Mi ricollego ad un lontano articolo, datato 24 agosto 2022, in cui vista una campagna acquisti che sembrava non entusiasmare la calda platea del pubblico napoletano, povera di nomi eclatanti, dai prezzi esorbitanti e da certezze assolute, si pronosticava il Napoli come un indubbio pretendente alla corsa allo scudetto e una stagione da protagonista. Ebbene, a distanza di ben otto mesi, mi ricollego a quello stesso articolo per descrivere con immensa gioia che la desamina di un organico pieno di gioventù e con qualche nome nuovo ancora da avvalorare nel panorama calcistico italiano ha portato a sviluppi ben al di là delle aspettative.
Il nostro "Kvara", all'epoca descritto come un giovane di belle speranze con indubbie qualità tecniche e con plausibili doti di crescita calcistica, ci ha dimostrato in men che non si dica, di essere un professionista modello, scatenando su campi a lui sconosciuti qualità tecnico-tattiche ben al di sopra di qualunque aspettativa. "Il ragazzo si farà", avrebbe menzionato De Gregori in una sua famosissima canzone, e si è fatto, conquistando la platea napoletana con gusto e giocate di classe, sgroppate sulla fascia ad altissima intensità e con doti da realizzatore da vero campione. E' maturo, anche il nostro Bomber, Victor Osimhen, che quest'anno a parte poche sporadiche apparizioni, ha mostrato e dimostrato di essere leader d'attacco e un patrimonio da goleador vero con esecuzioni ad altissima intensità, utilizzo di entrambi i piedi, colpi di testa saltando sulla Luna, e un innato senso del gol, che nella prima stagione napoletana costellata da infortuni si era rintanato in un Victor ancora timido ma spavaldo.
Che dire di una condizione fisica al limite del normale o del soprannaturale, mai un calo, mai un tentennamento; una squadra con un gioco ben collaudato e diretto dal maestro Spalletti, che di squadre cosi complete non ne ha mai avute nella sua carriera da umile servitore del calcio. Un centrocampo che passa dalla distruzione alla costruzione con un'intensità e velocità di un nanosecondo. La capacità di verticalizzare, attaccare gli spazi e la profondità culminano in uno score che conta tutto il tridente d'attacco. Ogni elemento ha il suo imprescindibile ruolo, il suo carisma e la capacità di ridicolizzare squadre che contano una simile organizzazione tattica.
Il presagio, è che anche in Champions, la squadra possa fare la sua parte, contando su un parco sostituti di egual valore dei titolarissimi. E' perchè no, è giusto sognare un viaggio all'Ataturk di Istanbul, anche se il biglietto costa un pò caro, sperando di vedere calcare quel campo, nella notte più bella della Champions, la nostra squadra del cuore. Un inimmaginabile sogno, che presagisce a un duplice scontro tra italiane, nella rotta verso Istanbul, stimolando la fantasia e la visualizzazione creativa del napoletano, ci saranno già migliaia di tifosi in attesa. Ripeto ad uno scudetto che si sta avvicinando inesorabilmente, con un parziale sulla seconda di 19-0, poche proposte di lotta e continuità, perchè non abbinare una doppietta all'italiana. Un Italia che negli ultimi anni, tra nazionali in caduta libera e tante delusioni europee e mondiali, può trovare nel Napoli e nella napoletanità un punto d'approdo e d'orgoglio nazionale. Da cultore e appasionato calcistico lo spero vivamente. Forza Napoli e Viva i Napoletani
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