On. Severino Nappi, viene da Forza Italia, perché l’ha lasciata per approdare alla Lega?
Con Matteo Salvini ho aderito ad un partito nel quale il territorio è la priorità assoluta nelle strategie politiche e che si muove in sintonia con le richieste e le esigenze dei cittadini. Noi campani purtroppo conosciamo un’altra politica, quella della gestione clientelare e verticistica. Pensiamo a De Luca e al suo “sistema Salerno”. Non solo. Le faccio un esempio di indifferenza ai bisogni reali: io ho evidenziato più volte l’opportunità di un condono edilizio per gli abusi di necessità qui da noi. Insieme a tutto il Centrodestra ho anche offerto la piena disponibilità a costruire insieme alla maggioranza la risposta ad una vicenda drammatica che da 30 anni coinvolge circa 500.000 campani. Per motivi di indifferenza politica e di strategie di parte, anche agli inizi di questo mese di agosto, la nostra proposta di legge è stata bocciata in aula da De Luca e i suoi. Ora però questo signore si deve assumere la responsabilità del suo cinismo nei confronti di tutti coloro che potrebbero non avere domani un tetto sulla testa. Per fortuna che, col nuovo governo di Centrodestra che nascerà dalle elezioni del prossimo 25 settembre, l’applicazione del condono del 2003 anche alla Campania, esclusa da una scelta cervellotica di Bassolino, potrà diventare realtà.
Ha visto che caos sta succedendo nel partito?
Onestamente? Io non lo vedo! La Lega è un partito, non una caserma. Ma quando si tratta di scendere in campo siamo tutti compatti dietro il nostro segretario. Direi che altrove non succede.
Cosa è cambiato per lei nella Lega?
Quella di oggi non è certo la Lega nord. Siamo un partito che guarda e vuole rappresentare l’intero Paese e che sopratutto si confronta quotidianamente con gli amministratori di tutti i territori, ancora di più al Sud dove il nostro radicamento è partito solo da qualche anno. Un partito con regole certe e che rispetta le persone e i territori. Le faccio notare che, anche in occasione della presentazione delle liste per queste elezioni, abbiamo fatto la differenza coi fatti. Verifichi. L’unico partito che nelle file dei propri candidati non annovera “precipitati”, mogli e fidanzate, potenti e amici dei potenti siamo proprio noi. Non solo. Quello che certa retorica della sinistra vuole raccontare come un partito del nord, è l’unico che schiera solo candidati campani. Da tutte le altre parti è un Arlecchino di residenze e di accenti…
Che tipo è Salvini?
Matteo Salvini è un uomo simpatico e determinato. É un vero stakanovista, e poi con lui si inizia a parlare di figli e si finisce alla politica internazionale. Matteo è un uomo dalle idee molto chiare che determinano la sua coerenza. Sopratutto è un uomo leale.
Proprio Salvini si batte per il fermo dei migranti. È questione assai complessa. Secondo lei qual è la ricetta?
L'immigrazione è un fenomeno che l'Italia si trova a dover fronteggiare perchè è stata lasciata sola in Europa. Siamo d'accordo che occorre dare asilo a chi scappa dalla guerra nel proprio paese, ma non possiamo oggettivamente aprire i porti a tutti. Noi semplicemente chiediamo di applicare le regole che valgono altrove. Si all’immigrazione di persone pacifiche e oneste, capaci anche di apportare un contributo allo sviluppo e all’economia del Paese. No a delinquenti, finti profughi e sfaticati che vengono qui a svernare, complice il lassismo voluto per tanti anni dalla sinistra.
Flat Tax: è la soluzione a tutti mali o lascia indietro i poveri?
Scusi, ma come si fa a dire che la Flat Tax lascia indietro i poveri? Si tratta di un meccanismo democratico. La pace fiscale che noi vogliamo serve perchè lo Stato non deve sottrarre energie ai cittadini, ancor di più nei momenti di difficoltà come questo che stiamo vivendo. Insomma il fisco non è il conte Dracula. Andiamo incontro alle famiglie e alle imprese. Azzeriamo tutto e ripartiamo.
Severino Nappi è consigliere regionale della Lega e candidato come capolista alla Camera in 4 collegi
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