Visite
VISITE

Lavinia Mennuni (FdI): "Denatalità salvata con l'immigrazione? Respingo l'idea"

Felice Massimo De Falco • 24 marzo 2023

Non condivido il pensiero di chi ritenga di sostituire le nostre culle vuote aprendo ad una immigrazione incontrollata, per sostituire con immigrati gli italiani che mancano.
Noi dobbiamo restituire fiducia al nostro popolo, invertire il declino, anche demografico, restituire la speranza

- Senatrice è crisi natalità in Italia, l’anno scorso sono nati soli 400 mila bambini. Ció cosa comporta?


L'inverno demografico comporta il declino irreversibile di un nazione. Le culle vuote rallentano le possibilità di crescita economica, ma rappresentano anche minori opportunità, un arretramento generale, una minore vivacità in tutti gli ambiti che contraddistinguono la vita di un popolo e di una nazione.

- Perché non si fanno più figli?


Principalmente per ragioni economiche. Fare un figlio e' per tantissimi italiani un lusso che non possono permettersi. Non aiutano la precarieta del lavoro, la carenza di incentivi per la natalità, di agevolazioni per le famiglie, di politiche per la casa a favore delle giovani coppie. Bisogna intervenire con decisione in questo ambito.
Altre nazioni europee come la Francia e l'Ungheria hanno adottato politiche serie e sostanziali a sostegno della maternità e della famiglia e il risultato in termini di numero di figli per donna con tassi nettamente migliori di quelli italiani, evidenzia come tali misure siano efficaci. Stiamo attraversando una crisi demografica molto grave e per questo è doveroso porre l’obiettivo del sostegno alla natalità e la famiglia quale priorità di tutte le agende istituzionali.

- È cambiata anche l’attitudine della donna, che si vede prima professionista e poi madre. C’entra anche la crisi sanitaria che c’è stata?


Parzialmente. Subiamo da tempo un influsso culturale che privilegia la realizzazione delle donna come lavoratrice piuttosto che come madre.
Con il risultato che molte donne si affrettano a provare ad avere un figlio quando è ormai tardi, quindi spesso non arriva e se arriva rimane figlio unico.
 Su questo tema ritengo che si debba fare ogni sforzo per aiutare le donne a conciliare la.propria aspirazione professionale con quella altrettanto importante di essere madre.


- Al Sud permane lievemente l’idea di genitorialità ma il problema principale resta la precarietà del lavoro.


 Se non si ha un lavoro stabile, certamente e' più complicato mettere su famiglia e progettare di allietarla con la nascita di figli. 

- Si dice che verremo soppiantati dai migranti di questo passo sia in termini di figli che di lavoro. Che ne pensa?


Non e' un mistero che gli immigrati abbiano un tasso di natalità più alto dei popoli europei. In molte citta' del nord Europa la popolazione immigrata ha raggiunto o superato quella che l'aveva accolta. Questo produce inevitabilmente un mutamento dell'identità culturale, religiosa, sociale. Con ricadute che considero negative anche per il mordo del lavoro. L’immigrazione va affrontata con lungimiranza, gestita, non subita come fatto fino ad ora dai precedenti governi italiani

.

 - Come Fdi cosa proponete?


 Il Governo Meloni ha gia' dato attuazione a primi importanti provvedimenti nella sua prima manovra finanziaria. Abbiamo l'ambizione di varare in questa legislatura interventi che siano provvedimenti di impatto, si tratta difatti di un insieme di misure che sostengono la famiglia sia nella fase costitutiva, che nella fase di accoglienza della vita e poi di educazione e mantenimento dei figli, con attenzione posta anche alle famiglie con figli disabili. Ritengo che, soprattutto nel difficile periodo che stiamo attraversando di crisi, siano tutte misure rilevanti.

- Ci salveranno gli immigrati?


Non condivido il pensiero di chi ritenga di sostituire le nostre culle vuote aprendo ad una immigrazione incontrollata, per sostituire con immigrati gli italiani che mancano.
Noi dobbiamo restituire fiducia al nostro popolo, invertire il declino, anche demografico, restituire la speranza.
Fermare, ad esempio la fuga dei nostri giovani che abbandonano l’Italia proprio perché non hanno prospettive. Possiamo accogliere un flusso di immigrati regolari e contingentato secondo le esigenze del nostro sistema produttivo. Ma non subire una immigrazione irregolare e incontrollata , destinata a provocare alla lunga gravi mutamenti alla nostra identità culturale, religiosa, sociale. E ad impattare negativamente anche sul mondo del lavoro, abbassando retribuzioni e tutele sociali. Abbiamo un immenso quanto urgente lavoro da svolgere. Intendo dare il massimo contributo per promuovere la crescita del popolo italiano.

