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Congresso, Nico Stumpo (Pd): "Sto con la Schlein, ora basta guerre"

Felice Massimo De Falco • 3 febbraio 2023

Congresso, Nico Stumpo (Pd): "Sto con la Schlein, ora basta guerre"

- A breve c’è il congresso del Pd. cosa dovrebbe aspettarsi un militante da un partito che vuole essere a vocazione maggioritaria?
 
Mi scusi ma per caso é con la vocazione maggioritaria che si risolve qualche problema reale della vita delle persone? Non voglio essere impertinente ma un militante, un cittadino si aspetta, a mio modo di vedere, che questo nostro nuovo partito che uscirà dal congresso sia in grado di fare proposte per rispondere al bisogno di giustizia sociale che c’è in Italia, di organizzare gli interessi delle persone che vuole sostenere, di guardare alla crescita complessiva del Paese, quindi di essere capace di far vivere queste proposte in una coalizione da organizzare in grado di vincere le elezioni e di governare il paese.Ora siamo all’opposizione e spero avremo il tempo e la voglia per fare questo lavoro.
 
- C’è la guerra civile delle correnti nel Pd, come fosse una grande Balena Bianca. Lei che riflessioni fa?
 
Vede io sto partecipando a questo congresso dopo che per qualche anno sono stato fuori dal PD e ho militato in un piccolo partito, Articolo Uno. Ho perso la dimestichezza con le correnti. Le correnti sono una opportunità se virtuose e portatrici di pensiero, un enorme massa di piombo sulle ali se sono soltanto luoghi di equilibri e contrappesi. Mi auguro che con questo congresso si possa far prevalere la prima delle possibilità che fin qui però ha ampiamente perso.
 
- Ha fatto le sue scelte? Con chi sta?
 
Nella prima risposta e anche nella seconda ci sono le ragioni della mia scelta in questo congresso. Sostengo Elly Schlein.
 
- Prova imbarazzo per l’ingresso nel partito di uno come Giarrusso, pasdaran dei grillini?
 
Mai niente di personale contro nessuno. Ma non penso che la cultura politica di cui Giarrusso si è fatto portatore fin qui sia compatibile con questa comunità fatta di donne e di uomini in carne e ossa che non meritano di essere disprezzati come ha fatto più volte Giarrusso.

- Perché Conte si è mangiato l’elettorato “sinistro” del Pd?

 Prima di Conte, con gli errori su Jobs act, buona scuola e altro, l’elettorato è stato eroso nel 2018 dai cinque stelle. Nel 2023 purtroppo molti di quei voti non sono rientrati al PD e neanche i cinque stelle ne hanno beneficiato. Sono diminuiti i votanti in generale con una astensione altissima e sono diminuiti i voti assoluti del PD e dei cinque stelle. In percentuale il PD ha addirittura guadagnato qualcosa il Partito di Conte ha subito un salasso passando dal 33% al 15%. Molto di quell’elettorato è rimasto a casa, serve lavorare per recuperarlo. Lo dobbiamo fare noi.


- Enrico Letta ha lasciato il Pd nelle sabbie mobili o ci sono altri responsabili?

Mi permetta di dissentire. Enrico Letta, prima che Lega, Forza Italia con l’aiuto dei cinque stelle facessero precipitare il paese a elezioni anticipate aveva aperto un cantiere per la costruzione di un nuovo soggetto politico attraverso la costituente. Subito dopo le elezioni, nonostante la sconfitta elettorale, ha rilanciato questo progetto e oggi siamo agli inizi del congresso del nuovo PD. Voglio ringraziare Letta di questo e mi auguro che come detto da tutti i candidati dopo le primarie questo processo di ricostruzione continui aprendoci ancora di più e provando a portare dentro tante realtà positive del nostro paese.


- Servirà solo il congresso per sanare i mali del Pd?

I congressi servono per eleggere i gruppi dirigenti in ragione di una proposta politica. Come ho detto prima servirà una fase più lunga per ricollegarci con un popolo che abbiamo disperso.

- Dica qualcosa di sinistra che scuota i militanti

Senza esagerare, mi accontenterei di lavorare al superamento del jobs act e del ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, di impedire lo smembramento del paese con l’autonomia differenziata evitando che le differenze tra nord e sud in materie, come salute e istruzione, si allarghino ancora di più a scapito dei più deboli. La pace. Basta guerre.

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