- Giorgia Meloni ha dichiarato che non rovinerà le casse dello Stato. Si sente rassicurato?
Per niente. Le proposte della destra sono incompatibili con la sostenibilità del nostro debito e quindi dei risparmi degli italiani. Il ritorno in campo di Tremonti non rassicura. Nel 2011 il governo di cui lui e Giorgia Meloni facevano parte ha portato l’Italia vicino alla bancarotta. Mi pare siano pronti per completare l’opera
.- L’economia italiana è in crash, rincara tutto, il gas è alle stelle, le famiglie non ce la fanno? Il Pd come pensa di portare fuori dalla tempesta il Paese?
Contrastare il caro energia che colpisce famiglie e imprese è una priorità assoluta, su cui la politica deve dividersi il meno possibile, come durante la pandemia. È a rischio la tenuta del nostro tessuto imprenditoriale. Servono subito misure di breve periodo: risparmio energetico, tetto europeo al prezzo del gas, disaccoppiamento nel prezzo dell’elettricità tra gas e altre fonti, stoccaggi, sussidi a famiglie e imprese. E allo stesso tempo misure di medio periodo: dobbiamo aumentare il peso delle rinnovabili, riducendo i paletti burocratici che le frenano, per passare dal 35% al 45% del nostro mix energetico il più rapidamente possibile
.- L’inflazione erode i risparmi e fa aumentare i prezzi. Avete una ricetta per ridurla?
L’inflazione è la più ingiusta delle tasse perché colpisce salari e pensioni, soprattutto quelli di chi ha redditi bassi. Ridurla è compito della politica monetaria, ma la politica deve proteggere il potere d’acquisto di salari e pensioni senza generare spirali inflazionistiche, concentrandosi appunto sui redditi medio bassi. Proponiamo un salario minimo, contratti collettivi più forti che valgano per tutti, una detassazione degli aumenti contrattuali, sussidi temporanei per il caro bollette
.- Letta dice che ci sono interferenze russe in queste elezioni. Di che parere è?
Mi stupirei se non ci fossero. La Russia usa questa strategia di interferire nella politica di altri paesi da anni. E in Italia Putin può contare su alcune simpatie alla luce del sole e su molti legami sotto traccia, soprattutto nel centrodestra. Al di là del folklore dei personaggi, Salvini e Berlusconi sono legati al doppio filo con Putin
.- Come vanno utilizzati i fondi del PNNR?
Intanto, promettere di ricontrattare il PNRR come fa Giorgia Meloni è contro l’interesse dell’Italia, perché rischia di far saltare un programma di cui siamo i primi beneficiari. Quei fondi vanno spesi tutti e bene, ma questo dipende da noi. Per il Pd servono politiche industriali, dell’ambiente, della formazione e del welfare che accompagnino quegli investimenti, per gestire la trasformazione del nostro tessuto produttivo e aumentare la qualità, la sicurezza e la dignità del lavoro. Questa è la nostra stella polare
.- La destra propone la flat tax: perché la respingete?
Semplice, perché costa 60 miliardi e il 40% dei suoi benefici va al 5% più ricco dei contribuenti. Non mi pare una grande idea nel momento in cui l’inflazione si mangia i salari e le pensioni di chi ha di meno. Inoltre, 60 miliardi in meno nelle casse dello Stato vuol dire tagliare sanità, scuola, servizi pubblici. Anche questa non mi pare una grande idea in un tessuto sociale sfibrato dalla pandemia. Comunque Berlusconi la promette da 20 anni, Salvini dalla scorsa campagna elettorale. L’unica cosa positiva della loro proposta di flat tax è che non la faranno mai. Non sono credibili
.- Il reddito di cittadinanza va abolito?
Non va affatto abolito, va migliorato. Se lo abolissimo, l’Italia tornerebbe a essere l’unico paese europeo senza un ammortizzatore sociale di ultima istanza per il contrasto alla povertà, maglia nera che ci siamo tolti nella scorsa legislatura introducendo il reddito di inclusione. Quella misura era disegnata meglio ma era sotto-finanziata. Ora dobbiamo tornare a quel disegno con le risorse del reddito di cittadinanza, per aiutare chi è povero senza disincentivare il lavoro. La povertà non è una colpa e lo stato sociale ha senso se si prende cura degli ultimi
.- Tassare i pensionati per dare un bonus ai 18enni, cioè tassare coloro che li mantengono. Non le pare una forzatura?
Più che una forzatura sarebbe una follia. Infatti non mi pare che nessuno proponga di tassare i pensionati, il Pd le pensioni le vuole aumentare, soprattutto quelle basse alzando la quattordicesima. Diversamente, proponiamo di tassare un po’ di più le successioni di qualche multi-milionario, per raggiungere la media della tassazione europea. Per tassare di meno chi crea lavoro e rimettere soldi in tasca alle lavoratrici e ai lavoratori. Oltre che per dare un’eredità universale ai diciottenni che non hanno famiglie alle spalle, per investire su loro stessi, fare formazione, aprire un’attività, cercare casa. È una proposta che viene da lontano, fatta dall’economista inglese Tony Atkinson. Non proprio un bolscevico
.- Che scenario si prefigura il 26 settembre?
La partita è aperta. Ci sono due idee d’Italia e di Europa molto diverse, quella della destra a trazione Meloni e quella del Pd di Letta. Si tratta di scegliere
Tommaso Nannicini Dalle idee socialiste, iscritto al Partito Democratico, è stato consigliere economico di Matteo Renzi quando era Presidente del Consiglio, per poi diventare il 29 gennaio 2016 Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al coordinamento delle politiche pubbliche in ambito economico, sociale e di ricerca scientifica carica che mantenne fino alla fine del governo Renzi a dicembre dello stesso anno. La delega, sul modello della Strategy Unit del Governo britannico ,prevedeva la creazione di un nucleo tecnico di consiglieri economici, più la possibilità di avvalersi di due comitati di esperti a titolo gratuito. In particolare ha contribuito all'insieme di riforme del mercato del lavoro noto come Jobs Act e ha coordinato l'azione dell'esecutivo in tema di diritto allo studio[, fisco università e ricerca, imprese e industria 4.0, contrasto alla povertà e reddito d'inclusione, lavoro autonomo, previdenza e anticipo pensionistico (APE), decontribuzioni per le aziende che assumono giovani e welfare aziendale. È presidente del comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e dal 30 maggio 2017 è membro della Segreteria Nazionale del Partito Democratico.
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, nelle liste del Partito Democratico nella circoscrizione Lombardia.
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