- On. una nuova sconfitta elettorale, nuovi segnali per il Pd. Li ha intercettati?
Ci sono segnali preoccupanti che vengono dall’astensionismo così massiccio.Sono segnali per la democrazia italiana che non è semplicemente un sistema elettorale o una modalità di scelta di chi ci governa ma è, nella tradizione occidentale, un orizzonte di emancipazione e di diritti e una cornice di senso alla convivenza. Segnali che vanno aldilà dei singoli partiti e delle singole coalizioni
- Cosa pensa del commento di Letta “siamo il primo partito dell’opposizione”? Un po’ poco direi…
Siamo nei fatti il primo partito della opposizione.Le avventure solitarie degli altri partiti non hanno certamente pagato.Detto questo, che consente di porre le basi per futuri ragionamenti politici comuni alle opposizioni, non siamo stati sufficientemente capaci di coinvolgere i cittadini nel nostro progetto nonostante gli ottimi candidati. I voti in termini assoluti sono diminuiti molto per tutti. Un brutto segnale che invito a non sottovalutare
- Nella debacle generale dei dem quali responsabilità ha la classe dirigente?
Nelle elezioni regionali si decide chi governerà la tua regione, chi garantirà l’efficienza della sanità dei trasporti pubblici. È però vero che elezioni regionali risentono del clima politico nazionale molto più di elezioni amministrative.
In questo momento, nonostante l’inizio davvero sconfortante, il governo di destra gode ancora di un credito che ha sicuramente favorito la scelta in Lombardia e Lazio.Sia la proposta che l’eredità di Zingaretti nel Lazio erano molto positive e pure vi erano tutti gli elementi per un reale cambiamento in Lombardia ma non è bastato
- Tra poco ci sono le primarie: saranno l’ennesima resa dei conti fra correnti?
Sarà una gara fra la proposta di Bonaccini e Schlein. Fra chi dei due convincerà di più il nostro popolo in termini di solidità e novità delle visioni del partito democratico e dei suoi rapporti con la società
- Lei con chi sta e perché?
Sto con Bonaccini perché ha quello di cui hanno bisogno i nostri cittadini: capacità di ascolto e vicinanza, competenza e serietà , ambizione di governo senza autosufficienza
- In ballo non c’è solo ridare identità ad un partito ma anche una strategia delle alleanze. È stato un errore rompere col campo largo?
Le alleanze sono sempre un valore per me. Significano comprensione della complessità e necessità di lavorare insieme Vanno fatte nella chiarezza degli obiettivi
- Chi sono gli interlocutori ideali del Pd?
Tutti coloro che nel loro lavoro, in famiglia , nel volontariato e nella società si adoperano per avere una democrazia più capace di garantire piena libertà e di superare disuguaglianze insopportabili di genere,generazionali e geografiche
- Avanza l’onda lunga del melonismo: sarà una traversata nel deserto per le opposizioni?
Siamo ben attrezzati per camminare al fianco dei nostri cittadini anche se non deteniamo il potere Non siamo soli in questo cammino e lavoriamo sempre per il bene del paes
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