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Pomigliano, Eduardo Riccio: "Il Laboratorio era immobilismo. Non lascio il Pd. Lello Russo è una risorsa preziosa"

Felice Massimo De Falco • 3 aprile 2023

Tre ragioni perché il Laboratorio doveva finire? Immobilismo, dispercezione della realtà, frammentazione. L'amministrazione era da tempo affetta da questi mali, che avevo rappresentato in innumerevoli occasioni e profondendo tutti i miei sforzi affinchè fosse possibile superare la condizione nella quale ci trovavamo. Immobilismo nell'azione amministrativa troppo spesso lenta, insoddisfacente e per nulla audace. Dispercezione della realtà perchè molti non capivano o fingevano di non capire che la città chiedeva risposte e coraggio, frammentazione perchè ognuno andava un pò per sè, privi come eravamo della giusta autorevolezza alla guida.

Mi dica tre ragioni perché il laboratorio doveva finire

Immobilismo, dispercezione della realtà, frammentazione. L'amministrazione era da tempo affetta da questi mali, che avevo rappresentato in innumerevoli occasioni e profondendo tutti i miei sforzi affinchè fosse possibile superare la condizione nella quale ci trovavamo. Immobilismo nell'azione amministrativa troppo spesso lenta, insoddisfacente e per nulla audace. Dispercezione della realtà perchè molti non capivano o fingevano di non capire che la città chiedeva risposte e coraggio, frammentazione perchè ognuno andava un pò per sè, privi come eravamo della giusta autorevolezza alla guida.


Eppure era consapevole del rischio dettato dal fatto di avere alleati fluidi ed eterodiretti


Le condizioni in cui si sono celebrate le elezioni amministrative del 2020 sono state uniche e difficilmente ripetibili. Il Partito Democratico veniva da una condizione di forte isolamento soprattutto a seguito della sonora sconfitta alle amministrative del 2015, chiuso in un angolo e quasi del tutto privo di riferimenti credibili. Da lì e fino alla mia elezioni a segretario di circolo nel 2019 vi è stato un avvicendarsi di facilitatori e commissari. In pochi mesi costruii una lista competitiva per il PD ed una lista civica e sulla scorta dell'indicazione nazionale del Partito Democratico e dell'innegabile influenza del Ministro Di Maio sul territorio provammo a replicare l'alleanza di Governo. All'ora era la dinamica più naturale, ma alcune scelte e nomine fatte, a dire la verità non da me, sono state penalizzanti fin da subito. La politica è innanzitutto tempo ed il tempo e l'esperienza suggeriscono che oggi non è più attuale appiattirsi su posizioni romane.


Il partito non è con lei, non lo è neppure quello napoletano. Lascerà il partito?


Sono iscritto al Partito Democratico sin dalla sua fondazione e prima avevo aderito ai Democratici di Sinistra. Per due volte sono stato segretario cittadino, anche in momenti nei quali non era stato semplice. Il PD ha molti limiti, primo fra tutti la selezione della propria classe dirigente e rappresentativa, spesso lontana dai reali bisogni della gente e dall'elettorato. Nonostante questo resta al momento il principale partito di centro sinistra italiano e pertanto continuerò ad esserne iscritto. A dire la verità sono ancora, seppure in regime di prorogatio, segretario del circolo di Pomigliano d'Arco. Ho letto di un incarico bizzarro conferito a un facilitatore che mi ha lasciato alquanto perplesso. Nei giorni scorsi ho avuto un colloquio sereno e fruttuoso con il neoletto segretario provinciale, Giuseppe Annunziata, una persona perbene e capace a cui rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro.


Con quale lista e argomenti ora si presenterà agli elettori?


Non sarò candidato al consiglio comunale sebbene sia stato consigliere comunale per due consiliature. Insieme ad un gruppo di sostenitori, assessori e consiglieri comunali uscenti e a validi professionisti del territorio stiamo organizzando la lista civica di Pomigliano2020 di cui già alle passate amministrative fui ispiratore e che già riportò ottimi risultati.


Proprio Lello Russo la reputa una risorsa indispensabile. Un ex socialista ed un ex Ds/Pd che nel 2010 hanno avuto veementi diatribe. Come avete trovato l'intento comune?


Inutile dire che il Sindaco Russo rappresenta una risorsa preziosa per la città di Pomigliano, un serbatoio di conoscenze, competenze e rapporti da cui è impossibile prescindere, soprattutto alla luce delle impegnative sfide che attendono la città di Pomigliano.
Pur essendo stato talvolta su posizioni politiche diverse, è indubbio che gli vadano riconosciute capacità e esperienza politica.

L'intento comune è quello di coniugare esperienza e visione, di mettere insieme le migliori energie di Pomigliano, le cittadine e i cittadini che credono nei valori progressisti, riformisti, nella legalità e nel merito. Oggi il vento più forte che soffia sulla destra viene proprio da una sinistra utopica, giustizialista, lontana dalle realtà e chiusa in se stessa. Questa città e questo tempo hanno bisogno di coraggio e ambizione, di concretezza e capacità. Questo ci tiene insieme con l'auspicio di costruire una larga coalizione che sappia raccogliere i bisogni della città .

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