LA MELONI ANNUNCIA UN LICEO MADE IN ITALY IN PIENA CONTAMINAZIONE CULTURALE, A COSA SERVE?
Esattamente a quello che ha detto la presidente Meloni: dare sostegno a una serie di settori della nostra economia che rischiano di finire totalmente perduti. Il liceo del Made in Italy è una alternativa importante per dare opportunità di grande rilievo ai giovani. L’obiettivo è creare figure altamente specializzate a sostegno e a tutela dei prodotti e dei mestieri italiani
CHE COSA SI IMPARA IN QUESTA SCUOLA?
Abbiamo presentato in Senato, prima firmataria la collega Bucalo, un disegno di legge dove è spiegato perfettamente cosa riteniamo debba essere insegnato in questo liceo: accanto alle materie tradizionali, anche altre specifiche come economia manageriale, gestione complessiva di un’impresa, modelli di business soprattutto per i settori di moda, arte e alimentare, strategie di marketing per le imprese del Made in Italy, normativa sul commercio internazionale, e tanto altro, sempre con l’obiettivo di creare una classe dirigente competitiva, al passo con i tempi e che sappia valorizzare e difendere le nostre eccellenze.
SICURAMENTE LA COSA RIENTRA IN UN PROGETTO DI FORNIRE UN’IDENTITà PRECISA ALLE PROSSIME GENERAZIONI. E’ COSì?
È principalmente la volontà di dare ai nostri ragazzi la consapevolezza e l’orgoglio dell’ottima reputazione che l’Italia ha nel mondo.
IL GOVERNO DA’ MOLTA ATTENZIONE ALL’AGRARIA, PERCHE’?
Perché investire nel settore agroalimentare produce ricchezza per il nostro Paese. I nostri prodotti sono conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità e genuinità, siamo campioni di Dop e Igp, ed è un settore che genera 549 miliardi di euro, ovvero il 15% dell’economia nazionale. In Italia sono dedicati all’agricoltura 12.535.358 ettari; il 17% sono colture permanenti come olivo, vite e frutteti. Ci sono 1.133.000 aziende agricole con 913.000 lavoratori che generano 64,3 miliardi di euro.
SONO DA SCARTARE GLI ALTRI LICEI PER COME SONO IMPOSTATI OGGI? LA MELONI PREFERISCE IL TECNICO?
Non è certo una battaglia contro i licei tradizionali, che devono continuare ad esistere per diversificare le competenze necessarie al nostro Paese. Tuttavia, in una società dove l’apparire spesso conta più dell’essere, la scelta di optare per una formazione scolastica tecnico-professionale è considerata da molti, di livello inferiore. Non è così! Il nostro Paese ha bisogno di eccellenze, di figure altamente specializzate a sostegno e a tutela dei nostri prodotti italiani, per la crescita della nostra economia, ma anche per tramandare la nostra cultura alle generazioni future, unendo la tradizione all’innovazione.
IL SOVRANISMO COMINCIA IN CLASSE?
Se per sovranismo si intende difendere e far crescere le eccellenze italiane, sì.
L’ ONOREVOLE RAMPELLI LANCIA LA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO I FORIESTERISMI NELLA PA. CHE NE PENSA?
La nostra lingua ancora oggi è la quinta lingua studiata, difendendola difendiamo la nostra identità. Negli anni si è cercato di semplificare il linguaggio usato negli atti delle PA proprio perché fossero più possibilmente comprensibili a tutti e sicuramente usare parole straniere non va in questa ottica. Lascerei una sola parola, però: Made in Italy
QUALI E IN CHE MODO VOLETE FORGIARE LA FUTURA CLASSE DIRIGENTE?
Non vogliamo forgiare nessuno, ma trasmettere le potenzialità del nostro territorio e fornire gli strumenti necessari ai nostri ragazzi per tramandare la nostra storia e la nostra cultura alle generazioni future, investendo su tutti quei settori che ci rendono grandi nel mondo.
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