Pasquale Sanseverino l'alletta la proposta di Felice Iossa di una vasta coalizione e di un fronte unico Lello Russo e Eduardo Riccio assieme?
Ho letto quello che dice Felice e sono d'accordo al 99 % su quello che dice. Solo un'osservazione: mi pare intenda costruire una conventio ad excludendum con il centrodestra e siccome Pomigliano deve uscire fuori da un momento molto delicato e di vuoto assoluto della politica, io più che immaginare una nuova città con questo o quel partito, mi auguro che le migliori energie di ogni schieramento possano stare insieme ma che siano persone competenti e di acclarato valore, superando gli steccati ideologici. Per il resto glisso.
Pasquale Sanseverino come ha vissuto l’epilogo disastroso del Laboratorio di cui la sua compagine faceva parte?
Il progetto del Laboratorio era destinato a fallire sin dai suoi albori, all'indomano dell'insedimaneto di De Mastro, per'altro pìù volta lo avevo annunciato, ma era una cosa assolutamente prevedibile
- La caduta di Del Mastro a chi ha giovato i più dei concorrenti a sostituirlo?
Non è questione di concorrenti a sostituirlo, dobbiamo rovesciare l'impostazione, non è che se ne va Del Mastro e c'è un favorito. Il problema è che la città dovrebbe giovarsi di questa caduta di Del Mastro. E' stato un passaggio a vuoto, era fisiologico dopo 10 anni di precedente amministrazione in cui si è fatto bene tranne negli ultimi anni. Tale passaggio è capitato a Del Mastro ma sarebbe capitato a chiunque
- Eduardo Riccio ha generato la crisi: ha sbagliato metodo?
Devo riconoscere ad Eduardo molto coraggio perchè non si poteva andare più avanti così. Per quanto riguarda il metodo, non c'è dubbio che il consiglio comunale sia la massima assise dove discutere della città, ma dobbiamo essere concreti: 1) avrei voluto vedere negli occhi i 13 a sfiduciare Del Mastro e 2) se si fosse oltrepassati il 24 febbraio, la città avrebbe pagato lo scotto di un commissariamento di un anno e mezzo e questo avrebbe portato ad ulteriore immobilismo che la città non si può permettere
- Questo paese è orfano di un centro-destra che possa partecipare all’alternanza democratica. Ha mai pensato di costruirlo, lei che ha radici liberali?
Io non credo che sia orfano di un centrodestra, c'è una storia e una cultura di centrodestra in questa città, il centrodestra ha amministrato anche bene negli ultimi 10 anni, ci sono esperienze in questo centrodestra che non possono essere messe da parte
- Quali saranno i temi della campagna elettorale?
Io creedo che intanto bisognerà recuperare il tempo perduto in questi anni, quindi bisognerà restituire immediamente alla città dignità e decoro urbano e vivibilità. Fondamentale sarà il tema dell'ambiente e della sicurezza, dopodichè chiaramente bisognerà mettere ai temi programmatici e quindi ai fondi del PNNR per rilanciare in maniera strutturale la città
- Come può svoltare questo paese in termini di classe dirigente se circolano sempre gli stessi nomi?
Questo non è un problema solo di Pomigliano, è un'anomalia italiana perchè non esistono più le scuole di partito, non esistono partiti nè sede. Quelle che vediamo sono aggregazioni di cartelli elettorali, di persone che ha qualche interesse col potente di turno. Bisognerebbe investire sui giovani, tornare a farli appassionare di politica, puntare su di loro
- Questa volta si candiderà?
Il mio destino personale è secondario al destino di questa città
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