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"QUATTRORUOTE", siamo nel 1956 quando, per la prima volta, la storica rivista fondata da Gianni Mazzocchi, fece la sua comparsa in edicola. MAZZOCCHI, FONDATORE e primo direttore della RIVISTA, fu lungimirante nell' intuire che non molto tardi si sarebbe verificato un radicale mutamento nell' ostentazione del potere.
(1) “L’automobile non deve più considerarsi un mezzo agonistico o un oggetto di esibizione: sta per tramontare l’epoca in cui gli uomini si dividevano tra quelli che hanno e quelli che non hanno l’automobile”, scriveva nell’editoriale del primo numero, pubblicato nel febbraio di quell’anno. La Rivista nata come specifica di settore sarebbe poi diventata anche lo specchio dei cambiamenti del COSTUME italiano, dagli anni della motorizzazione di massa avvenuta con l'iconica 500 in poi fino ai giorni nostri.
Sulla copertina di QUATTRORUOTE apparvero anche alcune delle nostre DONNE più famose e amate nel mondo, Icone come RAFFAELLA CARRÀ e SOPHIA LOREN.
Dopo questa, apparentemente strampalata breve nota sul costume, mi piacerebbe parlarvi, in modo più attento, della COUPErose, detta anche in italiano coppa rosa o rosacea.
Vi anticipo che, la couperose, non la troverete di certo su un numero di quattroruote, di fatto non è il modello di una macchina sportiva di colore ROSA SHOCKING quindi, se posso consigliarvi, meglio sarebbe fare attenzione al corretto uso delle parole e degli accenti perché tra COUPÉROSE e couperose ci passa un treno, anzi no una MACCHINA, e basta semplicemente sbagliare quello per VEICOLare in modo errato l'intero senso di un discorso. A questo punto però, dopo tanti giochi di parole, non posso non dirvi chi fu Elsa "SchiapaRALLY" (che con il rosa shocking ci casca guarda caso a "pennello"), scusate la deformazione professionale. STILISTA, costumista e sarta italiana naturalizzata francese, ELSA SCHIAPARELLI fu una grande INNOVATRICE, colei che con la sua rivoluzionaria visione su Sportswear, Haute Couture, Arte e Profumi ci ha lasciato in eredità l'essenza di uno stile AUDACE e una ALLURE senza tempo.
Ella fu, tra le altre cose, colei che, volendo creare una particolare sfumatura di rosa che portasse con sé tutta la forza evocativa del rosso, INVENTÒ negli anni trenta, dopo non pochi tentativi, quello che ad oggi conosciamo come il famoso ROSA SHOCKING che esordì con l'uscita del suo PROFUMO Shocking de Schiaparelli.
Il COLORE dicono fosse: "luminoso, impossibile, sfacciato, inappropriato, vivificante, come tutta la luce e gli uccelli e i pesci del mondo messi insieme […]".
A proposito di COLORI mi piacerebbe cogliere l'occasione per citarvi alcuni versi poetici di CESARE PAVESE: "E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: i colori torneranno". Tornando ad ELSA, possiamo dire che rappresentò, insieme a Coco CHANEL, una delle più importanti figure di spicco del settore nel periodo a CAVALLO tra la prima e la seconda guerra mondiale, collaborò con numerosi artisti del calibro di DALÍ, COCTEAU, MAN RAY, GIACOMETTI e MARCEL VERTÈS.
Nella speranza che queste chicche siano state di vostro gradimento, arrivo al punto.
Vediamo, dunque, insieme più da vicino, cos'è realmente la couperose e come meglio poterla contenere per sentirci più sicuri di noi stessi.
La rosacea (couperose), è una malattia dermatologica multifasica che si caratterizza per una infiammazione cronica del microcircolo cutaneo superficiale e che rende la pelle particolarmente sensibile e reattiva, sia in normali situazioni di stress ambientale, come gli sbalzi termici dovuti all'esposizione al sole, al freddo ma anche al vento, sia suscettibile alle emozioni.
In Passato, la rosacea, veniva anche chiamata acne rosacea per la stretta somiglianza clinica, in alcune sue fasi della malattia, proprio all'acne. Niente di più sbagliato dato che, sia per quanto concerne le cause, sia per quanto concerne i rimedi terapeutici, esse costituiscono, in realtà, due patologie molto differenti tra loro.
L'acne origina nell'unità pilosebacea, la rosacea nel microcircolo cutaneo superficiale. Se posso consigliarvi, utile sarebbe, per il suo contenimento, che il paziente affetto da essa evitasse di esporsi al sole o ad altre sorgenti irradiative come lampade abbronzanti e lettini solari.
Niente paura, la coppa rosa può essere tenuta a bada se correttamente trattata.