Share

Tutti gli articoli

21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Autore: Marianna Marra 12 febbraio 2025
"Succede che quando inizi a frequentare un mondo, diverso da quello che hai vissuto fino a quel momento, non capisci più dove stia la verità. Letteralmente".
shrek, shrek the musical, graziano galatone,
Autore: Marianna Marra 17 gennaio 2025
shrek, shrekthemusical, fiona, ciuchino, graziano galatone, musical, notredame de paris, frollo, febo, esmeralda, quasimodo, cocciante, i promessi sposi, renzo e lucia.
Autore: Anna Poerio 10 gennaio 2025
La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” è stata liberamente ispirata alla vita del grande poeta, tuttavia, sarebbe stato opportuno non trascurare alcuni elementi che avrebbero potuto arricchirla. Nel film vediamo Poerio proferire solo poche parole; le uniche di rilievo sono quelle con cui prende le difese del Leopardi, offeso dal Tommaseo, definendolo giustamente il più grande poeta del tempo. Nelle poche scene in cui appare il poeta napoletano, egli è sempre silente, sembra quasi un personaggio ininfluente, cosa che non gli rende giustizia, in quanto a Firenze il Poerio era preso molto in considerazione e godeva di notevole rispetto e ammirazione.
Autore: Felice Massimo De Falco 31 dicembre 2024
Micaeala Ottomano: "S ono percepita come un’aliena e devo riconoscere che trovo molto più osteggiante il comportamento dei colleghi uomini rispetto a quello delle donne, con le quali la competizione e’ molto più sana. La maggior parte degli uomini in Italia non ama la donna in carriera, poiché rappresenta un problema, l’uomo vuole competere con un uomo e non con una donna che spesso percepisce, inconsciamente, come una minaccia al suo ego. Il nostro Paese è più che impregnato di patriarcato, da Sud a Nord è sempre più frequente che sia l’uomo a decidere le regole in società. Basti pensare alle piccole questioni giornaliere, se hai un uomo accanto tutti ti mostrano maggior rispetto, farsi valere da sole per noi donne e’ difficilissimo. Ora con Giorgia Meloni premier la situazione e’ in miglioramento ma sono molti, troppi i suoi detrattori; ovvero quelli che non vogliono riconoscere le sue straordinarie capacità solo perché è donna: una stortura del nostro tempo".
Autore: Mario Sorrentino 24 dicembre 2024
Nelle mani di Dickens, il Natale torna ad essere un tempo per riunirsi con la famiglia, celebrare lo spirito di generosità e festeggiare allegramente.Soprattutto, il periodo natalizio è un’opportunità per sintonizzarsi su una frequenza più alta e per prestare le nostre voci al ritornello che canta uno dei brani più antichi e migliori di tutti: la canzone del potere redentore dell’amore. E oltre al fuoco acceso di un focolare, è soprattutto al calore che abbiamo dentro che penso. Un calore che si alimenta con le cose semplici, essenziali, autentiche. Un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. Quelle che fanno emergere il nostro lato migliore. Le cose che ci fanno volere più bene a noi stessi, da Seneca,”si vis amari ama”. Penso agli occhi di chi ci guarda con amore, di chi ci incoraggia sempre, di chi alzando un calice, cercando il nostro bicchiere, brinda ancora alla vita.
Autore: Felice Massimo De Falco 24 dicembre 2024
In un’intervista approfondita al Prof. Andrea Spiri, storico e docente alla facoltà di Scienze politiche alla LUISS di Roma, sono emerse riflessioni significative sul legame culturale tra il Partito Socialista Italiano (Psi) e la destra italiana, con particolare attenzione alla figura di Bettino Craxi e alle sue eredità nel contesto politico attuale, rappresentato da Giorgia Meloni. Per Spiri, oggi, il riformismo di Giorgia Meloni presenta alcune affinità con il pensiero di Craxi. Entrambi condividono l’idea di un riformismo che risponde a una realtà in evoluzione, ponendo l’accento sull’autonomia e sul primato della politica.
intervista a Sabrina Musco di Marianna Marra
Autore: Marianna Marra 11 dicembre 2024
Nella seconda parte dell'intervista a Sabrina Musco si parla di Arkane, Fika, disabilità, strutture turistiche di ricezione, sharenting, decorazioni natalizie, viaggi, albero di natale, content creator, travel writer, cotswolds, inghilterra, blogger, fashion, moda, styling, marianna marra, strutto & parrucco, rubrica, emozioni, makeup, cucina, costume, gioielli, svezia, lapponia, natale, aurora boreale, telese terme, napoli, milano, blogging.
Autore: Marianna Marra 3 dicembre 2024
Sabrina Musco: “I numeri sono importanti e molto per il tipo di lavoro che faccio perché ciò che un’azienda ‘acquista’ durante una sponsorizzazione è il legame che si ha con le persone che si seguono. Grandissimi numeri non vuol dire per forza ottimi risultati, ma è normale che i numeri siano anche di influenza per un’azienda che ti sceglie (oppure no) credo che l’aspetto fondamentale sia non guardare ‘solo’ ai numeri”.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 dicembre 2024
In un’epoca caratterizzata da rapidità e oblio, emerge una domanda cruciale: stiamo davvero costruendo una società che non lascerà tracce nel futuro? Questa riflessione proviene da un’analisi profonda della nostra cultura contemporanea, che “sembra abbandonare le proprie eredità, sia culturali che storiche”. É il tema a cui risponde Marcello Veneziani, scrittore e filosofo, nel suo nuovo libro “Senza eredi, Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un'epoca che li cancella”, edito da Marsilio.
Altri post
Share by: