Luigi Gallo (M5S): "Letta sta pagando amaro la rottura col Movimento"
Luigi Gallo (M5S): "Letta sta pagando amaro la rottura col Movimento, non credo che ricuciremo. Chiediamo un salario minimo legale perché con gli stipendi da fame non si riesce a pagare il costo della vita; per battere la destra bisogna votare M5S; Di Maio? Scomparirà dopo le elezioni; siamo cambiati, ora guardiamo come modelli a Finlandia e Nuova Zelanda; salario minimo, ecologia e giovani i nostri temi; siamo contro i rigassificatori e termovalorizzatori, puntiamo ad un'economia circolare."

Vi davano per finiti dopo la scissione di Di Maio ed invece i sondaggi sono entusiasmanti
C’è il mondo dei palazzi, della carta stampata e di alcuni salotti e poi c’è il mondo reale, quello dei problemi quotidiani dei cittadini, della strada e della piazza. Il nostro rapporto con il mondo reale è molto forte e per questo, con anticipo rispetto a tutti gli altri, abbiamo denunciato il caro bollette e caro petrolio, chiedendo uno scostamento di Bilancio a Draghi per affrontare l’emergenza. Draghi non ha voluto fare nel 2022 nessuno scostamento, né ha voluto ripristinare il decreto Dignità, così oggi i giovani dopo 5 contratti e proroghe vengono lasciati a casa. Chiediamo un salario minimo legale perché con gli stipendi da fame non si riesce a pagare il costo della vita.
Perché avete rotto con Letta che offriva un campo largo?
Letta ha rotto con il suo mondo e ne sta pagando un prezzo elettorale. Al Sud il M5S è la vera alternativa alla destra e può vincere gli uninominali. I cittadini sanno che con la Meloni e la Lega arriverebbe più precarietà, tagli a scuola e servizi pubblici. Il PD è molto indietro al sud e per battere la destra bisogna votare il M5S
Che ne pensi della “decadenza” di Luigi Di Maio, da alfiere rivoluzionario a stantìo centrista?
E’ una proposta politica inesistente. Scompariranno dopo queste elezioni. Non supereranno la soglia di sbarramento
Perché Conte afferma che destra e centro vogliono farvi fuori?
Queste realtà politiche difendono solo l’1% dei cittadini italiani, quelli più ricchi. Con la propaganda vogliono isolare chi difende tutti gli altri e chi vuole una economia a salvaguardia del nostro creato, il pianeta su cui viviamo
Che ruolo occuperete in Parlamento?
La forza politica che difende i più deboli, le giovani generazioni e le piccole e medie imprese.
Quali sono i temi indifferibili del Movimento?
Salario minimo, incentivi ai lavori a tempo indeterminato, contrasto alle disuguaglianze e promozione di un’economia green a neutralità carbonica.
Si può prevedere un’alleanza ex post con Letta?
Letta ha un disegno politico che non è il nostro. Una grande ammucchiata dove si galleggia senza mettere in campo le misure radicali di cui ha bisogno il Paese. Non si difendono gli ultimi difendendo le corporazioni.
In cosa siete cambiati rispetto al Movimento prima maniera?
Abbiamo un’identità definita: guidiamo un fronte progressista, moderno sui temi ecologici e sui temi sociali. Se devo indicare un modello di riferimento, guardo alle proposte progressiste in Finlandia e in Nuova Zelanda. Con le loro proposte politiche nelle ultime elezioni ora governano i rispettivi Paesi con attenzione al benessere della società, all’ecologia e ai giovani.
Puntate ad essere il terzo polo?
Puntiamo a essere il polo sociale ed ecologico che costruisce una vera società del benessere su nuovi presupposti: ridurre l’orario di lavoro ed aumentare la qualità della vita. Questa società senza relazioni e tutta dedita al profitto sta affossando la nostra civiltà e le conquiste del passato
In caso di non vittoria di nessuno come vi muoverete?
Abbiamo un’agenda molto chiara e andremo al governo con quelle proposte, non scenderemo a compromessi con chi vuole tagliare fondi al reddito di cittadinanza, chi non vuole risolvere i problemi del superbonus come Draghi e chi vuole continuare ad investire in armi
Sui rigassificatori e termovalorizzatori come la pensate? Avete alternative?
I rigassificatori non sono la soluzione che amiamo. Se non avessimo avuto chi puntava solo sul fossile in passato, oggi avremmo avuto maggiore autonomia energetica. Il nostro Presidente Conte ha ribadito pochi giorni fa che per l’emergenza le navi galleggianti sono la soluzione migliore, perchè temporanea. Non vorremo un ritorno alla strategia dell’energia fossile. Sull’inceneritore siamo inflessibili perché è tecnologia del passato, tutta la strategia nazionale dell’economia circolare delle materie prime, dopo una grande accelerazione dell’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, ha avuto un grosso stop durante il governo Draghi. Bisogna affamare l'industria dei rifiuti.

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