Che ruolo ha avuto il M5S nello stop a Iasevoli?
Una vicenda che sa dell’incredibile:prima viene da loro proposto e sostenuto a tutti i livelli e poi nella notte dopo la firma dell’accordo si ritira la lista con una dichiarazione dei responsabili regionali e provinciali tra le altre che non ci fosse stata la lista.In realtà chi c’era a Pomigliano in quelle ore sapeva che non solo la lista c’era ma che le difficolta’ interne al movimento, costituito da qualche mese con giovani rappresentanti alcuni dei quali provenienti da altre esperienze politiche o di appartenenza e con chi aveva l’ambizione a proporsi come candidato a sindaco ed era alla ricerca di sostegni.
- Dopo Pd, M5S anche cittadinanza attiva si ritira dalla corsa quando poco prima aveva trovato la quadra con Marco Iasevoli. Cosa è successo dopo?
E’ stato in ogni caso un accordo di coalizione difficile , senza Rinascita che aveva indicato un suo candidato e senza la lista civica Idea Pomigliano che aveva altrettanto candidato una sua persona.
La discussione non e’ riuscita mai a volare su nomi e piani di lavoro coinvolgenti e aggreganti che andassero oltre l’individualita’ e gli interessi specifici di lista e o di corrente se non addirittura di gruppi più o meno organizzati.
La coalizione sin dall’inizio ha parlato della necessita di costruire un campo largo ma con una chiara prospettiva di centro sinistra riformista e progressista. Alternativa al campo avverso dichiaratamente di centro destra sia pure con presenze socialiste e riformiste. Una coalizione capace di offrire una proposta ambientalista, solidaristica , attenta ai diritti delle persone senza distinzione di sesso, eta’ ed etnia . Collocando la città verso politiche non assistenziali , ne’ clientelari ma di sviluppo e di diritto al lavoro di qualità nella città più industriale del mezzogiorno e con una vocazione commerciale e artigianale.
Purtroppo a mio avviso , anche alla luce della partecipazione al tavolo della coalizione degli ultimi incontri , si vive una crisi della Politica profonda. Una crisi che che viene da lontano con l’assenza di un gruppo dirigente . Questo ha fatto si che in questa occasione prevalessero personalismi, veti incrociati e l'impossibilita’ a prendere una decisione politica fatta di responsabilità’ per il bene comune. Difatti pur in presenza di un accordo firmato dopo giorni di trattativa e che vedeva il giornalista Marco Iasevoli il candidato che aveva trovato maggiore consenso rispetto alle altre proposte si e’ lavorato in ogni modo per farlo saltare.
- Che ruolo ha avuto il M5S nello stop a Iasevoli?
Una vicenda che sa dell’incredibile:prima viene da loro proposto e sostenuto a tutti i livelli e poi nella notte dopo la firma dell’accordo si ritira la lista con una dichiarazione dei responsabili regionali e provinciali tra le altre che non ci fosse stata la lista.In realtà chi c’era a Pomigliano in quelle ore sapeva che non solo la lista c’era ma che le difficolta’ interne al movimento, costituito da qualche mese con giovani rappresentanti alcuni dei quali provenienti da altre esperienze politiche o di appartenenza e con chi aveva l’ambizione a proporsi come candidato a sindaco ed era alla ricerca di sostegni.
-Il Pd, il partito più strutturato storicamente, non si presenta. Come traduce questo fatto?
E’ grave la non presentazione dei 5 Stelle ma e’ gravissimo la non presenza del partito storico della sinistra. A Pomigliano anche nei momenti più di crisi esso ha sempre rappresentato un voto di opinione importante per la citta’.
E’ un grave danno alla democrazia . E’ il frutto della debacle di questi mesi. Il Pd in realtà pur presente in giunta ed in amministrazione non e’ stato un partito presente sul territorio. Il fatto stesso che il segretario del circolo fosse vicesindaco con delega pesante al bilancio e alla programmazione ha fatto si che esso fosse identificato con l’amministrazione.
Cadendo l’amministrazione tra l’altro proprio per mano del segretario , tutto e’ imploso . Sentimenti di frustrazione, sbandamento sono prevalsi , a maggior ragione per il fatto che l’ex segretario del Pd e alcuni consiglieri e assessori sono traslati nel centro destra. Lo stesso facilitatore indicato da Napoli in queste settimane non era molto facilitato visto anche l’assenza fino a qualche giorno fa della segreteria provinciale e quella regionale. Eletti e nominati in questi giorni. Il segretario provinciale ed il commissario regionale. In ogni caso credo che lo stesso PD porta una grande responsabilità con tutte le giustificazioni per “l’opera” compiuta dal Riccio.
