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G. Amato (M5S): "Meloni abolisce il reddito? Fra 3 mesi la gente scenderà in piazza"

Felice Massimo De Falco • 28 gennaio 2023

Intervista a Gaetano Amato (M5S): "Meloni abolisce il reddito? La gente fra 3 mesi scenderà in piazza"

- On.Amato, lei è agli esordi ma ha seguito il Movimento da parecchio. Che differenza c’è tra il Movimento di Di Maio per es. e quello di Conte?

 

Sono agli esordi ma seguo il Movimento da parecchio. C’è una grande differenza tra il Movimento di Di Maio (ma non è mai stato di Di Maio) e quello autentico di Conte: il primo era fatto da ragazzi inesperti stanchi di quello che succedeva in politica mentre il Movimento attuale si compone di tante competenze. L’età media è cresciuta, io ne sono un esempio. Si sono pensate a candidature di persone con esperienza alle spalle.


- Conte ha avuto l’intuizione di coprire quella fascia elettorale dimenticata dal Pd e i numeri gli stanno dando ragione. Escludete dunque un’intesa col Pd nel fare opposizione?


Il presidente Conte lo dice da tempo: le intese non si fanno con i partiti ma sui programmi. E’ ovvio che in Lombardia corriamo col Pd perché c’è unità di intenti mentre nel Lazio non possiamo stare insieme perché la questione del termovalorizzatore è molto divisiva. La nostra dovrebbe essere un’alleanza per governare ma se siamo su orizzonti diversi meglio correre ognuno per conto suo.


- Vi manca un frontman alla Di Maio o Di Battista per essere più frizzanti?

 

Non credo che abbiamo bisogno di frontman perché ognuno di noi ha una propria valenza professionale, ognuno è frontman di una squadra; nel caso del primo Movimento c’erano giovani e fra questi c’erano giovani migliori degli altri; anche oggi abbiamo grandi personalità che spiccano. Certo, Di Battista resta per me una persona molto coerente ed ha feeling con la gente. Purtroppo ha fatto una scelta diversa e noi la rispettiamo.


- Parlando di fatti istituzionali, tiene banco l’invio dell’Italia delle armi (difensive) all’Ucraina. Voi perché vi opponete?

 

Ci opponiamo perché pensiamo che la pace non si ottenga con le armi, noi crediamo che la parola valga più delle armi. Non ci sono guerre buone, la guerra buona è quella che non si fa. L’invio delle armi serve solo ad aumentare il numero dei morti, alle armi si risponde con la diplomazia, bisogna sedersi intorno ad un tavolo e ragionare. Leggevo che siamo a 90 secondi dalla fine del mondo, ecco, siamo proprio a 90 secondi. Ora arriveranno i carrarmati, poi arriveranno gli scudi spaziali, poi i missili a lunga gittata e forse poi arriveranno le bombe atomiche. E allora ci sarà pace eterna per tutti.

 

- Eppure quando Conte era premier portò a 2 per cento di Pil l’armamentario italiani a fronte dell’1,4 realizzato da Crosetto. Era un impegno preso con la Nato. Oggi lo smentisce?

 

Si questo è vero, ma quell’armamento era per difesa nazionale non di offesa, cosa che la Costituzione ci obbliga a fare, mentre ora stiamo mandando armi. Per esempio invieremo scudi aerei per 800 milioni, sottratti alla casse delle Stato. Quello che invece ci vieta la Costituzione è di mandare le armi perché l’Italia ripudia la guerra.

- Altro tema è la riforma delle intercettazioni. Nordio ha chiarito che quelle contro la criminalità organizzata non spariranno. Perché vi opponete allora?

 

Non è vero perché Nordio aveva detto, poco prima dell’arresto di Messina Denaro, che i mafiosi non parlavano al telefono. Evidentemente Nordio non ha contezza di quello che avviene nella società, perché oggi la criminalità organizzata viaggia nei gangli della pubblica amministrazione, ha messo il colletto bianco; quindi, fare sparire una serie di intercettazioni che Nordio ritiene di secondo livello non significa restare in piedi contro la mafia. Messina Denaro è stato arrestato perché erano state intercettate le persone che gravitavano intorno a lui. Secondo Nordio tali intercettazioni non servono, bisogna solo intercettare il mafioso.


- La Meloni rimescola il reddito di cittadinanza, vostro bottino elettorale. Porterete la gente in piazza?


Non credo che dovremmo portare la gente in piazza, anche perché il RdC non deve essere considerato un nostro bottino elettorale. Il RdC esiste in tutta Europa, è una forma di giustizia sociale. Noi non abbiamo fatto un calcolo elettorale, si tratta di ridare dignità alle persone. La civiltà di un popolo si misura dalla dignità che riesce ad assicurare agli ultimi. Io credo che la gente in piazza ci scenderà da sola quando cadranno le coperture trimestrali alle bollette del gas e sparirà il RdC. Non ci sarà bisogno di chiederglielo.


- Dire “abbiano abolito la povertà” è stata un’eresia?


E’ stata una frase esagerata detta da Di Maio affacciato ad un balcone, la frase giusta sarebbe stata “stiamo cercando di dare una mano a chi non ce la fa. Io avrei detto così.


- Conte cerca sponde in Europa per entrare nei Verdi ma viene respinto. Qual è il vostro spirito ambientalista?


Le resistenze dei Verdi sono pure “cazzate”, ci imputano di aver fatto un governo con la Lega senza considerare che con quel governo abbiamo portato a casa l’80% del nostro programma. E poi parla contro proprio Bonelli che nel Lazio corre col Pd che vuole il termovalorizzatore. Forse per l’ambiente stiamo facendo più che i Verdi.

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