Il naufragio dei migranti davanti alle coste Calabresi, oltre al dolore per la perdita di vite umane, tra cui bambini e adolescenti, ci riporta al concetto universalistico di umanità, che identifica ognuno di noi, che ci rende simili, assomiglianti, vicini, solidali e uniti: Insomma Umani. Tuttavia non possiamo ignorare le politiche sociali ed economiche dissennate dei paesi così detti ricchi a danno e svantaggio dei paesi del Terzo Mondo e dell'Africa.
Storicamente la politica attuata dai paesi più evoluti economicamente è stata orientata ad assoggettare e sfruttare le risorse dei paesi più poveri, rivoluzionandone perfino la cultura con l'idea di esportare la democrazia ma con la volontà di mantenere tali popoli in una condizione di dipendenza e di miseria, favorendo e sostenendo governi e leader fantocci preoccupati solo di fare i propri interessi.
Dopo le nuove restrizioni alle navi Ong emesse dal governo, si è aperta una disputa che sta coinvolgendo le stesse Ong e i partiti di sinistra, e ha innescato una polemica politica tra governo ed opposizione che sembra non avere fine, ma che a mio avviso non entra nel vero problema della questione.
Fermo restando il dovere di ogni Stato di accogliere in modo umano gente che scappa da guerre e carestie, secondo chi scrive il problema vero è di carattere antropologico, economico e sociologico e riguarda le politiche di cooptazione forsennata, l'ostentazione della ricchezza da parte delle nazioni evolute e la scarsa attenzione ai problemi sociali dei paesi meno fortunati.
In un mondo dove ormai le interdipendenze e le conoscenze attraverso la rete globale hanno raggiunti livelli mai visti prima d'ora, si rende sempre più importante lo studio dell'essere umano e delle relative società nelle loro caratteristiche storiche, culturali, linguistiche, sociali, economiche, geografiche ed etnologiche per evidenziarne le linee evolutive, le strutture sociali, i comportamenti, le modalità dell'agire comune e e collettivo e per anche la coerenza dell'agire economico nello sfruttamento delle risorse.
Solo attraverso uno studio interdisciplinare, animato da spirito altruistico e cooperativo, si possono interpretare i bisogni e le necessità di popolazioni schiavizzate da famelici leader, e da condizioni di svantaggio territoriale e culturale e trovare soluzioni per aiuti efficaci e non interessati.
Il nostro pianeta e ricco di risorse capaci di soddisfare i nostri bisogni primari, ma devono essere valorizzate e condivise e non accaparrate oltre ogni limite lasciando nella miseria larghe fasce di popolazioni. La tecnologia e la scienza oggi sono in grado di trasformare anche territori impervi in terra capace di produrre derrate alimentari, basta che i detentori di tali mezzi diventino un pò più altruisti e meno ipocritamente "umani"
Testata Giornalistica con iscrizione registro stampa n. cronol. 1591/2022 del 24/05/2022 RG n. 888/2022 Tribunale di Nola