taylor. È proprio durante il film che De Rossi realizza sulla protagonista dei maquillage avanguardistici, dando libero sfogo alla sua creatività e talento utilizzando glitter oro, argento, viola, azzurro, turchese e ombretti sbalorditivi, proponendo inoltre scenografiche code di varia foggia, come la coda a triangolo isoscele, satura di pigmento o brillantini, la coda con andatura sfilata, quella aperta sullo zigomo e la coda di rondine.
Torniamo ai giorni nostri, nel 2022 dove la Maison CHANEL sceglie di accompagnare i suoi capi, operando una precisa scelta stilistica dall'impronta inconfondibile, i suoi make-up artist infatti effettuano su tutte le modelle della collezione Haute Couture un eyeliner grafico in versione total black a coda di rondine, onorando come già fatto per la Optical Art quei favolosi anni 60, solo su alcune di loro appare un dettaglio "paraòcchio", omaggio equestre alla sua fondatrice. Calca la scena anche una bellissima cavallerizza d'eccezione, Charlotte Casiraghi figlia della principessa Carolina di Monaco.
Di Alberto De Rossi e di mademoiselle Coco parleremo ancora, intanto se avete gradito i miei Beauty Tips seguitemi nel prossimo articolo.
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