Napoli, consigliere Pasquale Esposito (Pd): "D'accordo sul No all'autonomia, ma scelgo Elly Schlein"

REDAZIONE • 18 febbraio 2023

Napoli, consigliere Pasquale Esposito (Pd): "D'accordo sul No all'autonomia, ma scelgo Elly Schlein"

Consigliere Esposito tiene banco la questione del Ddl autonomie sul quale voi avete forti perplessità. Quali sono tra le tante?


Il Mezzogiorno parte da una posizione consolidata negli anni, purtroppo, di difficoltà oggettiva in tutti gli indicatori, rispetto alla media del Paese, per numerosi fattori storici e anche scelte burocratiche che andrebbero superate, come la spesa storica.


La Lega ha voluto fortemente questo provvedimento. Si è fatto un’idea del perché?


La Lega ha fondato la sua principale battaglia politiche sull'autonomia del nord, anche se negli ultimi anni, ha tentato di darsi nuove vesti, facendo passare il Partito come un movimento nazionalista, di fatto è nel suo DNA il consolidare delle regioni del nord.


 Quali sarebbero le ricadute sui cittadini?


Proprio per le condizioni di svantaggio, qualsiasi proposta di differenziazione andrebbe ad inasprire le differenze, ciò avrebbe un risvolto negativo sui servizie la vita reale dei cittadini.


Si aprirebbe un divario enorme tra Nord e Sud?


Come dicevo le differenze ci sono ed è una riforma che assolutamente non punta a ridurre le differenze.


Chi sono i nemici del Sud all’interno del Sud?


Innanzitutto la poca attenzione anche mediatica e di consapevolezza sul tema e sulle sue ricadute, questa è un limite di tutte le forze politiche e sociali.
È evidente che da un partito che si professa nazionalista è una contraddizione l'approvazione di questo tipo di misure, mi riferisco soprattutto a Fratelli d'Italia, ma anche Forza Italia.


C’è chi dice che si sta facendo tanto rumore per nulla. Senza costare un euro, infatti, questa riforma dovrebbe garantire una maggior responsabilizzazione della spesa pubblica, maggior efficienza e quindi servizi di maggior qualità offerti ai cittadini. Dimenticando che l’istituzione delle regioni è stata, storicamente, una delle cause che ha fatto esplodere il debito pubblico e ha complicato non poco l’assetto normativo e istituzionale del Paese.


I cittadini eventualmente non dovrebbero mai pagare i danni prodotti da una classe dirigente inadeguata e comunque come emerge quotidianamente la storia che a nord siano più bravi ed efficienti del sud, è una tesi ampiamente smontata dai fatti.



Parlando d’altro, a breve c’è il congresso del Pd, lei con chi sta e perché?


Sostengo convintamente Elly Schlein, perché è a mio avviso quella più capace a coinvolgere e parlare a quel mondo che negli ultimi tempi ha abbandonato l'idea di avvicinarsi e votare il Partito Democratico.


Quali sono i mali del Pd e come si sanano?


Non aver avuto una linea chiara su qualsiasi questione identitaria, di rappresentanza. Spesso ho fatto fatica anche io a capire l'inclinazione del mio Partito su temi per nulla irrilevanti.


È stato un errore l’intesa coi 5 stelle?


Contro una destra che oggi unita rappresenta la maggioranza relativa degli elettori, è indispensabile allargare il fronte delle alleanze. Territorialmente, dove ci si è riuscito, abbiamo avuto anche risultati importanti insieme ai 5 stelle, a livello nazionale, il Movimento anche se in modo abbastanza repentino è cambiato molto, non sono enormi le distanze tra noi.


Andare oltre il Pd, come dice Fassino. Oltre cosa c’è?


Oltre al PD ci sono innanzitutto gli elettori da dover rappresentare, i nuovi disagi, le nuove sfide, come l'ambiente e rappresentare in modo chiaro il mondo del lavoro, contro i molteplici contratti precari e la dignità di dover ricevere stipendi adeguati.

