- Consigliere Angelo Toscano, anche l’ultimo vessillo del campo largo elogiato da Letta, cade. Era improponibile governare con gli ex 5 stelle? Perché?
Assolutamente no. Avevamo condiviso un programma di governo che rispondeva ad una visione di città, un progetto che consentisse di dare risposte ai cittadini di pomigliano. Purtroppo, il punto debole è stata la scelta del sindaco, che per giustificare i suoi flop, alimenta lo spauracchio dei poteri forti, come una sorta di uomo nero, che facesse nomi e cognomi. Sono mica stati i poteri forti a non dare una risposta per la rotonda Ponte? Piste ciclabili? Piano del traffico? Inquinamento dell’aria? Movida incontrollata? Sono stati mica i poteri forti a non saper scegliere le persone giuste nei punti chiave? A non saper governare i processi? Ad essere del tutto incapaci di gestire l’apparato amministrativo? Piuttosto è questa amministrazione che ha tradito la città. L’unica vera espressione dei poteri forti era proprio Del Mastro, calato da Roma e mai realmente integrato nella realtà amministrativa.
- Eppure dovevate “voltare pagina” ma avete scarabocchiato sulle aspettative della gente.
Proporre e pretendere che si portasse avanti un programma che desse un'impronta moderna, vivibile, ecologica, insomma smart, alla città non significa assolutamente scarabocchiare sulle aspettative della gente. La questione è stata piuttosto, ripeto, il rifiuto da parte del sindaco sfiduciato di accettare l'inconcludenza delle risposte di questa amministrazione alla città.
- C’è un episodio fra i tanti che l’ha fatta pentire di far parte di un aggregato informe come quello al governo?
Non c'è un episodio in particolare, ma davanti alla mozione per la rotonda Ponte e a quella di piazzetta Regeni, presentate dal nostro gruppo consiliare, a febbraio 2021, il sindaco si impegnò, in consiglio comunale, a dare una soluzione entro 4 mesi, dico 4 mesi. Sono trascorsi oltre 2 anni. Questi sono alcuni episodi, ma col passare del tempo si è consolidata la consapevolezza della incapacità da parte di questa amministrazione e soprattutto della guida di questa amministrazione di dare le dovute risposte alle aspettative della cittadinanza. Sintetizzando, è stato una specie di crescendo rossiniano, ma ovviamente in senso opposto alla bellezza delle sue opere.
- Le responsabilità delle inadempienze che denunciavate erano solo colpa del sindaco Del Mastro?
Se il più delle volte le decisioni sono state prese dal sindaco sfiduciato, senza alcun confronto, nemmeno con gli assessori, da solo, nella solitudine della sua stanza, nel disprezzo più totale del confronto tra le forze che lo appoggiavano, incapace di gestire la struttura amministrativa, allora è evidente di chi è la colpa
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- Però sapevate che Del Mastro fosse eterodiretto da Roma e vi è stato bene. Pur di vincere?
La prima capacità di un sindaco è la sintesi, deve essere in grado di aggregare le forze politiche, lui è stato invece l’antisintesi, forse era addirittura migliore la fase in cui era eterodiretto.
- Il vostro segretario ed ex vicesindaco si è dimesso parlando di “tempo del coraggio”. Però a Napoli e in parte nel vostro circolo non sono d’accordo su questa levata di scudi. Che direte alla gente?
Non è solo e semplicemente un atto di coraggio ma soprattutto di responsabilità la decisione del vicesindaco, nonché segretario del circolo di rassegnare le dimissioni. Occorre ricordare che Eduardo Riccio ha condotto il partito, dopo anni in cui, in barba alla sua storia, ha avuto un ruolo irrilevante nella partita politica locale, a vincere le elezioni comunali, a poter dire la sua su tanti temi importanti per lo sviluppo della città. Aspetto questo che, è evidente, sfugge a Napoli ma purtroppo devo constatare, con rammarico a parte del circolo. A questo punto vorrei fare delle riflessioni: con riferimento a Napoli, parliamo di persone, è evidente che sono nominate e non elette, ricordo che questi sono quei personaggi che cercavano di imporre certe scelte e la storia poi ci ha dato ragione. Con riferimento alla parte del circolo che è in contrasto con la scelta del vicesindaco, nonché segretario, la domanda sorge spontanea: ma secondo voi, quindi, andava tutto bene? La gente, per strada, non vi ha mai sollevato rimostranze nei confronti di questa amministrazione? E se la risposta è negativa, allora mi chiedo: ma che strade frequentate? Vivete la città? O anche voi abitate altrove? Cosa diremo alla gente? So solo che negli ultimi giorni la gente mi ferma per strada e mi ringrazia per la scelta fatta
- Come ne uscite da questa storia?
Il discorso è lungo e complesso allo stesso tempo, certamente con la consapevolezza di aver messo al primo posto la città e non la poltrona, tanto comoda a qualcuno. Con ciò, intendo dire che, il programma è prioritario per la nostra città e il sindaco non potrà mai più essere calato dall’alto.
- La sfiducia notarile comporta che le elezioni si facciano presto. C’è poco tempo per il risiko delle alleanze e delle liste. Siete sicuri di esser pronti?
Sembra quasi una domanda filosofica, non si è mai sicuri di essere pronti, ma bisogna certamente essere responsabili, seri, per essere credibili.
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