Visite
VISITE

Felice Iossa: "Per il bene di Pomigliano serve un fronte unico Lello Russo ed Eduardo Riccio"

Felice Massimo De Falco • 4 marzo 2023

Felice Iossa: "Per il bene di Pomigliano serve un fronte unico Lello Russo ed Eduardo Riccio"

Felice Iossa, Il Laboratorio è caduto rovinosamente a testimonianza che il progetto era debole alla base. E ora che succede?


Il progetto era debolissimo, si capiva che prima o dopo sarebbe fallito e sarebbe andato incontro ad una sconfitta politica enorme. Non si può calare dall’alto nessun candidato a sindaco. Del resto la stessa coalizione di Lello Russo aveva vinto ma ha perso sul candidato sindaco per una serie di circostanze. Adesso a Pomigliano, dopo questa sconfitta del Pd e dei 5 Stelle, la situazione è rovente. La crisi fatta da Eduardo Riccio senza passare per il suo partito e senza un dibattito in consiglio comunale, è sembrata più una fuga che una crisi, che pure andava fatta perché le cose non andavano bene. E’ sotto gli occhi di tutti che cos’era diventata Pomigliano. Dunque, non è in discussione la crisi ma il metodo. Poi ci sono manifesti, dichiarazioni del capo dei vigili, lettere alla Procura della Repubblica: tutto questo rendono l’aria della città irrespirabile. Sembra una guerra fredda tra fazioni e la situazione è molto complicata.

Oggi è il tempo delle liste, delle alleanze e della scelta del candidato a sindaco. Lei si è fatto promotore delle primarie

Già due anni e mezzo fa io avevo la strada maestra che era quella delle primarie, ma nessuno le vuole, ma è il modo più intelligente per rendere partecipe la città, il cittadino diviene protagonista di una scelta, anche perché non c’è più politica a Pomigliano. Allora dobbiamo creare una grande coalizione per dare stabilità all’azione amministrativa, riparare i guasti che sono stati fatti e proiettare Pomigliano in una nuova visione recuperando innanzitutto il rapporto con le fabbriche. Una volta fatto il contenitore, un’alleanza vasta, dobbiamo premiare le migliori energie e scegliere il candidato sindaco che non è assolutamente facile.


Lei ha sussurrato il nome di Lello Russo quale riserva di Stato


Si, lui deve diventare in questa fase un costruttore politico di pace, non l’uomo che divide. Lui è protagonista della vita politica di Pomigliano, ha fatto il sindaco per oltre 25 anni e con l’esperienza che ha, è un uomo indispensabile per ricostruire un tessuto democratico all’altezza della città. Ma lui il sindaco non vuole farlo. Se non si trova un modo di stare assieme, sarà la città che arriverà a lui. Non sarà semplice, tutti devono essere disponibili a fare un passo indietro nell’interesse della città.


Ma secondo lei gli altri aspiranti alla carica sono disposti a mettersi di lato?


Devono farlo nell’interesse della città. Il cittadino non è affatto stupido, guarda con attenzione quello che sta accadendo, vuole capire, e quindi bisogna essere trasparenti al massimo, dire a verità, tutti devono essere consapevoli che è venuto il momento di fare l’interesse della città, diradare questa nuvola su Pomigliano di speculazione edilizia, di affari camorristici. Pomigliano è una città virtuosa, fatta di gente che lavora con onestà, è stata sempre un esempio per tutta la Regione Campania. Nelle fondamenta di questa città c’è il sangue dei lavoratori, ci sono le lotte operaie che nessuno può calpestare e perciò dobbiamo ripristinare la dignità e il decoro di Pomigliano

Chi sarà il prossimo sindaco di Pomigliano ha un compito abbastanza oneroso. Dopo il Covid e la crisi Pomigliano non ha una vocazione.