Attualmente infatti, si può beneficiare dell'ausilio di diverse terapie dermatologiche atte a migliorare e contenere l'inestetismo cutaneo che viene causato. Ci si può avvalere sia di somministrazioni, per via sistemica, di taluni farmaci, sia di terapie per uso topico o magari di entrambe (se e solo se il medico lo riterrà necessario). Come noto però la malattia ha un decorso cronico e come tale non è guaribile.
È importante ricordare come sia sempre sconsigliato fare autodiagnosi, la couperose infatti può essere confusa, se non diagnosticata da un medico dermatologo, con altre malattie o inestetismi apparentemente similari. Corretto sarebbe comunque da evitare l'applicazione di creme cortisoniche o a base alcolica perché potrebbero addirittura peggiorarla. È interessante sapere inoltre che, in rari casi, la couperose si può associare a fenomeni come emicrania, infezione da Helicobacter Pylori, colite ulcerosa.
La Rosacea si localizza, principalmente, alle regioni centrali del viso come naso, guance, mento e talora al distretto oculare.
Può manifestarsi in entrambi i sessi ma pare colpire con lieve prevalenza le donne.
Un peggioramento clinico lo si può evidenziare nei mesi freddi per via degli sbalzi termici che si verificano tra temperature interne ed esterne. Attenzione però a non perderla di vista perché resta presente anche nei mesi caldi, più semplicemente, pare meglio camuffarsi con il colorito datoci da un incarnato abbronzato che se, apparentemente, sembra rendere meno evidente l'inestetismo, parallelamente, ne peggiora però le condizioni cliniche.
Sul perché dell'insorgere della Coppa rosa sono state, nei secoli, ipotizzate diverse cause e condotti numerosi studi.
Un tempo nota anche come "maledizione dei celti", in quanto maggiormente visibile in soggetti nordici con cute chiara è detta anche "pustole di vino", visto che in passato ne veniva impropriamente attribuita l'insorgenza all'uso di sostanze alcoliche. In realtà, in alcuni soggetti, il rossore al viso può essere indotto da una vasodilatazione temporanea determinata da una rallentata metabolizzazione dell'alcol a causa di una minore attività di alcuni enzimi, inoltre, l'alcol etilico è agonista di alcuni recettori, la cui attivazione, provoca una cute più infiammata e sensibile.
Precisato questo, reduci dalle festività natalizie e di fine anno, vittime di più o meno affollate tavolate con amici e nemici e parenti o serpenti, vorrei rassicurarvi sul fatto che, se per digerire presenze talvolta ingombranti, domande imbarazzanti, silenzi assordanti, interminabili pranzi da lavanda gastrica, sì se insomma per sopravvivere o per semplice piacere, vi siete ritrovati ad "alzare il gomito", sappiate che, non necessariamente, il naso rosso alla "Babbo Natale" vi sarà stato causato dalla rosacea, più probabilmente, infatti, come vi anticipavo, sarà stato determinato da una temporanea vasodilatazione che, nel giro di poco tempo, si sarà risolta spontaneamente. Quello del rossore, fortunatamente, è ad oggi più correttamente noto come:
"rossore asiatico"
"alcohol flushing syndrome"
"alcohol induced flushing"
"alcohol flush reaction" e come
" alcohol flushing response", da non confondere, con il FAST RESPONCE EYE CREAM, ovvero l'iconico contorno occhi istantaneo di maccosmetics che noi addetti ai lavori conosciamo bene. Per quanto concerne la skin care invece, ricordate sempre che una delicata detersione è, anche in questo caso, la scelta migliore da operare.
Parliamo adesso di come orientarci nella scelta dei cosmetici e di come comportarci nello specifico con il make-up.
Sappiate che sono, attualmente, in commercio molte linee dermocosmetiche appositamente studiate per coloro che sono affetti da rosacea. Potrete reperire, nelle farmacie meglio servite, molti prodotti specifici, da quelli struccanti, ai tonici, ai camouflage, alle creme vasoprotettrici e alle creme con alto fattore di protezione solare. Una buona abitudine sarebbe sempre quella di inserire nella vostra beauty routine non solo creme contenenti un alto fattore di protezione solare, ma anche creme vasoprotettrici da sostituire alla vostra crema base. Se questo però non dovesse bastarvi potrete fare uso, sotto consiglio medico, anche di ulteriori fondi pigmentati al fine di meglio uniformare il colorito del vostro incarnato aiutandovi a rendere meno evidenti le discromie che vi creano disagio. Vi ricordo che I fondi dovranno essere opportunamente formulati e adatti al caso di specie, chiaramente scelti da un dermatologo che, in base alle caratteristiche specifiche della vostra pelle, potrà consigliarvi al meglio su scelta e modalità di applicazione.
Dalla mia Rubrica
sTRUtto & parruCCO per oggi è tutto.
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● (1) Fonte quattroruote.it
Testata Giornalistica con iscrizione registro stampa n. cronol. 1591/2022 del 24/05/2022 RG n. 888/2022 Tribunale di Nola