- Sindaco Antonio Sabino, quali sono stati i suoi impegni contro la criminalità a Quarto?
L’impegno contro la criminalità organizzata è stato serrato e sinergico. In questi anni di mandato abbiamo collaborato con le forze dell’ordine affinché sul territorio vi fossero sempre più controlli. È stato fatto un grande lavoro con i Carabinieri e con la Polizia Locale ed abbiamo iniziato un lavoro importante anche per quanto concerne l’istallazione di videocamere di sorveglianza. Un risultato eccezionale lo abbiamo raggiunto portando all’attivo 70 beni Confiscati di cui alcuni già affidati alle associazioni per lo svolgimento di attività di carattere sociale e culturale. Prima tra tutti Villa Mehari che vede tra i partner anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Mi sento profondamente orgoglioso come primo cittadino di aver avuto il supporto dalla Magistratura e dalla Prefettura tale da mettere in condizioni l’Ente di poter svolgere il proprio lavoro nel massimo delle proprie potenzialità anche attraverso messa a punto di una strategia complessiva di contrasto, sul piano della prevenzione, alla criminalità organizzata.
- Come si combatte il crimine?
Il crimine si combatte con la cultura. Partire dai ragazzi, dalle scuole, dal dare i mezzi ai giovani per riuscire autonomamente a scindere il bene dal male. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni dove i ragazzi si trovano a vivere delle condizioni familiari in contrasto con quanto appena asserito, ed è proprio lì che dobbiamo pressare, con il supporto di figure specifiche, porre in essere più momenti di confronto per giocare d’anticipo.
- Il crimine è una fenomenologia popolare?
Il crimine è un fenomeno che nasce da molteplici aspetti, sia di carattere sociale che economico e non mi sento di ridurla ad un’unica definizione. Società e precarietà economica svolgono un ruolo predominante.
- Quali sono stati i benefici economici del suo impegno civile?
Del mio impegno civile ne sta beneficiando la città che ad oggi vive un momento di rinascita sia per quanto riguarda il restyling di alcune zone e quindi in termini di decoro urbano, sia in termini di attrattive grazie ad una serie di eventi posti in essere sul territorio quartese. Questi fattori sono sicuramente un volano verso una maggiore affluenza di persone ed un maggiore afflusso economico per il paese. È un percorso sempre in crescita e questo ci fa auspicare ad un futuro in cui Quarto potrà divenire un luogo ambito per nuovi investimenti. Un peso notevole lo hanno gli stessi beni confiscati nel generare economia sociale da riversare sulla città.
- Quarto fu attenzionata anche all’epoca del sindaco Rosa Capuozzo, ma non emerse niente, solo beghe politiche
d’interesse nazionale. La cultura del sospetto in politica è una moda?
Le beghe politiche ci sono sempre state e ci saranno ancora. Non è mia volontà esaminare ciò che esula dal mio operato, il punto focale è il bene della città. Guardiamo Quarto oggi è quello che potrà essere domani.
- Con quali requisiti si ripresenta agli elettori di Quarto
Onestà, trasparenza e intraprendenza, rettitudine. Una buona amministrazione lavora per l’interesse dei cittadini. Non è sempre facile, ma abbiamo le competenze per portare a termine tutto ciò che abbiamo iniziato, non ci tireremo indietro.
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