Il Papa esalta la donna: parla tre linguaggi, quello della mente, del cuore e delle mani. Si ritrova in queste parole?
Parlandone in linea generale, sì, le donne portano con sé un potenziale che per secoli è stato inespresso e ridimensionato in una società dominata dagli uomini.
Liberare questo potenziale significa far progredire la società e creare un beneficio per l'intera comunità.
Le donne hanno un’empatia maggiore rispetto agli uomini?
Non amo parlare delle donne e degli uomini come di blocchi omogenei e indistinti. Esistono donne e uomini empatici e donne e uomini non empatici. La parità di genere passa anche dal superamento degli stereotipi.
Vale anche in politica?
Anche in politica ci sono donne e uomini preparati e pronti ad agire per il bene comune e donne e uomini spinti maggiormente da interessi personali. Non è il genere a definire la qualità, ma è importante non ostacolare le donne che portano valore nell'accesso ai posti di potere.
I due maggiori partiti italiani sono guidati da due donne. Cosa le differenzia sul piano umano?
Elly Schlein e Giorgia Meloni sono riuscite a farsi strada in due partiti storicamente maschilisti. Il Movimento 5 Stelle invece è fin dalla sua nascita una forza politica che fa della parità di genere un punto fermo.
Le tante differenze tra Schlein e Meloni sul piano umano e la diversa sensibilità verso i temi sociali sono la conferma dell'impossibilità di parlare delle donne come di un blocco indistinto.
Anche in magistratura si fanno largo le toghe rosa. Il presidente della Corte di Cassazione è una donna dopo decenni di uomini.
La nomina di Margherita Cassano al vertice della corte di Cassazione rappresenta un altro soffitto di cristallo infranto.
È la prima volta che accade nella storia della magistratura italiana, sebbene le donne ormai rappresentino più della metà dei giudici italiani.
Eppure c’è un rapporto Istat che dice che le donne fanno ancora fatica ad entrare nel mondo del lavoro.
Certo, le donne, pur laureandosi di più e con voti più alti degli uomini, sono le più penalizzate nel mercato del lavoro, non solo in fase di ingresso, ma anche nel corso della carriera e al termine, al momento della pensione.
Questi limiti all'indipendenza economica rientrano anche tra le cause della violenza maschile sulle donne.
Cos’altro dobbiamo aspettarci di qui a vent’anni nella composizione delle prossime classi dirigenti?
Dobbiamo lavorare perché sempre più soffitti di cristallo siano infranti e siano rimossi gli ostacoli che tutt'oggi impediscono alle donne di entrare a far parte delle classi dirigenti.
Le leadership femministe sono importanti perché aprono un varco per tutte le altre donne che seguiranno.
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