"Accogliamo con favore l’obiettivo di riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale attraverso una piena utilizzazione dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria, tra i quali quelli resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi. Tale obiettivo era già previsto nella versione della precedente legge delega approvata dalla Camera a giugno dell’anno scorso ed è stato opportunamente riproposto nell’attuale legge delega. "
La legge delega di riforma fiscale è stata da poco approvata in Consiglio dei Ministri ed è possibile fare delle prime valutazioni di massima, per quanto occorrerà ovviamente attendere l’iter parlamentare e poi i vari decreti legislativi.
Sicuramente è da valutare con favore l’impianto complessivo che delinea i punti chiave della tanto attesa riforma fiscale con un livello di dettaglio molto maggiore rispetto alla precedente legge delega.
È da apprezzare l’obiettivo di valorizzare lo Statuto dei diritti del contribuente quale legge generale tributaria, così come l’obiettivo, nello specifico, di rafforzare l’obbligo di motivazione degli atti impositivi e di valorizzare il principio del legittimo affidamento del contribuente e di certezza del diritto.
Da tempo evidenziamo come lo statuto dei diritti dei contribuenti sia una norma costantemente disattesa.
Accogliamo con favore l’obiettivo di riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale attraverso una piena utilizzazione dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria, tra i quali quelli resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi. Tale obiettivo era già previsto nella versione della precedente legge delega approvata dalla Camera a giugno dell’anno scorso ed è stato opportunamente riproposto nell’attuale legge delega.
La maggior parte di questi dati sono trasmessi dai commercialisti, spesso anche in maniera ridondante, per cui sicuramente chiediamo che siano utilizzati in maniera efficiente e che sia rispettato il divieto dell’Amministrazione finanziaria di richiedere documenti già in suo possesso.
Valutiamo positivamente anche alcuni dei principi e criteri direttivi per la revisione dell’Irpef, quale la graduale riduzione dell’imposta e la revisione delle innumerevoli deduzioni e detrazioni del nostro sistema, continuando comunque a tutelare interessi ritenuti particolarmente meritevoli, quali quelli connessi alla composizione del nucleo familiare, al bene casa, alla salute, all’istruzione, alla previdenza complementare e alle spese relative alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico.
In che termini questa riduzione potrà nel tempo effettivamente portare ad un sistema con un’unica aliquota, come previsto dalla legge delega, è ovviamente da vedere, non tanto per la necessità di rispettare il principio di progressività, che come sappiamo può essere raggiunto anche con un sistema di deduzioni dalla base imponibile, ma soprattutto per la necessità di dover contemperare le esigenze di gettito dello Stato con la determinazione di un’aliquota unica che non vada a penalizzare i redditi meno elevati.
Evidenziamo al tempo stesso la necessità di rafforzare le misure a sostegno dei giovani e in generale dell’avvio di attività imprenditoriali e di lavoro autonomo, prevedendo al tempo stesso agevolazioni fiscali in grado di favorire i processi di aggregazione tra professionisti.
Sicuramente positivo è comunque il riferimento presente in diverse parti della legge delega alla possibilità di costituzione di appositi tavoli tecnici con le associazioni di categoria e di professionisti.
Auspichiamo che ci sia un confronto costruttivo nell’interesse del Paese con chi quotidianamente affronta le problematiche dell’attuale sistema fiscale, per raggiungere una reale semplificazione del sistema ed una riduzione della tassazione.
Claudio Turi
Presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli
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