Cinque Ottobre 2020, apoteosi: il Prof. Gianluca Del Mastro eletto Sindaco di Pomigliano d’Arco. Ma riavvolgiamo il nastro. campagna elettorale svoltasi in piena pandemia, frammentazione diffusa, con quattro candidati a sindaco: capriole, carpiati, salti della quaglia e roboanti tradimenti. Esordisce a Pomigliano, col bacio da Roma, il cosiddetto “Laboratorio”, misticanza tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, per battere la coalizione civica messa in piedi dall’amministrazione precedente che proponeva come candidata l’Avv. Elvira Romano, mentre il centrodestra, invece, prospettava il Presidente del Consiglio Comunale uscente, Maurizio Caiazzo, ed invece un’altra coalizione civica esprimeva come candidato l’Avv. Vincenzo Romano.
La proverbiale afa pomiglianese di fine agosto mista alla pandemia imperante, non impediva la discesa sul territorio del fior fiore dei Ministri dell’allora governo Conte che promettevano mari e monti al popolo al grido di “Voltare Pagina”.
Il primo turno sanciva dati inequivocabili: le liste a sostegno della candidata Romano raggiungevano il 46,2% mentre la stessa si attestava a sette punti percentuali in meno, il Laboratorio festeggiava per aver evitato la sconfitta al primo turno, il centrodestra esultava per essere stato decisivo nella mancata vittoria della coalizione civica e l’Avv. Vincenzo Romano si attestava con una discreta affermazione più personalalistica che di squadra.
Si andava al ballottaggio. I due Romano fanno fronte comune, il centrodestra rifiuta di appoggiare la candidata dell’amministrazione uscente e lascia libertà di voto ai propri elettori, almeno di facciata, con Del Mastro che gongola.
La somma degli addendi partorisce l’attuale governo cittadino e da quel momento è bagarre. Giunta comunale senza legittimazione popolare reale, la maggioranza comincia a perdere pezzi, i transfughi continuano a migrare, l’opposizione non trova identità.
Il risultato? Le promesse della filiera istituzionale (Pomigliano – Roma) sono rimaste tali, i Ministri scomparsi, la città al palo, che va avanti per inerzia. L’esperimento, per restare in tema di Laboratorio, finora non ha dato i risultati sperati: poco o nulla è stato prodotto ed anche l’ordinaria amministrazione sembra una chimera, vista la mancanza di decoro urbano oramai diffusa.
Il Prof. Del Mastro, già oberato di impegni sia presso la Fondazione Ville Vesuviane e presso la propria Università, sembrerebbe che non riesca a tenere le fila di questo governo di cui i relativi rappresentanti sono impegnati, a colpi di selfie, a raggiungere posizioni politiche di vantaggio.
Io non so chi sono, ma loro?
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