In un contesto così polarizzato, il Centro che orizzonte ha?
Contro una destra e una sinistra che hanno scelto di combattersi con proposte demagogiche o sul terreno delle ideologie del secolo scorso serve un messaggio pragmatico, riformista, incisivo sui problemi, moderato nei toni, che parli alla testa e al cuore, non alla pancia degli italiani, che segua il percorso già tracciato dal Presidente Draghi.
Parlate di Agenda Draghi? Esiste? Su cosa si fonda? Draghi ha lasciato a voi un’eredità programmatica?
Certo che esiste, é quel progetto che in questi mesi ha rilanciato il nostro Paese e che ha bisogno di continuità. Siamo stati noi a volere con determinazione Mario Draghi al governo, e siamo ancora convinti che sia la figura più autorevole e indicata per il nostro Paese. Semplicemente porteremo avanti quello che è già stato iniziato da questo governo, che è stato approvato anche da chi oggi vuole cambiarlo, aumentando le tasse come promette la sinistra con la patrimoniale o rompendo tutti i vincoli della finanza pubblica come promette la destra. Lo faremo con grande coerenza e senso di responsabilità, occupandoci anche delle emergenze, a partire dall’abbattere i costi sull’energia, che mette in crisi imprese e famiglie.
Renzi e Calenda: quanto sono dissimili?
La politica non si gioca sul carattere. Vediamo a destra e sinistra minestre confuse e alleanze improbabili pur di sperare di ottenere qualche seggio in più. Qui da noi c'è il rispetto e la coerenza dei contenuti, ma soprattutto c'è la volontà di un progetto comune per le persone ed il futuro dell'Italia.
Rincara tutto: si prepara uno tsunami sociale. Come arginarlo?
Sono mesi che ne stiamo parlando, consapevoli che arriveranno tempi difficili, soprattutto in autunno. Anche per questo abbiamo cercato di sostenere in tutti i modi il governo Draghi, in grado di farci affrontare la crisi senza instabilità e incertezze. La soluzione per arginarla è continuare a seguire gli obiettivi del PNRR e sfruttare al meglio le risorse collegate per rilanciare economia, lavoro e attività nel nostro Paese.
Quali sono i temi che vi contraddistinguono dagli altri?
La politica non può essere un libro dei sogni. Ho sentito annunciare pensioni a 1000 euro, ampliamento del reddito di cittadinanza.. decine di miliardi senza nessuna copertura finanziaria. Promesse irrealizzabili, non sono queste le soluzioni per far ripartire il Paese, e soprattutto non è giusto vendere illusioni agli italiani, che meritano di sapere esattamente cosa può essere fatto e come. Sul nostro programma ci sono solo proposte concrete in tema di energia, lavoro, Istruzione, sanità, mettendo al centro i bisogni della persona e prevedendo dove prendere le risorse.
Cosa vuol dire essere moderato?
Vuol dire tornare a fare politica. Senza necessariamente alzare la voce, moderando i toni, senza urlare alla pancia degli italiani. Vuol dire non cercare nemici per giustificare là propria presenza politica, vuol dire presentare soluzioni al Paese e non solo slogan.
Riformismo e liberalismo possono coesistere?
Si, nella misura in cui la nostra è una grande area comune che riguarda tutto il mondo riformista, liberale, popolare e garantista. Siamo aperti a tutti coloro che hanno espresso la forte esigenza di salvaguardare il lavoro del governo Draghi con un'idea chiara e condivisa di Paese, società, economia e di futuro.
Avete stimato a che percentuale potete arrivare?
Quando con Calenda siamo partiti per la campagna elettorale di roma i sondaggi ci assegnavano il 5,8%. Abbiamo chiuso al 19,8. Vedrete che oltre ad essere l’unica novità di questa campagna elettorale saremo anche l’unica vera sorpresa.
Che scenario prevede ex post?
Quello che mi auguro è di vedere un 'Italia più serena, stabile ed influente sulla scena internazionale. Se la scelta ricadrà sul terzo polo, saremo pronti a far sì che questo accada. Oggi abbiamo la destra troppo sicura di vincere ed impegnata a dividersi le poltrone che pensa di aver vinto, la sinistra rassegnata ad organizzare l’opposizione. Noi siamo determinati a rappresentare l’alternativa.
Calenda dice che Draghi è il vostro premier, ma Draghi lo sa?
Non abbiamo intenzione di tirare Mario Draghi per la giacchetta, ma alla politica per noi compete scegliere il meglio. Guardo i candidati premier in campo, vedo Meloni, Salvini, Letta e Conte. Capisco che nessuno è confrontabile con Draghi e faccio il tifo per avere il meglio per l’Italia, quindi per lui.
Lei è autore del Rosatellum. C’è chi dice che questa legge taglia fuori la volontà del cittadino di scegliersi il candidato. Cosa risponde?
Le polemiche sulla legge elettorale in vigore sono sempre esistite. E quelli che la criticano oggi, sono gli stessi che l' hanno votata ieri e che hanno affossato qualsiasi altra ipotesi. Comunque con i suoi pregi e difetti, questa è la legge elettorale votata con più largo consenso nella storia repubblicana. Poi è dal 1994 che si vota con coalizioni, nessuna invenzione.
Ettore Rosato è un politico italiano, deputato di Italia Viva (Renzi), vicepresidente della Camera dei deputati dal 29 marzo 2018 e coordinatore nazionale di Italia Viva dal 30 settembre 2019. Candidato per le prossime elezioni con Azione-Italia Viva
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