Visite
VISITE

Federico II di Svevia: lo "Stupor Mundi"

Vera Dugo Iasevoli • 13 giugno 2024

Federico II di Svevia fu anche promulgatore, con le “Assise di Ariano”, di una nuova Costituzione del Regno di Sicilia e fu mecenate di tanti uomini di ogni etnia e cultura, fra cui: storici, poeti, matematici, geografi, architetti. Dunque, è sempre così? Da uomini eccezionali nasceranno altri uomini eccezionali?

di Vera Dugo Iasevoli


Perfetta sintesi e osmosi fra due grandi Uomini come: Federico Barbarossa e Ruggero il Normanno, lo “stupor mundi”, loro nipote, accolse e riunì in sé l’ardimento, il coraggio, la durezza del primo con la determinazione, la saggezza, il gusto per il bello e per il senso estetico, la tolleranza nel governo, nonché la cultura cosmopolita, araba, greca e latina, del secondo; mentre, da entrambi assimilò il desiderio di potere e di conquista.


Federico II di Svevia fu anche promulgatore, con le “Assise di Ariano”, di una nuova Costituzione del Regno di Sicilia e fu mecenate di tanti uomini di ogni etnia e cultura, fra cui: storici, poeti, matematici, geografi, architetti. Dunque, è sempre così? Da uomini eccezionali nasceranno altri uomini eccezionali?


No! Non è una conseguenza scontata, certa, inoppugnabile e automatica, cioè “scientificamente” provata. E allora? Da che è dipesa la nascita di quest’uomo tanto eccezionale da far sì che gli stessi contemporanei, stupefatti e ammirati essi stessi delle sue molteplici e notevoli doti, già allora lo appellassero: “Stupor Mundi”, cioè Meraviglia del Mondo.

La figura di Federico II di Svevia è, in effetti, avvolta anche in un alone di mistero, nonostante esistano fonti contemporanee documentate.


Già sono da considerarsi eccezionali le combinazioni storiche che hanno portato la madre, Costanza d’Altavilla, a divenire, infine, l’ultima erede del Regno Normanno, essendo ormai avanti negli anni (almeno per i parametri dell’epoca) e dopo che era stata chiusa da tempo in un convento, e a divenire, conseguentemente, anche la sposa dell’erede del Regno Svevo, Enrico VI.


Anche il concepimento di Federico II, avvenuto dopo ben dieci anni di matrimonio dei genitori e quando ormai la madre Costanza aveva 42 anni, è stato considerato dai suoi stessi contemporanei alquanto misterioso. In effetti non si sa quanto ci sia di verità e quanto di leggenda nel fatto che Costanza, per stroncare le dicerie che mettevano in dubbio il suo stato interessante e attribuivano le sue eccessive rotondità ad un appesantimento del fisico dovuto all’età, che, per il tempo, era considerata: “avanzata”, e non ad una gravidanza, decise di far allestire nella piazza di Iesi, dove si trovò a sostare lungo il suo viaggio di ritorno in Sicilia, un tendone e un baldacchino al suo interno, dove fu posto il suo letto e dove ella volle partorire pubblicamente, invitando tutte le donne che avessero voluto, ad assistere al parto per poter testimoniare la verità e, cioè, che il neonato fosse effettivamente frutto del suo seno.


Dunque, tra mille ostacoli e difficoltà, tardivamente (come in futuro avverrà anche con la nascita di un altro uomo eccezionale e, cioè, colui che poi sarà definito: re Sole), nacque il futuro re del Regno di Sicilia, che sarà definito, per le meraviglie da lui stesso realizzate, lo: “Stupor Mundi”.

Federico II, infatti, durante il suo regno è stato un faro, una luce rutilante e splendente in tutto il mondo occidentale e bizantino; egli, per la sua curiosità intellettuale e la sua sete di cultura, sviluppò molteplici doti e approfondì talmente le sue conoscenze, da arrivare a padroneggiare lo studio della filosofia, astrologia, matematica, medicina, esoterismo, falconeria, tattiche belliche, poesia, etc.


Uomo poliedrico e affascinante, carismatico e di bell’aspetto, promulgò nuove leggi atte a stabilire i doveri dei sudditi ma anche i loro diritti, cosa per quei tempi assolutamente impensabile.

Fu re d’Italia, Germania, Gerusalemme e Sicilia, fu uomo colto e tollerante, si circondò di artisti, poeti, letterati, filosofi e scienziati; fondò la prima Università Statale e pubblica, nonché laica del mondo occidentale, a Napoli, nel 1224 e, proprio quest’anno, si sono celebrati gli ottocento anni dalla sua fondazione con numerosi convegni, incontri e manifestazioni; inoltre egli è ricordato, oltre che per la realizzazione di numerosi castelli sparsi in tutto il regno, principalmente per la realizzazione, su sua indicazione e guida, del famoso Caste del Monte, dai chiari riferimenti esoterici e astrologici nelle forme architettoniche, che a noi, al giorno d’oggi, risultano quasi del tutto misteriosi e incomprensibili.


Federico II parlava addirittura sei lingue: latino, tedesco, siciliano, francese, greco e arabo. Egli fondò anche la cosiddetta: “scuola siciliana” o federiciana e fu colui che, per primo, usò e fece usare in letteratura una lingua romanza, cioè il siciliano, anticipando l’uso dell’idioma toscano come lingua italiana.


