#crisipomigliano, Maurizio Caiazzo: "E' ora di mettere da parte i personalismi e di far ritornare la buona amministrazione capace di coinvolgere tutti"

Redazione • 21 febbraio 2023

#crisipomigliano, Maurizio Caiazzo: "Il sindaco, alla prova dei fatti, si è dimostrato poco incline ad amministrare, essendo comunque uomo senza alcuna esperienza politica, almeno fino al 2020. Sull'eterodiretto, mi sembra indiscutibile che fosse consigliato da Roma, a volte anche su decisioni da prendere all'interno dello stesso Consiglio Comunale. Il fallimento dei referenti romani, e l'aver trovato casa in referenti napoletani, ha determinato il deterioramento della sua figura politico-istituzionale. Con queste premesse, non solo la pagina non sarebbe mai potuta essere voltata, ma la considerazione da fare era se quella pagina meritasse di essere cancellata. E' ora di mettere da parte i personalismi e di far ritornare la buona amministrazione capace di coinvolgere tutti. Chi ama la propria città è sempre pronto a dare il proprio contributo. Se solo si evitassero gli errori commessi poco più di due anni fa, questo già potrebbe bastare. "

Consigliere Caiazzo, ha letto le parole al vetriolo che si sono lanciati l'ex sindaco ed i consiglieri di maggioranza che l'hanno sfiduciato? Che impressione le fa?


Sono le prime dichiarazioni che rilascio dopo la sfiducia dei 13 consiglieri comunali e devo dire che, rispetto alle polemiche che sono nate un minuto dopo la caduta di Del Mastro, rimango abbastanza interdetto, in quanto ritengo quasi naturale l'epilogo dell'ex maggioranza, tenendo presente che la stessa ha brillato esclusivamente per immobilismo e veti incrociati.


Alcuni di loro parlano di un sindaco incapace ed eterodiretto. Come si sarebbe potuto voltare pagina con queste premesse?


Il sindaco, alla prova dei fatti, si è dimostrato poco incline ad amministrare, essendo comunque uomo senza alcuna esperienza politica, almeno fino al 2020. Sull'eterodiretto, mi sembra indiscutibile che fosse consigliato da Roma, a volte anche su decisioni da prendere all'interno dello stesso Consiglio Comunale. Il fallimento dei referenti romani, e l'aver trovato casa in referenti napoletani, ha determinato il deterioramento della sua figura politico-istituzionale. Con queste premesse, non solo la pagina non sarebbe mai potuta essere voltata, ma la considerazione da fare era se quella pagina meritasse di essere cancellata.


Crede che ora la geografia delle alleanze sarà imponderabile? Può succedere di tutto?


Non so nelle prossime settimane cosa possa accadere, anche perché il tempo incombe e bisogna definire delle coalizioni che abbiano a cuore le sorti di Pomigliano D'Arco. È giunto il momento di mettere da parte i personalismi e di far ritornare la Buona Amministrazione sul nostro territorio. Quindi un passo indietro tutti e si condivida, quanto prima, un programma elettorale che ridia dignità alla nostra città, dando risposte concrete ai cittadini. Si individui un candidato sindaco capace di incarnare tali programmi con esperienza, maturità amministrativa e capacità di coinvolgimento politico.

È un regalo fatto alle opposizioni?


Io non so se sia un regalo fatto alle opposizioni, posso però garantire che l'opposizione ha colto al volo questa opportunità e, nell'esclusivo interesse della nostra comunità, ha trasferito ai cittadini la possibilità di scegliere, attraverso le urne, una nuova amministrazione. In poche parole, se di regalo si tratta, a beneficiarne sono i cittadini di Pomigliano.

Come ne esce il PD? Parte di loro non hanno firmato la sfiducia.


Siamo in presenza di una forza politica in questo momento dilaniata. Detto questo, sono sicuro che il Partito Democratico saprà trovare la forza per uscire da questa crisi.

Cosa lascia in dote Del Mastro?


Poco, ma quel poco è di fondamentale importanza per chi si appresta a vivere la prossima competizione elettorale. Per rivestire la carica più importante in un'amministrazione ci vuole caratura, equilibrio e capacità di ascolto e, soprattutto, non si può uscire da un cilindro magico.


È pronto per una nuova battaglia? Cosa non bisogna sbagliare ora?


Chi ama la propria città è sempre pronto a dare il proprio contributo. Se solo si evitassero gli errori commessi poco più di due anni fa, questo già potrebbe bastare.

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