Tramontate ormai tutte le certezze di carattere metafisico, sconsacrato e laicizzato il mondo che sempre più rapidamente perde la sua porzione di mistero, l'uomo dei nostri giorni si accorge di aver creato tutte una serie di strumenti che stanno per dar luogo ad una nuova civiltà la cui affermazione costituirà una rivoluzione ben più profonda e radicale della rivoluzione industriale.
Malgrado il mutare sia normalmente inerente alla società umana, tanto che storicamente le transizioni i sono sempre state, soltanto il nostro mondo è testimone dell'apparire di un nuovo tipo di società radicalmente diversa da tutte: abbiamo scavalcato di gran lunga la rivoluzione culturale e tecnologica e siamo profondamente nella fase del terziario avanzato che applica intensamente concetti e strumenti cibernetici.
Il termine cibernetica, secondo Wikipedia, indica un vasto programma di ricerca interdisciplinare, rivolto allo studio matematico unitario degli organismi viventi e, più in generale, di sistemi, sia naturali che artificiali. E' quindi un ramo della scienza pura e applicata, che si prefigge lo studio e la realizzazione di dispositivi e macchine capaci di simulare le funzioni del cervello umano, che si autoregola per mezzo di segnali di comando e di controllo in circuiti elettrici ed elettronici o in sistemi meccanici.
Lo studio e l'applicazione di tali sistemi ha sviluppato "internet", rete di collegamenti informatici a livello planetario che permette la connessione e la comunicazione tra loro di reti locali di computer e banche dati, redendone disponibili agli utenti le informazioni nella forma di immagini, filmati, ipertesti, musica ecc. Tra i principali servizi vi sono le reti di telecomunicazione globale, quindi informazionie notizie in tempo reale. Sociologicamente parlando internet ha sconvolto ogni tradizionale forma e organizzazione sociale compreso i partiti politici.
Un partito politico è un'associazione tra persone accumunate da una medesima visione, identità, linea o finalità politica di interesse pubblico ovvero relativa a questioni fondamentali circa la gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici o particolari-
Considerato che abbiamo scavalcato non solo la rivoluzione industriale ma anche quella culturale e tecnologica e siamo profondamente nella fase del terziario avanzato, le precedenti definizioni mi hanno portato a ragionare su vecchi e nuovi teoremi-
Complici le mie universitarie memorie, ho soffermato il mio pensiero su due autori che hanno trattato l'argomento ma in tempi relativamente lontani fra di loro: Adam Smith, autore della "Ricchezza delle Nazioni" e Domenico De Mai autore e coniatore " dell'Ozio Creativo" e "La Fantasia e La Concretezza".
Nella nostra moderna società che è 'epilogo storico non ancora ultimato di un processo di trasformazione radicale iniziato con l'Umanesimo e proseguito attraverso riconsiderazioni religiose da un lato e l'idealismo che intende la realtà non come realtà naturale o divina ma come scienza, produzione del soggetto specializzato e differenziato, acquista un carattere autosostenuto e continuo, che interessa tutti gli aspetti della vita umana: organizzazione, economia, stratificazione sociale e aziendale, famiglia, moralità, organizzazione politica.
L'Umanesimo di Adam Smith aveva come principio il tornaconto personale: in una società libera è la molla per il più rapido progresso dell'intera società.
E' lo sforzo uniforme, costante ed ininterrotto di ogni uomo per migliorare la propria condizione da cui scaturisce il benessere pubblico come quello privato, e spesso è abbastanza forte per dirigere il naturale corso delle cose verso il progresso, a dispetto sia della stravaganza di organizzazioni che di ideologie.
Per tale ragione Smith giunse a chiedersi se in tal modo l'individuo non avrebbe realizzato l'interesse della società meglio di quanto avrebbe potuto fare se si fosse proposto questo fine: Infatti non si è mai avuto modo di quantificare il bene fatto da coloro che affermano di operare per il benessere comune-
La fiducia nell'equilibrio portò Smith alla famosa asserzione secondo cui ogni individuo proseguendo il proprio interesse è spinto da una mano invisibile a promuovere un fine che non era stato previsto dalle sue intenzioni.
De Masi ha coniato il concetto "ozio creativo" .
La società industriale era concentrata sul lavoro e sulla produzione per cui si era accumunati da una medesima visione relativa alla struttura produttiva, al salario, all'organizzazione del lavoro, al libero mercato, ai concetti di capitalismo avanzato e welfare.
I partiti politici rappresentavano quasi tutti gli aspetti della sfera umana e li trasformavano in valori e "ideologie" dirette alla gestione dello Stato e della società.
L'era moderna ha dematerializzato il lavoro dando il via al pensiero creativo.
L'uso di internet ha permesso lo smart working. ha ridotto il peso della fatica e le ore lavorative dando la possibilità all'individuo di dedicarsi agli aspetti più sovrastrutturali, al confronto, al dialogo, alla conoscenza attaverso i social network e di conseguenza all'aprirsi a nuovi mondi, a nuovi modi d pensare e pensieri diversi, ponendosi domande più universali e stringenti: usa il tempo a disposizione oziando ma di un ozio che spesso si strasforma in cratività.
Le organizzazioni partitiche devono perciò riflettere su questi aspetti e usare ciò che la tecnologia, la storia, la filosofica e la sociologia mettono a loro disposizione, usando una divulgazione a rete per aprirsi a dialoghi coinvolgenti e non strutturati perchè anche la politica si è dematerializzata.
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