 

Pomigliano ha bisogno di trovare una nuova identità che è stata offesa e calpestata in questi anni. Ha bisogno di risolvere un problema enorme col mondo dell’industria perché dobbiamo proiettarla nel futuro. Leonardo è in ripresa forte, Stellantis promette bene, abbiamo il mercato dell’auto elettrica. Bisogna affrontare il problema della viabilità, della vivibilità e della questione ambientale. Proiettare Pomigliano verso il terziario produttivo è un’impresa, saper spendere i fondi del PNNR è fondamentale per costruire quelle infrastrutture che servono a catturare investimenti per la trasformazione urbana. C’è da fare un grandissimo lavoro. Per questo progetto riformatore c’è bisogno di stabilità politica e di un sindaco forte dotato di grande personalità e ricostruire la politica a Pomigliano. C’è bisogno che i partiti tornino a fare politica che sfornino classe dirigente, bisogno ricreare le fondamenta della politica e della democrazia. Pomigliano ha dato all’Italia dirigenti regionali e nazionali ai partiti.

 

Mi permetta di dire che c’è bisogno anche di una filiera istituzionale per non chiudersi nel proprio fortino

 

Sono d’accordo con lei, bisogna entrare nella logica di essere una città metropolitana, bisogna avere rapporti coi vertici e non isolarsi


Probabilmente nel centrosinistra si candiderà Eduardo Riccio. E’ una candidatura forte?

 

Eduardo Riccio è una figura importante per il disegno che io propongo, è stato fino ad oggi il segretario dell’unico partito organizzato che esiste in città. Ha sbagliato il metodo della crisi come dicevo prima non l’obiettivo. Io stesso più volte l’ho sollecitato a fare la crisi. Eduardo Riccio, Lello Russo, tutti devono partecipare a costruire questa nuova area politica, questa nuova maggioranza e da questo perimetro politico deve uscire la figura del sindaco, altrimenti poi c’è la riserva dello Stato.


Lei vede assieme Lello Russo ed Eduardo Riccio?


Si, e con loro Azione, Italia Viva, i Riformisti, il Pd, una vasta coalizione per dare stabilità a Pomigliano. Non mi dispiacerebbe vedere una divisione con un centrodestra dall’altro lato. Nessuno deve dimenticare che al governo c’è la Meloni ma sul territorio c’è poca consistenza, ma ricordatevi che Berlusconi e Grillo prendevano voti dal cielo e se sul territorio inizia a venire la Meloni e i suoi ministri può diventare un problema se tutto il centrosinistra e le forze civiche sono divise. Mi appello a loro: Mettete da parte i particolari e i vostri interessi, coalizzatevi per creare un fronte repubblicano, democratico, progressista e liberale.         

