Se l'approccio è sincero io posso imparare molto, non intendo partire da alcun pregiudizio". E, rivolgendosi alla platea, ha aggiunto: "Rivendicate senza sconti le vostre istanze nei confronti del governo, io vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto privo di pregiudizio, questo è l'impegno che mi sono presa con i cittadini e che io intendo portare avanti". A fronte di un programma politico chiaro e pragmatico, animato da una forte motivazione, la prima uscita ufficiale in parlamento come segretario del Pd di Elly Schlein durante il question time non è stata particolarmente efficace al contrario di quello che la sinistra di propaganda cerca di far credere. A differenza del lavoro non facile o immediato che ha iniziato il governo Meloni su una idea della società che mette al centro l'individuo e che si rifà ai valori del liberismo pragmatico, la premier dell'opposizione ha contrapposto vecchi ideologismi. Quando Elly Schlein ha ripreso la parola è apparsa piuttosto nervosa davanti alle argomentazioni della Meloni spostando il tema dal salario minimo e dal congedo parentale al riconoscimento dei figli delle coppie monogenitoriali, trascendendo in definizioni come "incapacità, approssimazione e insensibilità" in riferimento al governo e parlando, oltre che dei figli delle coppie monogenitoriali, anche di decreto rave e "guerra alle Ong" tralasciando di entrare e/o proporre argomenti più vicini alle istanze e ai bisogni dei cittadini comuni:
Il sociologo De Masi. facendo riferimento al confronto in parlamento tra Giorgia Meloni e Elly Schlein , ha spiegato: "La contrapposizione è interessante perché è totale, tra le due donne c'è una differenza enorme. ho letto con molta attenzione l'autobiografia della Meloni, ne viene fuori un'autobiografia parallela e opposta a quella della Schlein, punto per punto, dagli asili fino alle università frequentate, sono due biografie parallele e diversissime". Sulle alleanze, invece, ha detto: "Si è visto che i vari partiti di sinistra hanno applaudito pochissimo la Schlein, però anche a destra gli applausi non sono stati pari da parte dei tre partiti della maggioranza"
Probabilmente il Prof. De Masi faceva riferimento allo studio della personalità in psicologia politica che si concentra sugli effetti della personalità della leadership sul processo decisionale e sulle conseguenze della personalità di massa sui confini della leadership. Gli approcci della personalità nella psicologia politica sono le teorie psicoanalitiche, le teorie basate sui tratti e le teorie basate sulla motivazione. La motivazione è la forza che ci spinge a fare qualcosa per soddisfare un bisogno che abbiamo, e che percepiamo non solo in chiave razionale ma anche, e soprattutto, in chiave emotiva. Per questo non possiamo mai sottovalutare il legame che intreccia motivazione e politica.
Questo significa che sono le emozioni a guidare la motivazione che ci fa agire, e che le emozioni più forti ci spingono di più orientando le persone e motivandole ad attivare comportamenti adeguati, in un progetto comprensibile e coerente coi bisogni. Continuando a parlare del confronto tra le due leader, il presidente del Consiglio si è espressa con il suo solito stile politico, amante del confronto schietto e diretto e l'ha dimostrato anche al congresso della Cgil, richiamando all'unità perché "l'unità non è annullare la contrapposizione che ha un ruolo positivo e educativo per la comunità.
L'unità è l'interesse superiore, da un senso alla contrapposizione".
Fin da quando ha mosso i suoi primi passi nel mondo politico, Giorgia Meloni ha cercato il confronto con gli altri esponenti, ritenendolo necessario e utile. Se questo è l'approccio ci sono ottime ragioni e possibilità per confrontarsi con la forza delle idee che ciascuno legittimamente rivendica Quindi, ha sottolineato: "Il confronto lo considero produttivo anche quando non siamo d'accordo. Se l'approccio è sincero io posso imparare molto, non intendo partire da alcun pregiudizio". E, rivolgendosi alla platea, ha aggiunto: "Rivendicate senza sconti le vostre istanze nei confronti del governo, io vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto privo di pregiudizio, questo è l'impegno che mi sono presa con i cittadini e che io intendo portare avanti".
A fronte di un programma politico chiaro e pragmatico, animato da una forte motivazione, la prima uscita ufficiale in parlamento come segretario del Pd di Elly Schlein durante il question time non è stata particolarmente efficace al contrario di quello che la sinistra di propaganda cerca di far credere. A differenza del lavoro non facile o immediato che ha iniziato il governo Meloni su una idea della società che mette al centro l'individuo e che si rifà ai valori del liberismo pragmatico, la premier dell'opposizione ha contrapposto vecchi ideologismi. Quando Elly Schlein ha ripreso la parola è apparsa piuttosto nervosa davanti alle argomentazioni della Meloni spostando il tema dal salario minimo e dal congedo parentale al riconoscimento dei figli delle coppie monogenitoriali, trascendendo in definizioni come "incapacità, approssimazione e insensibilità" in riferimento al governo e parlando, oltre che dei figli delle coppie monogenitoriali, anche di decreto rave e "guerra alle Ong" tralasciando di entrare e/o proporre argomenti più vicini alle istanze e ai bisogni dei cittadini comuni:
L'analisi del prof De Masi fa riflettere sui tratti della personalità, le emozioni, la percezione della realtà e del vissuto che dirigono le motivazioni e le azioni forgiando carattere, visione del mondo e stile, di conseguenza anche la tipologia di leadership seguirà uno schema che parte dal primo successo politico di un individuo e che include due variabili: lo sforzo che un leader esprime e la soddisfazione personale che il leader ottiene.
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