Nei momenti più difficili una comunitá, volendosi tirare fuori dalle secche, dovrebbe affidarsi alle sue risorse migliori. Se questa regola, più che altro di buon senso prima ancora che politica, valesse davvero, allora Pomigliano dovrebbe ritenere oro l’esperienza e la serietá di uno dei suoi figli migliori. Il riferimento è a Tommaso Sodano, un pomiglianese DOC (anche calcisticamente) che di politica ne mastica almeno quanto di buon senso.
Sicuramente notevole è il suo curriculum. L’esordio come amministratore lo vede assessore alla provincia di Napoli ai tempi di Amato Lamberti, poi due volte senatore e durante questa esperienza presidente della commissione Ambiente. Luigi de Magistris lo chiama come vicesindaco di Napoli a risolvere in uno dei momenti peggiori per la cittá, quando i rifiuti arrivavano ai primi piani della case. Ce ne sarebbe giá abbastanza cosi’, per ritenersi appagati di oltre trent’anni di impegno e militanza attiva. E invece, sulla soglia dei sessantacinque anni, Sodano viene richiamato per una nuova sfida. E ad arruolarlo, incredibilmente, è un uomo col quale politicamente Sodano sembrerebbe davvero avere ben poco a che vedere: Vincenzo De Luca.
Il governatore della regione, poco meno di un anno fa, lo chiama come presidente di una societá partecipata tra le meno brillanti. SMA Campania, una sorta di braccio operativo della regione in materia ambientale. Una di quelle societá ¨in house¨ che una volta erano veri e propri carrozzoni. De Luca lo chiama li proprio per questo, per scrollare di dosso a SMA la ben poco lusinghiera etichetta di polo clientelare, permeato di ambiguitá e inefficienze. La missione impossibile comincia a dare presto risultati, tra le altre cose SMA diventa protagonista dell’intervento per mettere in sicurezza Ischia, dopo la drammatica frana del novembre scorso.
Tommaso Sodano è uno che sa stringere i denti, uno che sgobba, capace di una concentrazione quasi ossessiva, per nulla abituato ai compromessi di un certo ceto politico col quale non ha mai legato, per niente. Ma è soprattutto un ottimo conoscitore della realtá, in grado come pochi di leggere la realtá in chiave autenticamente popolare e partecipata. La sua indole non è mai stata quella del riformista, i suoi valori restano sempre quelli di uno che non ha mai creduto nel primato del capitale. Ma è al tempo stesso un uomo pratico, uno che conosce l’arte e le regole dell’amministrare una comunitá, uno che parla la lingua di un alfabeto democratico che gli consente di mediare e fare la sintesi.
La cittá, a prescindere da qualunque considerazione di appartenenza o schieramento, non dovrebbe concedersi l’inutile lusso di prescindere da una persona come Tommaso Sodano. Uno che senza alcun dubbio potrebbe esserle di straordinario aiuto, per riacquistare smalto. Perché ispirarsi alla visione strategica di Tommaso Sodano potrebbe essere oro, per Pomigliano. Indipendentemente da chi vincerá le prossime elezioni. E non certo perché Tommaso Sodano sia l’uomo per tutte le stagioni o per ogni contesto. Piuttosto, semplicemente perché è sempre stagione per le persone serie e competenti.
di Francesco Cristiani
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