Allora, potremmo fare un parallelo tra Ercole Cantone e Lello Russo, entrambi sindaci probi e onesti?
Sicuramente! E questo i cittadini di Pomigliano lo sanno bene. Ed è per questo che Egli è stato riconfermato tante volte nel suo mandato e, probabilmente, lo sarà di nuovo, a discapito degli “improvvisati”, che vogliono far passare per “nuovo” ciò che è soltanto imperizia e improvvisazione.
Oggi come ieri, tranne nel caso di qualche infelice episodio di svista colossale, come accaduto ultimamente, quando è stato votato ingenuamente e in buona fede il famoso “laboratorio” cinque stelle-pd, che prometteva di tutto e di più e che invece ha poi fatto la meritata fine che tutti sappiamo, il popolo di Pomigliano tende a dare la propria fiducia a sindaci capaci, integerrimi e saggi, che di politica, quella vera, quella con la P maiuscola, hanno esperienza e che rappresentano, per il cittadino che li vota, la sicurezza che la città sarà governata con capacità, onestà, equilibrio, misura, giustizia, rispetto, umiltà, umanità, riservatezza.
Uno dei sindaci del passato, che ha avuto tali qualità e le ha espresse nei propri mandati, è stato senz’altro Ercole Cantone. Egli, già avvezzo al fare della politica, in quanto prima di lui il padre Antonino era stato sindaco di Pomigliano, fu Consigliere Provinciale e, per circa venti anni una prima volta e per altri cinque anni una seconda, fu Sindaco onesto e avveduto. Era cresciuto in una famiglia agiata e medio borghese e, pur essendo avvocato, alla professione preferì sempre la amministrazione della propria città.
Ercole Cantone, infatti, con la sua corretta gestione e grazie anche all’interessamento del professore Enrico De Nicola, futuro Primo Presidente della Repubblica Italiana, di cui godeva la stima e che era, al tempo, Presidente della Camera dei Deputati, riuscì a realizzare numerose opere pubbliche, fra cui la prima rete elettrica cittadina; la prima rete fognaria; il lastricamento di numerose strade della Città; e, nel 1918, la realizzazione della prima Scuola Normale Statale Carlotta Imbriani Poerio. Convinto anti fascista Ercole Cantone, dal popolo, era affettuosamente chiamato: “Don Ercolino”.
Il 3 novembre del 2018, per volere dell’allora Sindaco dottor Raffaele Russo, nell’ambito di una serie di manifestazioni di più ampio respiro, incentrate sulle illustri personalità locali, è stata inaugurata una lapide commemorativa in suo onore, nel settantenario della sua morte, nella quale, tra le altre cose vi è scritto: ERCOLE CANTONE SINDACO DI POMIGLIANO DEDICO' TUTTA LA SUA VITA ALL’IDEALE LIBERALE E ALL’AMORE DEL POPOLO.
E non è un caso che è stato proprio l’ex sindaco Lello Russo a volere questo riconoscimento per una persona, un amministratore della cosa pubblica, nel quale Egli, evidentemente, si rispecchia; potremmo anche dire che Lello Russo, durante i suoi mandati, come Ercole Cantone, ha operato solo per il bene della città, della quale conosce le esigenze e le necessità.
Allora, potremmo fare un parallelo tra Ercole Cantone e Lello Russo, entrambi sindaci probi e onesti?
Sicuramente! E questo i cittadini di Pomigliano lo sanno bene. Ed è per questo che Egli è stato riconfermato tante volte nel suo mandato e, probabilmente, lo sarà di nuovo, a discapito degli “improvvisati”, che vogliono far passare per “nuovo” ciò che è soltanto imperizia e improvvisazione.
di Vera Dugo Iasevoli
Testata Giornalistica con iscrizione registro stampa n. cronol. 1591/2022 del 24/05/2022 RG n. 888/2022 Tribunale di Nola