Renzi dice: “Riporteremo Draghi a Palazzo Chigi”. Con quale maggioranza?
Bisogna andare avanti con l’agenda Draghi e soprattutto andare avanti col metodo Draghi che significa competenza.
Non abbiamo bisogno di un’Italia che promette, ma di una Italia che fa le cose, che abbia la capacità di dire dei sì e dei no in modo netto. Draghi ha avuto la capacità di dire con grande chiarezza le cose che avrebbe fatto e che non avrebbe fatto. E io sono convinto che la maggioranza degli italiani questo lo ha compreso e lo dirà chiaramente il prossimo 25 settembre votando per il terzo polo.
Lo scontro si è polarizzato. Che ruolo gioca il Centro e chi vota il Centro?
Chi vota la lista Azione-Italia Viva dice no alla deriva anarchica di destra e a quella populista di sinistra. Chi vota il Centro vuole un Paese che valorizzi il lavoro, l’innovazione tecnologica, la cultura e non l’assistenzialismo.
C’è una tempesta socio-economica in corso: rincara tutto. Dopo il lockdown la parola chiave è razionamento. Che autunno-inverno ci aspetta?
La nostra quotidianità è stata sconvolta. Famiglie e imprese stanno soffrendo una crisi che non era prevista e che non ha paragoni negli ultimi trent’anni. Credo che dobbiamo andare nella direzione di mettere un tetto finale alle spese degli italiani: il costo del gas deve essere calmierato e lo possiamo fare solo con una strategia unica europea. E’ finito il tempo del “no agli impianti”. Abbiamo bisogno di costruire subito rigassificatori per ridurre la dipendenza dal gas russo e usare il nucleare per “zero emissioni” al 2050. Allo stesso tempo snellire ulteriormente le procedure di autorizzazione per gli impianti che utilizzano fonti rinnovabili. Non sarà un autunno-inverno facile, inutile nascondersi, ma davanti ad una crisi si accelerano le decisioni, non si resta in balia delle onde.
Secondo lei perché sta aumento il gas? Non sospetta gravi speculazioni?
Quello che sta facendo Putin è immorale, figlio di una visione strategica che sta spostando ad Est la mappa del mondo. Per rispondere a questo c'è bisogno di una Europa politica che vada oltre la doverosa solidarietà. Servono risorse e soluzioni che consentano alle aziende di portare avanti la produzione piuttosto che ricorrere alla cassa integrazione. L’introduzione di un tetto al prezzo del gas (come già suggerito da Mario Draghi) per combattere le speculazioni, stanziamenti per contenere il prezzo delle bollette sia per le imprese che per le famiglie.
Immigrazione: Meloni è per il blocco navale mentre Letta l’accusa di propaganda. Intanto gli hotspot sono stracolmi. Come gestireste la situazione?
Serve un commissario straordinario che gestisca l'emergenza e l'accoglienza di queste persone. Non basta la solidarietà, servono indicazioni ben precise in grado di garantire un'integrazione reale. La ricetta per l'integrazione di medio lungo termine passa dalla scuola. La scuola garantisce l'integrazione nel nostro tessuto scolastico.
Che idea ha del presidenzialismo?
Preferisco un sistema diverso basato sul Sindaco d’Italia per cui si vota e il candidato che vince governa per cinque anni.
La Meloni è data per vincente: sarebbe contento di un premier donna?
Non è questa la questione. Quello che mi preoccupa è la sua visione economica, non abbiamo bisogno di chi non sfascia i conti. Io voglio un premier capace che sappia portare il paese fuor dalle sabbie mobili.
Renzi e Calenda sono due caratteri “forti”. Dureranno assieme?
Sono due caratteri forti che stanno portando avanti una battaglia nell’esclusivo interesse del Paese. Non vedo perché non dovrebbero durare insieme.
Teme interferenze russe nella campagna elettorale?
La possibilità di un'ingerenza russa nelle prossime elezioni è qualcosa di concreto e vicende simili si sono verificate nel passato. L'Italia ha gli strumenti per garantire la legalità del voto e questi strumenti vanno tutti attivati.
Che scenario s’immagina il 26 settembre?
Un terzo Polo che riuscirà con le sue idee e la sua forza a riportare Mario Draghi alla guida del governo; Gli italiani hanno bisogno infatti di un governo che non promette, ma realizza.
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