Share

Tutti gli articoli

21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Autore: Marianna Marra 12 febbraio 2025
"Succede che quando inizi a frequentare un mondo, diverso da quello che hai vissuto fino a quel momento, non capisci più dove stia la verità. Letteralmente".
shrek, shrek the musical, graziano galatone,
Autore: Marianna Marra 17 gennaio 2025
shrek, shrekthemusical, fiona, ciuchino, graziano galatone, musical, notredame de paris, frollo, febo, esmeralda, quasimodo, cocciante, i promessi sposi, renzo e lucia.
Autore: Anna Poerio 10 gennaio 2025
La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” è stata liberamente ispirata alla vita del grande poeta, tuttavia, sarebbe stato opportuno non trascurare alcuni elementi che avrebbero potuto arricchirla. Nel film vediamo Poerio proferire solo poche parole; le uniche di rilievo sono quelle con cui prende le difese del Leopardi, offeso dal Tommaseo, definendolo giustamente il più grande poeta del tempo. Nelle poche scene in cui appare il poeta napoletano, egli è sempre silente, sembra quasi un personaggio ininfluente, cosa che non gli rende giustizia, in quanto a Firenze il Poerio era preso molto in considerazione e godeva di notevole rispetto e ammirazione.
Autore: Felice Massimo De Falco 31 dicembre 2024
Micaeala Ottomano: "S ono percepita come un’aliena e devo riconoscere che trovo molto più osteggiante il comportamento dei colleghi uomini rispetto a quello delle donne, con le quali la competizione e’ molto più sana. La maggior parte degli uomini in Italia non ama la donna in carriera, poiché rappresenta un problema, l’uomo vuole competere con un uomo e non con una donna che spesso percepisce, inconsciamente, come una minaccia al suo ego. Il nostro Paese è più che impregnato di patriarcato, da Sud a Nord è sempre più frequente che sia l’uomo a decidere le regole in società. Basti pensare alle piccole questioni giornaliere, se hai un uomo accanto tutti ti mostrano maggior rispetto, farsi valere da sole per noi donne e’ difficilissimo. Ora con Giorgia Meloni premier la situazione e’ in miglioramento ma sono molti, troppi i suoi detrattori; ovvero quelli che non vogliono riconoscere le sue straordinarie capacità solo perché è donna: una stortura del nostro tempo".
Autore: Mario Sorrentino 24 dicembre 2024
Nelle mani di Dickens, il Natale torna ad essere un tempo per riunirsi con la famiglia, celebrare lo spirito di generosità e festeggiare allegramente.Soprattutto, il periodo natalizio è un’opportunità per sintonizzarsi su una frequenza più alta e per prestare le nostre voci al ritornello che canta uno dei brani più antichi e migliori di tutti: la canzone del potere redentore dell’amore. E oltre al fuoco acceso di un focolare, è soprattutto al calore che abbiamo dentro che penso. Un calore che si alimenta con le cose semplici, essenziali, autentiche. Un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. Quelle che fanno emergere il nostro lato migliore. Le cose che ci fanno volere più bene a noi stessi, da Seneca,”si vis amari ama”. Penso agli occhi di chi ci guarda con amore, di chi ci incoraggia sempre, di chi alzando un calice, cercando il nostro bicchiere, brinda ancora alla vita.
Autore: Felice Massimo De Falco 24 dicembre 2024
In un’intervista approfondita al Prof. Andrea Spiri, storico e docente alla facoltà di Scienze politiche alla LUISS di Roma, sono emerse riflessioni significative sul legame culturale tra il Partito Socialista Italiano (Psi) e la destra italiana, con particolare attenzione alla figura di Bettino Craxi e alle sue eredità nel contesto politico attuale, rappresentato da Giorgia Meloni. Per Spiri, oggi, il riformismo di Giorgia Meloni presenta alcune affinità con il pensiero di Craxi. Entrambi condividono l’idea di un riformismo che risponde a una realtà in evoluzione, ponendo l’accento sull’autonomia e sul primato della politica.
intervista a Sabrina Musco di Marianna Marra
Autore: Marianna Marra 11 dicembre 2024
Nella seconda parte dell'intervista a Sabrina Musco si parla di Arkane, Fika, disabilità, strutture turistiche di ricezione, sharenting, decorazioni natalizie, viaggi, albero di natale, content creator, travel writer, cotswolds, inghilterra, blogger, fashion, moda, styling, marianna marra, strutto & parrucco, rubrica, emozioni, makeup, cucina, costume, gioielli, svezia, lapponia, natale, aurora boreale, telese terme, napoli, milano, blogging.
Autore: Marianna Marra 3 dicembre 2024
Sabrina Musco: “I numeri sono importanti e molto per il tipo di lavoro che faccio perché ciò che un’azienda ‘acquista’ durante una sponsorizzazione è il legame che si ha con le persone che si seguono. Grandissimi numeri non vuol dire per forza ottimi risultati, ma è normale che i numeri siano anche di influenza per un’azienda che ti sceglie (oppure no) credo che l’aspetto fondamentale sia non guardare ‘solo’ ai numeri”.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 dicembre 2024
In un’epoca caratterizzata da rapidità e oblio, emerge una domanda cruciale: stiamo davvero costruendo una società che non lascerà tracce nel futuro? Questa riflessione proviene da un’analisi profonda della nostra cultura contemporanea, che “sembra abbandonare le proprie eredità, sia culturali che storiche”. É il tema a cui risponde Marcello Veneziani, scrittore e filosofo, nel suo nuovo libro “Senza eredi, Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un'epoca che li cancella”, edito da Marsilio.
Altri post
Share by: