Pomigliano, si va verso un bipolarismo spurio

Felice Massimo De Falco • 6 aprile 2023

L’obiettivo è dare uno status a questo coacervo di pensieri, capitalizzare le coscienze solitarie, uscire fuori dalla prigione dell’individualità, vivere al di sopra del destino infausto e identificare una guida, un pastore evangelico che segni la retta via verso le zone ignorate del buon governo, un cupido dalla faretra inesauribile che sappia colpire al cuore i desideri dei cittadini. Il silenzio cerimonioso in cui è rinchiusa la sinistra, le loro facce di cero, i funambolismi retorici suggeriscono la seria difficoltà a mostrare nuda una classe dirigente capace di esprimere non già un papirologo (al quale pure stanno pensando) ma un esegeta delle sue contraddizioni e idee lacunose.Si va verso un bipolarismo spurio, entrambi i poli necessitano di chiarezza programmatica ed identitaria, mentre solo una ha forse già trovato il suo fantino.

E’ un amalgama di silenzio e tumulto quello che accompagna le ore calde del trattativismo, momento in cui gli attori politici sfoggiano tutte le loro ridonanti capacità tattiche e strategiche come scacchisti di pelo pregiato. Dalle informazioni che si posseggono, si vanno costruendo due alveari politici di grossa stazza, caduto il velo di un centrismo sfiatato, luogo di fugaci rendez-vous amorosi, attardato tra le pigrizie della vita. Chi è in possesso di una ricca verve aneddotica dice che si va verso un bipolarismo “sparpagliato”, con due grossi faldoni ancora privi di lettura identitaria.


Fonti filtrate dicono che ci siano contatti intercorsi anche tra Maurizio Caiazzo dell’Udc e Lello Russo, l’artefice di una gioiosa macchina da guerra candidata sulla carta a vincere le elezioni, come un refrain consolidato nei lustri. Dovesse esserci un accordo tra queste due aquile disamorate, allora il bilancino della vittoria al primo turno comincerebbe a pesare. Ma c’è di mezzo la campagna elettorale, il sit-in delle eterogenee istanze e distanze da colmare, che solo un conducator esperto potrebbe assemblare un gruppo che brilla per poliedricità. Ci vorrebbe qualcuno che ha sempre avuto quel senso voluttuoso per la metamorfosi. Un diapason dai suoni opposti che freni gli impeti ascensionali di una squadra iridata. Le somiglianze prevalgano sulle differenze attraverso le cose concrete da fare.


A sinistra, “liberatisi” dei rinnegati che hanno congiurato contro quell’imperatore al tramonto di Del Mastro, e ristabilito il principio del campo largo rinnovato dall’elezione a segretario nazionale di Elly Schlein, resta l’immagine di una variegata umanità ammassata nei mattatoi dello smarrimento. Le ingiurie del tempo hanno riportato a galla i vecchi problemi della sinistra, a parte Rinascita che col suo innocentismo clericale, pare quasi che senta il bisogno di duplicare l’esperienza del vituperato Del Mastro.Si dice che il dissenso avventurista sia uguale al consenso conformista.


Il Partito democratico ha una stazza lillipuziana, è privo di una guida, anzi, addirittura è in mano ad un facilitatore, mandato da Napoli a fare da garante forse all’ennesima consorteria intricata, figlia di schemi sovraordinati e non ancora coltura rustica fatta in casa. Ad essa si aggiunge il rinnovato Movimento 5 Stelle, che, con di Maio fuori dai radar, ha fatto le pulizie di casa, ha ripristinato i fasti dei meet-up, ma è ancora imberbe per poter selezionare una squadra da mandare nell’arengo elettorale. Alcuni di essi sperano nei petali che cadono dal cielo nazionale, così come è stato altre volte, “perché siamo il primo partito della città”, dice un hidalgo ribelle per mestiere. Discorso valido magari per elezioni nazionali, ma sui territori il M5S ha dimostrato di arrancare molto. E affianco al corpaccione centrale poi c’è tutta una sfilza di liste come i coriandoli a Carnevale.


L’obiettivo è dare uno status a questo coacervo di pensieri, capitalizzare le coscienze solitarie, uscire fuori dalla prigione dell’individualità, vivere al di sopra del destino infausto e identificare una guida, un pastore evangelico che segni la retta via verso le zone ignorate del buon governo, un cupido dalla faretra inesauribile che sappia colpire al cuore i desideri dei cittadini. Il silenzio cerimonioso in cui è rinchiusa la sinistra, le loro facce di cero, i funambolismi retorici suggeriscono la seria difficoltà a mostrare nuda una classe dirigente capace di esprimere non già un papirologo (al quale pure stanno pensando) ma un esegeta delle sue contraddizioni e idee lacunose. Si va verso un bipolarismo spurio, entrambi i poli necessitano di chiarezza programmatica ed identitaria, mentre solo una ha forse già trovato il suo fantino nella corsa a piazza Municipio n.1

Share

Tutti gli articoli

Autore: Redazione 25 aprile 2025
Si è tenuto il 14 aprile, al Senato della Repubblica l'evento " La Bellezza come cura ", un'importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo della dermocosmesi sociale nel supporto ai pazienti oncologici e alle persone in condizioni di fragilità.
Autore: Felice Massimo De Falco 25 aprile 2025
Maria Parente è un cruciverba di aspirazioni più o meno compiute, sospinta dalla bellezza, l’intelligenza e la passione..
Autore: Felice Massimo De Falco 21 aprile 2025
Ora la Chiesa è chiamata a sfide complesse: saprà guardarle in faccia o ripiegarsi nell’arida liturgia?
Autore: Felice Massimo De Falco 19 aprile 2025
Sono sere umide di primavera, e la Napoli degli “addetti ai lavori” sembra trattenere il fiato.
Autore: Marianna Marra 19 aprile 2025
"Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera".
Autore: Marianna Marra 8 aprile 2025
Tratto da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar. Lina Sastri in Maria Maddalena - regia e drammaturgia di Lina Sastri - costumi di Lina Sastri. Sabato 12 Aprile 2025 ore 20,30 presso DOMUS ARS FONDAZIONE IL CANTO DI VIRGILIO Via Santa Chiara, 10 (NA). 
Autore: Felice Massimo De Falco 3 aprile 2025
La Notte Nazionale del Liceo Classico torna con la sua XI edizione, e il Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco (Na) è pronto ad accendere i riflettori sul valore intramontabile della cultura classica.
Lina Sastri
Autore: Marianna Marra 2 marzo 2025
intervista a Lina Sastri
Autore: Felice Massimo De Falco 1 marzo 2025
Don Tonino Palmese: " Nella gran parte delle persone che incontro trovo il dramma dell'errore. Sono pochissimi quelli che appaiono "spavaldi" nel ricordare ciò che hanno commesso. Sono anni che pur accompagnandomi al mondo dei familiari delle vittime innocenti, ho constatato che anche tra i colpevoli c'è un'immensa storia di persone che da vittime "del sistema" sono poi diventati colpevoli. Ovviamente ciò non "assolve" come si farebbe con una spugna legislativa ma si deve attivare tutto il bene e il meglio possibile per riumanizzare la storia di ciascuno".
21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Altri post