Share

Tutti gli articoli

21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Autore: Marianna Marra 12 febbraio 2025
"Succede che quando inizi a frequentare un mondo, diverso da quello che hai vissuto fino a quel momento, non capisci più dove stia la verità. Letteralmente".
shrek, shrek the musical, graziano galatone,
Autore: Marianna Marra 17 gennaio 2025
shrek, shrekthemusical, fiona, ciuchino, graziano galatone, musical, notredame de paris, frollo, febo, esmeralda, quasimodo, cocciante, i promessi sposi, renzo e lucia.
Autore: Anna Poerio 10 gennaio 2025
La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” è stata liberamente ispirata alla vita del grande poeta, tuttavia, sarebbe stato opportuno non trascurare alcuni elementi che avrebbero potuto arricchirla. Nel film vediamo Poerio proferire solo poche parole; le uniche di rilievo sono quelle con cui prende le difese del Leopardi, offeso dal Tommaseo, definendolo giustamente il più grande poeta del tempo. Nelle poche scene in cui appare il poeta napoletano, egli è sempre silente, sembra quasi un personaggio ininfluente, cosa che non gli rende giustizia, in quanto a Firenze il Poerio era preso molto in considerazione e godeva di notevole rispetto e ammirazione.
Autore: Felice Massimo De Falco 31 dicembre 2024
Micaeala Ottomano: "S ono percepita come un’aliena e devo riconoscere che trovo molto più osteggiante il comportamento dei colleghi uomini rispetto a quello delle donne, con le quali la competizione e’ molto più sana. La maggior parte degli uomini in Italia non ama la donna in carriera, poiché rappresenta un problema, l’uomo vuole competere con un uomo e non con una donna che spesso percepisce, inconsciamente, come una minaccia al suo ego. Il nostro Paese è più che impregnato di patriarcato, da Sud a Nord è sempre più frequente che sia l’uomo a decidere le regole in società. Basti pensare alle piccole questioni giornaliere, se hai un uomo accanto tutti ti mostrano maggior rispetto, farsi valere da sole per noi donne e’ difficilissimo. Ora con Giorgia Meloni premier la situazione e’ in miglioramento ma sono molti, troppi i suoi detrattori; ovvero quelli che non vogliono riconoscere le sue straordinarie capacità solo perché è donna: una stortura del nostro tempo".
Autore: Mario Sorrentino 24 dicembre 2024
Nelle mani di Dickens, il Natale torna ad essere un tempo per riunirsi con la famiglia, celebrare lo spirito di generosità e festeggiare allegramente.Soprattutto, il periodo natalizio è un’opportunità per sintonizzarsi su una frequenza più alta e per prestare le nostre voci al ritornello che canta uno dei brani più antichi e migliori di tutti: la canzone del potere redentore dell’amore. E oltre al fuoco acceso di un focolare, è soprattutto al calore che abbiamo dentro che penso. Un calore che si alimenta con le cose semplici, essenziali, autentiche. Un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. Quelle che fanno emergere il nostro lato migliore. Le cose che ci fanno volere più bene a noi stessi, da Seneca,”si vis amari ama”. Penso agli occhi di chi ci guarda con amore, di chi ci incoraggia sempre, di chi alzando un calice, cercando il nostro bicchiere, brinda ancora alla vita.
Autore: Felice Massimo De Falco 24 dicembre 2024
In un’intervista approfondita al Prof. Andrea Spiri, storico e docente alla facoltà di Scienze politiche alla LUISS di Roma, sono emerse riflessioni significative sul legame culturale tra il Partito Socialista Italiano (Psi) e la destra italiana, con particolare attenzione alla figura di Bettino Craxi e alle sue eredità nel contesto politico attuale, rappresentato da Giorgia Meloni. Per Spiri, oggi, il riformismo di Giorgia Meloni presenta alcune affinità con il pensiero di Craxi. Entrambi condividono l’idea di un riformismo che risponde a una realtà in evoluzione, ponendo l’accento sull’autonomia e sul primato della politica.
intervista a Sabrina Musco di Marianna Marra
Autore: Marianna Marra 11 dicembre 2024
Nella seconda parte dell'intervista a Sabrina Musco si parla di Arkane, Fika, disabilità, strutture turistiche di ricezione, sharenting, decorazioni natalizie, viaggi, albero di natale, content creator, travel writer, cotswolds, inghilterra, blogger, fashion, moda, styling, marianna marra, strutto & parrucco, rubrica, emozioni, makeup, cucina, costume, gioielli, svezia, lapponia, natale, aurora boreale, telese terme, napoli, milano, blogging.
Autore: Marianna Marra 3 dicembre 2024
Sabrina Musco: “I numeri sono importanti e molto per il tipo di lavoro che faccio perché ciò che un’azienda ‘acquista’ durante una sponsorizzazione è il legame che si ha con le persone che si seguono. Grandissimi numeri non vuol dire per forza ottimi risultati, ma è normale che i numeri siano anche di influenza per un’azienda che ti sceglie (oppure no) credo che l’aspetto fondamentale sia non guardare ‘solo’ ai numeri”.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 dicembre 2024
In un’epoca caratterizzata da rapidità e oblio, emerge una domanda cruciale: stiamo davvero costruendo una società che non lascerà tracce nel futuro? Questa riflessione proviene da un’analisi profonda della nostra cultura contemporanea, che “sembra abbandonare le proprie eredità, sia culturali che storiche”. É il tema a cui risponde Marcello Veneziani, scrittore e filosofo, nel suo nuovo libro “Senza eredi, Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un'epoca che li cancella”, edito da Marsilio.
Altri post
Share by: