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Francesco Urraro nel Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato

Felice Massimo De Falco • 28 aprile 2023

Grande traguardo per l'avvocato napoletano ed ex senatore della Lega. Le congratulazioni della voceimpertinente.it di cui Urraro è collaboratore

Ottime notizie per l'avvocato ed ex senatore della Lega, Francesco Urraro, che è stato incaricato dal Parlamento a membro del Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato. Grande è la gioia e la soddisfazione dell'ex senatore leghista:"Esprimo la mia gratitudine personale per l’onore che il Parlamento mi ha conferito in data odierna con l’elezione al Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato, su proposta del Gruppo Lega che ringrazio. È una grande responsabilità in un ruolo così rilevante ai vertici dello Stato in un’Istituzione garante del corretto esercizio del potere pubblico e che rappresenta un elemento costitutivo dello Stato di diritto, in ossequio al modello disegnato dalla Costituzione. Questa elezione è per me un importante riconoscimento professionale dopo oltre 20 anni di Avvocatura. L’etica, il rigore morale e il rispetto delle regole poste a tutela dell’integrità della Magistratura caratterizzeranno la mia condotta nel superiore interesse dei diritti dei cittadini"


Il Consiglio di Stato è, nell'ordinamento italiano, un organo di rilievo costituzionale.

Previsto dall'articolo 100 della Costituzione, che lo inserisce tra gli organi ausiliari del Governo, è organo giurisdizionale, ed è anche massimo giudice speciale amministrativo, in posizione di terzietà rispetto alla pubblica amministrazione italiana, ai sensi dell'articolo 103 della Costituzione.


Il Consiglio di Stato è composto dal Presidente del Consiglio di Stato, dal Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, dai Presidenti di Sezione e dai Consiglieri di Stato. Il Presidente del Consiglio di Stato è eletto dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, e successivamente nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su delibera del Presidente del Consiglio dei ministri.


I posti che si rendono vacanti nella qualifica di Consigliere di Stato sono conferiti, ai sensi dell'art. 19 della legge 27 aprile 1982, n. 186, nel seguente modo:

  1. in ragione della metà, ai consiglieri di tribunale amministrativo regionale che ne facciano domanda e che abbiano almeno quattro anni di effettivo servizio nella qualifica;
  2. in ragione di un quarto, a professori universitari ordinari di materie giuridiche o ad avvocati che abbiano almeno quindici anni di esercizio professionale e siano iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori, o a dirigenti generali o equiparati dei Ministeri, degli organi costituzionali e delle altre amministrazioni pubbliche nonché a magistrati con qualifica non inferiore a quella di magistrato di Corte d'appello o equiparata; si provvede alla nomina, in questo caso, con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, previo parere del consiglio di presidenza, contenente valutazioni di piena idoneità all'esercizio delle funzioni di consigliere di Stato sulla base dell'attività e degli studi giuridico-amministrativi compiuti e delle doti attitudinali e di carattere;
  3. in ragione di un quarto, mediante concorso pubblico per titoli ed esami teorico-pratici, al quale possono partecipare i magistrati dei tribunali amministrativi regionali con almeno un anno di anzianità, i magistrati ordinari e militari con almeno quattro anni di anzianità, i magistrati della Corte dei conti, nonché gli avvocati dello Stato con almeno un anno di anzianità, i funzionari della carriera direttiva del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati con almeno quattro anni di anzianità, nonché i funzionari delle Amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, e degli enti pubblici, con qualifica dirigenziale, appartenenti a carriere per l'accesso alle quali sia richiesta la laurea in giurisprudenza. Il concorso è indetto dal presidente del Consiglio di Stato nei primi quattro mesi dell'anno. I vincitori del concorso conseguono la nomina con decorrenza dal 31 dicembre dell'anno precedente a quello in cui è indetto il concorso stesso. In passato, il concorso per accedere al consiglio di Stato era ritenuto il più selettivo della pubblica amministrazione.




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