- Le sembra che il rito delle elezioni, la festa della democrazia, senza sinistra sia una democrazia mutilata?
Sicuramente, ma non e’ solo l’assenza grave del PD, dei 5S , pare in queste ore per altre ragioni anche dei Verdi, o di quelle civiche come la nostra deluse , ma e’ grave anche il calderone intorno al candidato Russo. (che adesso fare una volata e credo si potrà divertire poco a modo suo ).
Mi spiego meglio: non e’ credibile una coalizione che tenga dentro tutti Fratelli d’Italia, Lega, forze moderate che si richiamano all’UDC presente nel governo Meloni, Forza Italia. Sarebbe stato meglio e fatta chiarezza , per la democrazia avere liste chiaramente di destra nel loro campo.
Cosi’ come liste nate ad hoc , spinte da sindaci dei comuni limitrofi o da imprenditori. Mi chiedo quali valori e spirito di servizio spinge questi soggetti per le elezioni di Pomigliano?
- Lei parla di forze oscure che volevano mettere le mani sulla città. A chi si riferisce?
Pomigliano da sempre e’ stata una città della legalita’ anche grazie all’impegno del passato del Sindaco Lello Russo, delle forze politiche democratiche e di una classe operaia come si diceva una volta, delle organizzazioni sindacali, di cittadini democratici vigili, di commercianti organizzati in associazioni antiracket. Ma le attenzioni su questa citta’ anche alla luce dei Piani del PNRR sono altissime. Diversi i segnali che arrivano. Ci sono rapporti del Ministero degli Interni molto chiaro al riguardo.
- Questi accadimenti fanno dedurre che c’è una profonda crisi della politica?
La crisi della Politica e’ da tempo un fenomeno nazionale , basta pensare al fortissimo astensionismo nelle ultime elezioni e con cio’ si e’ regalato il Paese alle destre. A Pomigliano questo fenomeno si mescola con fatti “paesani”. La politica purtroppo e’ da decenni legati agli stessi personaggi. Non e’ tanto l’eta’ nel caso di Lello Russo che pure e’ un fatto . 84 anni sono 84 , quanto piuttosto e’ quello che ,in precedenti occasioni ho detto , Lello Russo in primis doveva essere il padre nobile di un nuovo corso che vedeva una figura nuova emergere ma soprattutto non tanti portatori di voti quanto una nuova classe dirigente. Eppure vedo tante energie positive che devono essere valorizzate e soprattutto devono farsi avanti senza timori.
- Virerete i vostri consensi sull’unico candidato di sinistra, Vito Fiacco di Rinascita?
Noi per le ragioni che abbiamo spiegato non ci saremo. Molti nostri candidati giovani continueranno il loro impegno sociale di sempre ma questa volta vogliono valorizzare questa esperienza comune tra varie associazioni ed essere più presente sulla attività delle istituzioni. Non diamo indicazioni di voti. Piu che Rinascita che e’diventato da lista civica a formazione politica ben strutturata penso che sia più affine Marco Iasevoli che comunque si e’ candidato a -Sindaco con la lista PER .Quest’ultima una esperienza associativa più simile a molte delle nostre attività . Ma vedremo nelle prossime settimane anche dai programmi che si conosceranno.
- L’esito del voto è scontato?
Mi pare proprio di si. Per questo fatto sara’ anche meno divertente per lo stesso Russo. Non ci sara’ molto contraddittorio per carenza di candidati. Il tema sara’ quanto si riuscira’ ad intercettare delle emozioni, bisogni e sogni dei giovani pomiglianesi, delle donne e dei meno giovani? E soprattutto quanto Lello Russo per la settima volta sindaco con qualche anno in più ( anche se sta vivendo secondo quanto dichiara una seconda giovinezza,) riuscira’ a garantire in citta’ il confronto democratico strutturato con la società’ civile come da esperienze europee e di citta’ democratiche? Come si strutturerà per traguardare la città al 2030 in chiave Green, città sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economica? E soprattutto come garantira’ trasparenza e legalità. Anche se le sue 11 liste sono un bel pout purri spero e mi auguro che lui possa rassicurare la città sui valori etici morali e civili.
Testata Giornalistica con iscrizione registro stampa n. cronol. 1591/2022 del 24/05/2022 RG n. 888/2022 Tribunale di Nola