Si avvicinano lentamente le elezioni che chiameranno alle urne gli italiani il 25 settembre per scegliere chi governerà nell'epoca del post-Draghi. Ebbene, a tenere banco sono i programmi presentati dai partiti e dalle coalizioni che si sfideranno a fine settembre. Tra i vari temi a tenere banco, non c'è dubbio che nell'epoca del Covid-19, si dia molto interesse ai programmi per la sanità e sui possibili risvolti politici derivanti dall'ascesa dell'una o l'altra coalizione. Sono tanti i temi su cui riflettere, ma possiamo ben dire che sono il centro Sinistra e Italia-Viva a presentare i programmi sanitari più lungimiranti e dettagliati, con un Centro Destra e movimento 5 Stelle a seguire con programmi più asciutti a cui poco ci si può attendere dal punto di vista delle promesse e delle riforme.
Ma comunque non mancano i temi di convergenza, soprattutto in termini di attuazione, e questo ci fa ben sperare nel perseguimento di realizzazione di obiettivi di lungo corso a cui si trovino soluzioni stabili e durature nel tempo. Tra le specificità, a tenere banco c'è il ruolo della Farmacia dei Servizi (centro Sinistra) proposta lungo tempo addietro come servizi di associazione e integrazione di Servizi sanitari fruibili lontano dagli organi certamente noti e come integrazione di ruoli delle varie figure del Servizio Sanitario Nazionale. Altro tema scottante è quello relativo alla Riforma del Titolo V, proposta avanzata da Italia-Viva per ridare quel ruolo in parte perduto, allo Stato, di potere in tema di trattamento sanitario nazionale. Altro tema importante lo propone il Centro-Destra con la volontà e necessità di ampliare il pacchetto di servizi gratuiti usufruibili a mezzo del pagamento del Ticket. L'aggiornamento dei piani pandemici, altro servizio caro al Centro-Destra, si ritiene necessario a fronte della probabile estensione annuale e ciclica dei vaccini anti-Covid, utili e necessari per fronteggiare una controllata ma preoccupante pandemia.
L'utilizzo di programmi virtuosi e stili di vita sani e adeguamenti strutturali nella lotta al Covid-19, fanno da culmine al programma politico del Centro-Destra. Ben diverso è il programma del Centro-Sinistra, che punta all'ampliamento delle Case di Comunità, per aumentare i servizi integrativi di assistenza alle fasce debole e in particolare alle persone anziane e soggetti con disabilità. L'introduzione e il potenziamento di Centri di Salute Mentale integrati e radicati nelle comunità e potenziamento della teleassistenza, telemedicina e assistenza di supporto fanno da culmine alla proposta del Centro Sinistra. Interessante e attualissimo il programma di Italia-Viva che mira ad aumentare il livello di integrazione e coordinamento tra Stato e Regioni, con la necessità di riconoscere allo Stato i compiti di controllo, integrazione e decisioni sull'analisi di dati sanitari e valutazione dell'erogazione dei servizi. Integrazione tra medicina ospedaliera e servizi territoriali, altro tema di grossa importanza caro a Italia-Viva, che mira a oliare e integrare i giusti rapporti tra gli Ospedali e la medicina di territorio e in particolare il rapporto e i compiti di assolvimento di entrambe, cosi come è importante integrare la medicina pubblica con la sanità privata e con migliaia di professionisti sanitari che lavorano come precari o in condizioni contrattuali poco confortevoli dal punto di vita economico-finanziario.
Importante e penoso tema, quello della gestione delle liste di attesa e il convogliamento di migliaia di utenze verso i servizi giusti, seppur si è fatto, ancora si dovrà fare per lo sviluppo di software e programma volti a diminuire i tempi e l'efficienza per le liste di attesa in particolari ambiti della medicina. Altro tema importante, stavolta caro anche ai 5 stelle, da sempre fautori dell'innovazione è quello di attribuire il giusto rilievo e il giusto investimento in termini di ricerca e innovazione nell'ambito sanitario, con lo sviluppo e l'attuazione di nuove tecnologie volte al miglioramento dei piani assistenziali e alle cure, soprattutto nel settore oncologico, delle malattie rare e croniche invalidanti. Ultimo e doveroso tema da affrontare è quello dello Psicologo di base, del professionista sanitario di base, la cui discussa figura potrebbe affiancarsi come valido adiuvante all'operato dei MMG, spesso oberati di lavoro e non sempre pronti e impossibilitati ad assistere le migliaia di utenze.
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