Nuovo Codice della Strada: l’impegno del Governo va condiviso da ognuno di noi

Severino Nappi • 30 giugno 2023

Nel 2022, in Campania, la scia di sangue è di 250 morti e 12mila feriti. Gli ultimi dati diramati dalle forze dell’ordine, per di più, non sono per niente confortanti. Basti pensare che nella sola provincia di Napoli, nell’arco di un anno (giugno2022-giugno 2023) sono avvenuti già mille sinistri che hanno causato una trentina di decessi e circa 900 feriti. Una situazione generale drammatica che finalmente troverà un valido argine, grazie a una serie di norme finalizzate soprattutto alla sicurezza, valore fondamentale per il quale la Lega si batte da sempre, e al contrasto efficace, fattivo, adeguato nei confronti di coloro che si comportano in modo criminale

di Severino Nappi*


È ancora viva negli occhi e nel cuore di ognuno di noi la tragedia di Casal Palocco, quella della morte del piccolo Manuel: una vita di appena 5 anni spezzata dall’idiozia criminale, ma allo stesso tempo così remunerativa, per un gruppo di giovani youtuber messisi alla guida di una Lamborghini. Ragazzi che hanno dimostrato di non avere il minimo rispetto per l’esistenza umana. Bisogna ripartire proprio da episodi del genere per comprendere la necessità del nuovo Codice della Strada, che porta la firma del ministro Matteo Salvini. Il bilancio degli incidenti stradali, delle morti e dei feriti che provocano in tutta la Penisola, è da bollettino di guerra e naturalmente non risparmia i nostri territori.


Nel 2022, in Campania, la scia di sangue è di 250 morti e 12mila feriti. Gli ultimi dati diramati dalle forze dell’ordine, per di più, non sono per niente confortanti. Basti pensare che nella sola provincia di Napoli, nell’arco di un anno (giugno2022-giugno 2023) sono avvenuti già mille sinistri che hanno causato una trentina di decessi e circa 900 feriti. Una situazione generale drammatica che finalmente troverà un valido argine, grazie a una serie di norme finalizzate soprattutto alla sicurezza, valore fondamentale per il quale la Lega si batte da sempre, e al contrasto efficace, fattivo, adeguato nei confronti di coloro che si comportano in modo criminale.


A partire da chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e al di là delle scuse che di volta in volta accampa, è perfettamente consapevole del pericolo che rappresenta per sé e per gli altri. Il nuovo codice approvato in Consiglio dei Ministri, su tale aspetto non lascia spazio a fraintendimenti in termini di tolleranza zero: revoca della patente con divieto di conseguirla fino a tre anni; l’installazione obbligatoria del dispositivo alcolock sull’auto degli “ubriachi recidivi” e divieto assoluto di bere alcolici prima di mettersi alla guida, per 2 o 3 anni a seconda del reato commesso. Per chi provoca la morte di una persona e risulta positivo all’alcol o alla droga, scatta l’arresto da 8 a 12 anni.

Sul versante dei giovani si registra inoltre il divieto assoluto fino al compimento dei 24 anni di età, di conseguire la patente per i minori che si mettono alla guida dopo aver bevuto o siano sotto l’effetto di stupefacenti. Misure più restrittive per l’utilizzo di auto di grossa cilindrata, il limite per guidarle passa a 3 anni per i neopatentati. Si tratta di norme necessarie anche per la cultura della legalità che verrà pure diffusa attraverso dei bonus di due punti sulla patente all’atto del rilascio, per i ragazzi che abbiano frequentato corsi sulla sicurezza stradale organizzati dalle scuole, perché va premiato chi mostra responsabilità.


Ma il nuovo Codice della Strada fa emergere anche aspetti innescati dal buon senso: stop alle ztl esasperate, in cui vengono imposte limitazioni poco chiare e addirittura dannose per gli stessi abitanti, per i lavoratori e l’economia delle città in cui sono in vigore. Stessa cosa vale per gli “autovelox truffa” che hanno come unica conseguenza quella delle multe pazze. Novità anche per l’utilizzo dei monopattini elettrici: i conducenti dovranno sempre portare il casco, i mezzi dovranno essere previsti di targhino e assicurazione e non potranno circolare nelle aree extraurbane e contromano, né, come spesso avviene anche qui da noi, essere parcheggiati dove capita, perfino sui marciapiedi. Forse qualcuno ricorderà il guidatore di un monopattino che, con assoluta nonchalance procedeva sul raccordo che porta alla Tangenziale a Napoli, una follia che ho prontamente denunciato.


E si sarà certamente imbattuto, almeno una volta, in chi, adulti e minori, a bordo di quei mezzi, non rendendosi assolutamente conto della pericolosità, rischia di investire qualcuno, ferendolo o uccidendolo. Insomma, con il nuovo Codice della Strada ci troviamo davanti a una vera e propria rivoluzione che si basa su quattro fattori fondamentali: sicurezza (da garantire anche con safety car in caso di incidente in autostrada, segnalazione adeguata in presenza di passaggi a livello); pugno duro contro chi sbaglia (prevista pure la sospensione della patente per chi usa il telefono mentre guida o commette altre gravi infrazioni); tutela dei pedoni, dei ciclisti e naturalmente degli automobilisti che rispettano le regole; equilibrio. Naturalmente lo sforzo profuso dal Governo per fermare la strage che insanguina le nostre strade va condiviso e sostenuto da ognuno di noi, con il valore più importante, quello morale. Valore scritto dentro di noi e a cui ognuno deve richiamarsi sempre: il rispetto della vita. La sua e quella degli altri.



 *Capogruppo Lega Consiglio regionale Campania

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