Il sociologo Luca Ricolfi in un suo intervento ha spiegato che la novità, molto interessante, delle ultime elezioni è che per la prima volta nella storia della Repubblica abbiamo una formazione di sinistra o che comunque si percepisce come sinistra - si può discutere se lo è veramente oppure no - cioè i 5 Stelle, che si posizionano a Sinistra della Sinistra. Si tratterebbe, a suo avviso, dell'unica forza politica insieme alla destra che si è fatto carico delle necessità del ceto meno abbiente.
E' da molto tempo che la sinistra storica ha tralasciato le necessità e bisogni materiali dei suoi elettori dando sempre più maggior peso ai diritti civili, innescando pseudo discussioni e "riflessioni profonde" più di carattere culturale e ideologico che pratico. Ha continuato a difendere i diritti degli occupati a discapito delle politiche attive per il lavoro relegando alla storia e alla cultura la "prassi Marxiana".
Il concetto di "prassi", usando il metodo di analisi sociale di Marx, è l'agire individuale e sociale ed è al centro di tutta la dinamica sociale e del suo modo di affrontare i problemi. è ogni forma di attività umana, teorica o pratica; è un'attività produttiva concreta che modifica l'oggetto del suo stesso produrre.
Analizzando la situazione attuale in cui versa il partito democratico, sembra che l'oggetto in discussione sia più di carattere autoreferenziale: essenzialmente si sta basando su se' stesso e sui propri desideri, non curandosi dei rapporti con altre realtà.
Un'altra categoria sociologica della teoria marxiana è rappresentata dal "sottoproletariato": il termine sorge per definire la classe sociale economicamente più debole caratterizzato da estrema miseria e ignoranza, che si colloca al di sotto dei salari più poveri rispetto al proletariato , che, invece, può fare affidamento sul reddito.
Sicuramente la globalizzazione ha fatto scomparire dall'analisi sociologica le "classi sociali", ma sacche di povertà e degrado persistono ancora nelle società contemporanee, mentre il "capitale e la finanza" hanno arricchito sempre più i detentori dei "mezzi di produzione".
Certamente lo sviluppo informatico, la tecnologia e la scienza hanno cambiato il modo di pensare e di agire ma lo sviluppo culturale e l'istruzione non ha raggiunto tutti gli strati della popolazione.
Tralasciando l'analisi sul fallimento della globalizzazione e analizzando le politiche della sinistra, ci si rende conto che il fallimento elettorale, in parte, è dovuto proprio all'atteggiamento del "sottoproletariato" che ha sottoscritto il populismo dei 5 Stelle ricevendo in cambio l'assistenza necessaria alla sussistenza.
Il partito democratico continua a litigare per il segretario e dalle voci alla ribalta ancora si ascoltano slogan "radical chic" che riflettono il sinistrismo di maniera di certi ambienti culturali d'èlite, che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali.
Mentre l'inflazione impoverisce sempre più gli strati più deboli della società, e la guerra in Ucraina diffonde paura e insicurezza a costoro consiglio di rivisitare l'analisi Marxiana.
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