- Dove si colloca il Movimento tra destra e sinistra ora che che è saltato l'accordo col Pd?
Destra e sinistra, in questo momento storico, sembrano più essere delle stazioni della metropolitana che effettiva collocazione politica. I 9 punti posti dal presidente Conte come passaggio essenziale per votare la fiducia a Draghi non sono stati nemmeno presi in considerazione dal pd. Ora però, rinnegando le proprie leggi (abolizione art. 18, e soprattutto legge elettorale) si pone a paladino del reddito di cittadinanza, degli ecobonus, del salario minimo, etc. forse bastavza appoggiare le richieste del movimento per provare ad ottenerle direttamente dal governo in carica? Del resto, sembra che chi stia facendo cose “cosidette” di sinistra sia il movimento. Ma non lo dico io. Lo dice Stefano Fassina, Pina Fasciani, Luciana Castellina, volti storici della sinistra italiana. Lo dicono le organizzazione per gli immigrati. Quindi direi che il movimento si pone come sinistra, in attesa che qualche altra sinistra, mimetizzata nel pd, venga fuori.
- Sta assistendo alla “decrescita infelice” dell’ex leader Di Maio? Che pensa di quella vicenda?
Le decrescita c’era da aspettarsela. Chi parte bracciante e strada facendo si trasforma in caporale, prima o poi toppa. La gente la “furbizia” la legge e, giustamente, non te la perdona. Ha pensato a come conservare la poltrona tradendo tutte le battaglie del movimento, senza contare che un ministro degli esteri, che in un momento politicamente delicato tra Russia e Ucraina, definisce bestia (o animale, non ricordo esattamente il termine) il leader russo, non credo meriti molta considerazione politica.
- Il tetto dei due mandati lascia a casa molti protagonisti del Movimento. Toccherà rifare tutto daccapo?
No, in questo momento molti che hanno fatto i due mandati sono impegnati giornalmente accanto a noi in questa campagna elettorale, da Roberto Fico, a Salvatore Micillo, a Luigi Gallo. Stanno mettendo a disposizione di noi candidati tutta l’esperienza e la conoscenza maturati. Si crescerà anche grazie al percorso che hanno fatto loro.
- Perché Conte dice che il Terzo Polo e la destra puntano a farvi fuori?
A me pare che il far fuori il movimento sia un tentativo comune non solo al terzo polo (poi perché terzo? Al massimo quarto, visto che, stando ai sondaggi, sono dietro di almeno 6 punti percentuali) ma un po’ a tutto l’establishment. Sembra che siano contenti di andare tutti insieme appassionatamente, su un unico carro (basta vedere le aperture fatte a tal proposito da Guido Crosetto, vera mente di Fdi). È un meccanismo che funziona da 30 anni, un’alternanza perfetta alla guida del governo tra gli uni e gli altri. Un ingranaggio collaudato. Poi arriva il granello di sabbia, il movimento, e ti fa inceppare l’ingranaggio. E dovranno fare i conti ancora col movimento, che ormai si pone a guardia di punti che ritiene fondamentali, come lo sblocco dei crediti appena approvato, su cui si era impuntato il movimento, e che adesso, con una faccia tosta senza uguali, tutti si intestano.
- Ci può essere uno spiraglio d’accordo con Letta dopo il 25 settembre?
Non sono la guida politica del movimento ma mi permetto di ripetere quanto già affermato dal presidente Conte: con questa dirigenza pd, nessun accordo potrà essere possibile.
- Quali sono i temi del Movimento intoccabili?
Li abbiamo più volte elencati. Sono i temi che interessano gli ultimi, chi non ce la fa, il reddito di cittadinanza (su cui continuano a diffondere falsità), il salario minimo a 9 euro, incentivare i contratti stabili di assunzione, eliminazione di stage e tirocini gratuiti con cui si approfitta del lavoro dei giovani per non retribuirli, stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa, parità salariale uomo /donna, favorire la transizione ecologica “vera”, con agevolazioni per le energie alternative, taglio del cuneo fiscale, riforma del titolo V per riportare la salute pubblica in capo allo stato, visto lo sconquasso fatto dalle regioni, leggi per la tutela dei diritti civili, come matrimonio egualitario, legge contro l’omontrasfobia, ius scholae, e l’adeguamento ai livelli europei per quelli che sono i professionisti più bistrattati dallo stato italiano: gli insegnanti. Poi ovviamente le lleggi che il movimento ha sempre proposto, come la lotta alla criminalità (non a caso la candidatura di De Raho e Scarpinato) con leggi serie che combattano davvero la delinquenza senza limitarsi a fingere di farlo
- C’è una tempesta globale intanto, cosa succede nel mondo?
Succede che ci siamo fatti prendere la mano rincorrendo la ricchezza e dimenticando di tutelare quella vera, quella naturale: l’ambiente. Senza contare poi che la forbice tra chi non riesce a vivere e chi si arricchisce diventa sempre più ampia. Io credo che la civiltà di una nazione si debba misurare dal livello di dignità degli ultimi. È quello il metro della civiltà
- Pensate che le sanzioni russe abbiano danneggiato Italia e Ue?
I danni che hanno portato quelle sanzioni credo siano sotto gli occhi di tutti. Secondo me avrebbero dovuto mettere in atto solo sanzioni che non riguardassero il campo energetico (sanzioni che abbinate alla speculazione sta portando migliaia di imprese sull’orlo del fallimento). Mezza Europa a rischio default. Troppa superficialità (voglio essere buono imputandogli questo, altrimenti avrei dovuto dire troppo servilismo verso chi ci ha trascinati in un conflitto evitabilissimo)
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- L’Ucraina chiede armi, voi non siete d’accordo. Come finirà questo conflitto e che posizione assumerete?
Anche su questo il presidente è stato chiaro: basta armi. E quella sarà la posizione del movimento. Serve la diplomazia, non il bottone da schiacciare come ha affermato qualche giorno fa dalla Truss, il primo ministro inglese. 50 ordigni nucleari distruggerebbero l’intero pianeta. In giro ce ne sono 50 mila. Stiamo scherzando col fuoco. L’unica guerra buona è quella che non si fa. questo conflitto si concluderà con decine di migliaia di morti e decine di miliardari, i veri interessati a che non ci sia pace.
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