Share

Tutti gli articoli

Autore: Marianna Marra 14 novembre 2025
L’incantesimo si è svolto in un bignami di vite vissute che hanno fatto la storia della tradizione e tuttora fanno scuola all’innovazione.
Autore: Redazione 6 novembre 2025
Comunicato Stampa: LINA E LE ALTRE
Autore: Felice Massimo De Falco 3 novembre 2025
Anna Poerio Riverso non scrive una biografia: tesse un arazzo familiare dove ogni filo è un documento inedito, ogni nodo un’emozione trattenuta. Con rigore accademico e pudore affettivo, l’autrice ci guida tra lettere autografe, poesie manoscritte, atti processuali, fino a farci toccare la carta ingiallita su cui Carlo, incatenato, annotava: «La catena è pesante, ma più pesante è il silenzio di chi sa e tace». In sole 128 pagine, dense come un distillato di storia vissuta, il volume si articola in capitoli che si intrecciano come i rami di un ulivo secolare, radicato nel suolo meridionale proteso verso l’epica nazionale. Ma un solo luogo accoglie per sempre i resti di una Famiglia di Patrioti: Pomigliano d’Arco. Potremmo chiamare Pomigliano in mille modi: Stalingrado del Sud per le sue lotte operaie, città di solerti lavoratori, terra di grandi figli come il presidente della Repubblica Giovanni Leone e tanti altri. Ma quando il sole tramonta dietro il Vesuvio e il vento passa tra le croci del cimitero, Pomigliano d’Arco resta la città dei Poerio e degli Imbriani. Perché qui non è sepolto solo il loro corpo: è sepolta la parte migliore di noi.
Autore: Giovanni Amitrano 23 ottobre 2025
"Chi come me ha attraversato grandi difficoltà mi affascina perché dentro di sé custodisce un sapere che non si trova nei libri: quello di chi ha sofferto, ha resistito e, nonostante tutto, ha continuato a vivere".
Autore: Valentina Manon Santini 23 ottobre 2025
Mercificare il dolore significa offendere tutte le donne che hanno subito davvero violenza — nelle mura domestiche, negli affetti, sul posto di lavoro. Anche chi, come me, ha conosciuto la violenza psicologica: la minaccia di isolamento, il tentativo di ridurti al silenzio, il ricatto sottile che ti vuole annientare, di chi ti dice “ti faccio terra bruciata, non lavorerai più. Questa è pornografia del dolore.
Autore: Felice Massimo De Falco 22 ottobre 2025
In un mondo che corre affannosamente verso l’oblio, dove il tempo divora le tracce dell’esistenza umana come un fiume in piena, Vera Dugo Iasevoli emerge come una guardiana della memoria collettiva. In questo libro, la professoressa non solo documenta fatti, ma infonde un’anima esistenzialista: il cimitero è “un silenzio che parla”, un “dormitorio” in attesa dell’alba eterna, un monito contro l’oblio. Valorizzando Pomigliano d’Arco – terra di patrioti, fede e resilienza – e i suoi avi, l’autrice ci invita a camminare tra le lapidi non come visitatori, ma come eredi di un’eredità immortale. Un’opera avvincente, essenziale per chi cerca radici nel flusso dell’esistenza: sì, si può fare, e si deve leggere.
Autore: Felice Massimo De Falco 5 ottobre 2025
In un’epoca in cui l’essere umano si riduce a un curriculum di successi effimeri, Vincenzo Siniscalchi emerge dal racconto di Domenico Ciruzzi non come un avvocato illustre – il “Maradona del codice penale” , potremmo definirlo con un’immagine che evoca dribbling geniali tra le maglie intricate della legge –, ma come un’esistenza autentica, un Sisifo napoletano che spinge il suo macigno non su per la collina del Palazzo di Giustizia, ma attraverso i vicoli della condizione umana, senza la paura di rotolare giù.
Autore: Redazione 19 settembre 2025
«Io non so perché mi sta succedendo questa cosa, so soltanto che ogni volta che guarisco qualcuno perdo un senso».
Autore: Marianna Marra 30 agosto 2025
Il film non si limita a rappresentare un caso isolato, ma dispiega inevitabilmente il racconto di realtà drammatiche più ampie che, con minuzia di particolari e sfumature emozionali, si fanno corpo e carne attraverso lo schermo.
Autore: Redazione 7 agosto 2025
Sorella Morte è un romanzo che sfida il lettore a confrontarsi con il mistero della vita e della morte, intrecciando il razionale e l’irrazionale in una narrazione avvincente. Il romanzo lascia una domanda esistenziale che risuona oltre le sue pagine: Se il male è un’eredità che scorre nel sangue, possiamo davvero sfuggire al nostro destino, o siamo condannati a ripetere gli errori dei nostri antenati?
Altri post