Sergio Costa: "Via le fossili e partire subito con l'economia circolare"
Felice Massimo De Falco • 19 marzo 2023
Il salario minimo è una battaglia di civiltà. Questo governo toglie il reddito di cittadinanza, lasciando milioni di persone senza sostegno, è contrario all'introduzione di un salario minimo ed è andato a dirlo proprio alla Cgil. Siamo alla prova di forza sulla pelle delle fasce più deboli della popolazione. Questo deve essere chiaro. Inoltre stiamo parlando di un salario a 9 euro mentre la Germania propone quello da 12 euro. Stop alle fossili e un Piano nazionale per l'energia e il clima che abbandoni definitivamente le fonti fossili a favore delle rinnovabili. Riforma fiscale? Le riforme che procedono per decreti partono già con una forzatura.

- On. Costa quanto costa al Sud l’autonomia differenziata?
Troppo, e non mi riferisco solo ai termini economici. Pagheremo un prezzo elevatissimo soprattutto dal punto di vista sociale. Considerando che la riforma prevede che il gettito fiscale prodotto nella regione resti in regione, si può ben intuire la disparità di mezzi e possibilità che avranno i cittadini delle regioni più povere rispetto alle altre. Le più ricche potranno quindi permettersi di pagare di più medici, insegnanti. È una riforma scellerata da tutti i punti di vista.
- La Lega dice che educherà gli amministratori del Sud a spendere bene le proprie risorse
Figuriamoci. È un atteggiamento paternalista che rigettiamo totalmente. Qua non si tratta di insegnare agli amministratori del Sud a spendere le risorse. Servono molte più risorse per colmare un divario che perdura da decenni.
- È partito il percorso per la riforma fiscale: quali sono le sue prime impressioni?
È un percorso appena partito e va valutato ascoltando tutte le parti sociali e riportando il Parlamento al centro dell'azione legislativa. Le riforme che procedono per decreti partono già con una forzatura.
- Perché abbiamo bisogno di un salario minimo? La Meloni alla Cgil ha detto no
È una battaglia di civiltà. Questo governo toglie il reddito di cittadinanza, lasciando milioni di persone senza sostegno, è contrario all'introduzione di un salario minimo ed è andato a dirlo proprio alla Cgil. Siamo alla prova di forza sulla pelle delle fasce più deboli della popolazione. Questo deve essere chiaro. Inoltre stiamo parlando di un salario a 9 euro mentre la Germania propone quello da 12 euro.
- Problema siccità: Mattarella dice che la siccità aumenta le migrazioni. Bisogna muoversi coi cambiamenti climatici.
Purtroppo anche qui il governo si muove in senso contrario: cancellando il Superbonus che, ricordiamolo, aveva come obiettivo l'efficientamento energetico degli appartamenti, proprio quanto previsto dalla nuova direttiva europea, votando contro lo stop alla vendita di nuove auto inquinanti dal 2035, spingendo sulle fossili, non ultima la cancellazione dell'emendamento, al Senato, del M5S (della senatrice Castellone) che toglieva sussidi ambientalmente dannosi, fa tutto il contrario rispetto a quanto serve per combattere il cambiamento climatico. Poi però nomina commissari per l'emergenza idrica, senza rendersi conto che gli 8 miliardi promessi non basteranno per mitigare i danni del climate change. Una mano agisce sulle conseguenze e l'altra continua a contribuire a creare quelle emergenze.
- Arriveremo ad avere l’acqua razionata in estate di questo passo?
È una delle conseguenze. Pensiamo anche all'agricoltura, alla produzione di energia, agli impianti industriali. Ci sarà una enorme criticità che riguarderà tutto il comparto produttivo.
- Transizione ecologica: da dove partire?
Dallo stop alle fossili e da un Piano nazionale per l'energia e il clima che abbandoni definitivamente le fonti fossili a favore delle rinnovabili. Ne parleremo proprio martedì in un convegno alla Camera.
- L’economia circolare è il vostro orizzonte?
No, è la partenza. È la base. Se non si parte dall'uso responsabile delle risorse, iniziando a risparmiarle e a riciclare in materie prime seconde quelle che usiamo, non riusciremo a cambiare davvero il sistema

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Don Tonino Palmese: " Nella gran parte delle persone che incontro trovo il dramma dell'errore. Sono pochissimi quelli che appaiono "spavaldi" nel ricordare ciò che hanno commesso. Sono anni che pur accompagnandomi al mondo dei familiari delle vittime innocenti, ho constatato che anche tra i colpevoli c'è un'immensa storia di persone che da vittime "del sistema" sono poi diventati colpevoli. Ovviamente ciò non "assolve" come si farebbe con una spugna legislativa ma si deve attivare tutto il bene e il meglio possibile per riumanizzare la storia di ciascuno".