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Gian Marco Centinaio (Lega): "Crisi? L'Italia ha le carte in regola per farcela"

Felice Massimo De Falco • 31 agosto 2022

Gian Marco Centinaio (Lega) "Credo che il modo migliore per aiutare i cittadini e quindi l’intero paese non sia attraverso bonus o incentivi spot ma con interventi strutturali. Il nostro obiettivo deve essere anche quello di semplificare la vita a imprese e cittadini. Troppo spesso burocrazia e tecnicismi amministrativi scoraggiano gli investimenti e anche laddove ci sono risorse a disposizione impediscono che possano essere sfruttate. Dobbiamo puntare sulla concretezza"

Nel 2021 la crescita del PIL italiano è stata del 6.6% e nel 2022 sarà intorno al 4%, la crescita più alta tra i paesi del G7. Il rapporto debito Pil da 155 a 150. Stavamo sulla buona strada?

 

R: L’Italia ha dimostrato di essere in grado di reagire e di saper dare il meglio nei momenti difficili. Le porto l’esempio dell’agroalimentare. Nonostante le conseguenze della pandemia nel 2021 le esportazioni hanno toccato quota 52 miliardi, un risultato che sembrava difficile da raggiungere solo pochi anni fa. Nel 2022 – nonostante l’aumento dei costi produttivi e il conflitto in Ucraina - il trend positivo non si è arrestato e potremmo chiudere il 2022 alla cifra record di 60 miliardi di export. 

- Provi ad immaginare cosa voglia dire crisi energetica.

R: Vuol dire famiglie che si trovano in difficoltà a pagare le bollette, aziende che potrebbero essere costrette a rallentare o fermare la loro attività e il Pil del paese che diminuisce. Non possiamo permettercelo. Si tratta di un problema urgentissimo da affrontare e tutte le forze politiche devono trovare un accordo per far sì che ci sia un minor costo a livello internazionale e trovare risorse per interventi contro il caro-energia per aiutare imprese e famiglie. Bisogna bloccare subito l’aumento delle bollette di luce e gas.

- Cosa vuol dire inflazione per i risparmi degli italiani?

R: Secondo stime diffuse oggi dall’Istat i prezzi del cibo fanno segnare un aumento del +10,2%, e l’energia e alimentari spingono l’inflazione a +8,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, mai così alta dal 1985. Secondo associazioni dei consumatori questo si tradurrà in una stangata per le tasche degli italiani e una maggiore spesa annua che potrà arrivare a oltre 3.300 euro per una famiglia con due figli. Si rischiano pesanti ripercussioni sull’economia e di spingere verso la soglia di povertà un numero crescente di italiani. Per questo - come Lega - vogliamo mettere in campo interventi urgenti a partire dall’azzeramento dell’Iva sui generi alimentari di prima necessità come pasta, pane, riso, latte, frutta e verdura perché nessuno venga lasciato indietro. 

- Cosa pensa della linea dura contro l'inflazione adottata dal presidente della Fed, Jerome Powell. Quali sono i risvolti?

R: Per mettere un freno alla corsa dei prezzi si può rischiare un periodo di recessione ma allo stesso tempo l’aumento dei costi non può ricadere sulle spalle di famiglie e imprese.

- Siamo in una tempesta economico-finanziaria. Ha la sua ricetta per uscire dal guado?

R: Credo che il modo migliore per aiutare i cittadini e quindi l’intero paese non sia attraverso bonus o incentivi spot ma con interventi strutturali. Il nostro obiettivo deve essere anche quello di semplificare la vita a imprese e cittadini. Troppo spesso burocrazia e tecnicismi amministrativi scoraggiano gli investimenti e anche laddove ci sono risorse a disposizione impediscono che possano essere sfruttate. Dobbiamo puntare sulla concretezza.

- I mercati impazzano, le Borse chiudono in negativo. Come si dovrebbero rassicurare?

R: L’Italia è un paese solido che si basa su un’economia reale e che vanta tante eccellenze a livello internazionale. Dobbiamo creare le condizioni perché possa esprimere tutte le sue potenzialità. Le porto ancora una volta l’esempio del settore Primario, nel mondo il Made in Italy è giudicato un’eccellenza e sinonimo di qualità e sicurezza alimentare tanto che ci sono imprenditori che fanno affari sfruttando il nostro brand con il cosiddetto italian sounding che ha un giro d’affari stimato in decine di miliardi di euro.

- Secondo lei c’è speculazione su gas ed energia?

R: C’è speculazione su gas ed energia esattamente come c’è stata speculazione nei mesi scorsi su generi alimentari come il grano, e ben prima che scoppiasse la guerra.
Penso che sia giusto tassare chi sta speculando e sta facendo extraprofitto sulle spalle di aziende e famiglie.
- La politica economica che le piace

R: Quella basata sull’economia reale, di chi lavora e produce. Una politica economica che non penalizza i cittadini, ma che cerca di aiutarli con misure come Quota41, estensione della flat tax e favorendo la pace fiscale.

- Edilizia: come è andata coi superbonus tanto chiacchierati?


R: sebbene la misura sia nata con obiettivi apprezzabili si tratta di un provvedimento che nel tempo ha mostrato diversi limiti. Per quanto riguarda i bonus edilizi, nel programma della nostra coalizione abbiamo inserito la salvaguardia delle situazioni in essere e il riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati. 

- Come sta cambiando la geopolitica del mondo dopo il Covid e il conflitto ucraino?

R: La pandemia e la guerra hanno lasciato inevitabili conseguenze, non solo dal punto di vista economico, hanno influenzato le nostre abitudini di vita. Anche per quanto riguarda la spesa. Abbiamo scoperto di essere dipendenti da paesi terzi per generi alimentari fondamentali, ci sono prodotti come l’olio di girasole che venivano importati quasi esclusivamente dall’Ucraina. Questo conflitto ci ha ricordato l’importanza della sicurezza alimentare e i rischi per la tenuta sociale di paesi in via di sviluppo derivanti dal mancato approvvigionamento di materie prime indispensabili. 

-
L’Italia che parte farà?

R: L’Italia ha tutte le carte per continuare a giocare un ruolo da protagonista, per essere al centro dell’Europa e affrontare le sfide attuali e quelle che ci attendono.

Gian Marco Centinaio, Dirigente di Azienda, nato a Pavia il 31 ottobre 1971, nel 1999 si laurea in Scienze Politiche con indirizzo Economico Territoriale presso l'Università di Pavia.
La sua carriera istituzionale inizia nel 1993 come Presidente del Comitato di quartiere Città Giardino e in seguito come Consigliere Comunale del Comune di Pavia fino al 2009
.Nelle Elezioni comunali del 2009 ottiene l'incarico di Vicesindaco e Assessore alla Cultura e Marketing Territoriale per il Comune di Pavia
.Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto Senatore per la Lega Nord e nominato Capogruppo. Nel corso della XVII^ Legislatura ha ricoperto diversi incarichi in seno alle seguenti Commissioni: Affari Costituzionali, Finanze e Tesoro, Istruzione
.Il 4 marzo 2018 viene rieletto Senatore per la Lega, e nominato capogruppo al Senato
.Il 1mo giugno 2018 ha giurato come Ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali
.Il 1mo marzo 2021 ha giurato come Sottosegretario di Stato delle Politiche agricole alimentari e forestali

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