La Russia reggerà l'impatto delle sanzioni fino al limite di sopportazione delle nazioni che le hanno imposte.
Le sanzioni economiche e finanziarie colpiscono la vitalità di un paese, mirano a privare il popolo di beni anche di prima necessità per diffondere insicurezza e paura con la speranza che lo stesso popolo insorga contro i propri governanti.
La globalizzazione ha reso il mondo interdipendente: significa che paesi poveri di certe materie importano da altri paesi le materie necessarie per il loro sistema produttivo e/o per soddisfare bisogni alimentari.
La Russia oltre ad esportare idrocarburi in grande quantità è anche, insieme all' l'Ucraina, forte esportatrice di cereali, orzo, mais e fertilizzanti, ciò significa che il blocco di tali beni a seguito delle sanzioni e della guerra avrà enormi conseguenze e impatti negativi sui paesi sanzionatori.
La penuria di materie prime agroalimentari porterà a rincari dei prezzi generalizzati, metterà in difficoltà diverse filiere produttive compresa quella dell'allevamento di bestiame.
La domanda che ci poniamo è la seguente: fino a che punto di sopportazione e privazione i popoli occidentali sono disposti ad arrivare per difendere.
i principi della democrazia e sostenere la causa Ucraina? E' una domanda che al momento è difficile dare una risposta.
La mossa a sorpresa di Putin di farsi pagare le forniture di gas in rubli ha una logica importante ed è quella relativa alla sfera di influenza .che implica anche la moneta dominante negli scambi commerciali.
La sfera di influenza denota una dominazione indiretta culturale, economica, militare o politica e utilizzare una moneta negli scambi commerciali significa utilizzare il metro di misura e il fondo di valore dominante di una certa sfera d'influenza. In economia l'insieme delle importazioni ed esportazioni tra due paesi denota il loro valore tradotto in moneta.
Ovviamente per pagare con una certa moneta bisogna procurarsela, quindi significa cambiare la propria moneta con quella di riferimento dello scambio.
Il tasso di cambio è la differenza percentuale al quale è possibile scambiare una moneta con un'altra.
La mossa di Putin sostanzialmente mira a ribaltare la situazione e a creare una nuova sfera d'influenza con a centro la Russia.
Non più dollari e/o euro ma rubli per i pagamenti delle importazioni dalla Russia. Chi importa è costretto a procurarsi i rubli emessi dalla banca centrale Russa che cosi ne può influenzare il valore e mitigare le sanzioni attraverso l'aumentata capacità di spesa della propria moneta
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