Visite
VISITE

Demografia è potere

Velleca Donato • 26 marzo 2023

 Il potere esercitato dalle organizzazioni è l’esercizio di influenza nei confronti di qualcosa o qualcuno. La vita di un organizzazione, e quindi della società, dipende dalla sua capacità di assicurarsi un flusso continuativo di risorse, siano esse materiali, immateriali, finanziarie e umane. Data la scarsità di tali risorse, nel momento in cui un’organizzazione riesce ad avervi accesso acquisisce potere. Nelle moderne società il fenomeno sociale per eccellenza sembra seguire un tracciato culturale, estetico e comportamentale dominato da individualismo ed edonismo che mal si concilia con l'altruismo e la cooperazione.

Il fenomeno della massiccia immigrazione in Italia ci obbliga a riflettere su due aspetti del problema , che poi sono le due facce della stessa medaglia, ovvero sulla crescita esponenziale , diventata ormai anche geometrica, delle popolazioni dell'Africa e dell'Asia e la riduzione drastica delle nascite nei paesi occidentali, specialmente in Italia,. e il subdolo potere esercitato in entrambe le circostanze da gruppi di potere e organizzazioni anche politiche. Per un approccio metodologico al problema credo sia importante rivisitare la teoria di Malthus per le popolazioni più povere del mondo e le teorie economiche, sociologiche e di relazione sulla dinamica dello sviluppo economico e strutturale delle società così dette "opulente".


Malthus, economista e religioso vissuto a cavallo dei secoli 1700-1800, concentrò la sua attenzione sul rapporto esistente tra popolazione e risorse naturali disponibili sul nostro pianeta. Secondo l’economista inglese, il progressivo aumento della popolazione rischia di avere esiti davvero funesti perchè le risorse disponibili non sono illimitate e sono destinate ad esaurirsi. Tale teoria, attualmente, sembra rispondere alle condizioni dei paesi poveri e/o in via di sviluppo ancora ancorati ad un agricoltura primitiva con territori diventati sempre più ostili a causa della siccità e con un economia che risente della mancanza di tecnologie.in grado di avviarne lo sviluppo.


 L' analisi sembra rispecchiare ancora oggi la situazione dei paesi del "Terzo mondo" che, per motivi diversi, non riescono a beneficiare degli importanti progressi fatti dalla scienza e dalla tecnologia  e che le teorie di Malthus non potevano prevedere. Se quindi non viene posto un freno alla crescita demografica, per tali popolazioni, la povertà e la fame sono destinate a crescere sempre di più fino a raggiungere esiti catastrofici e/o massicce emigrazioni, a meno chè non ci sia un inversione di tendenza e anche a quei paesi sia dato accesso alle conoscenze e agli strumenti atti ad invertire il non tanto lento processo di logoramento del suolo e delle risorse disponibili. Il problema però è che la scienza e la tecnologia, adatte e capaci a permettere produzioni di massa, nelle società sviluppate, secondo il mio pensiero, si adattano anche alla creazione di monopoli per il potere ed il controllo da parte di gruppi ed organizzazioni nei confronti di singole individui, aggregati di persone e financo nazioni.


 Il potere esercitato dalle organizzazioni è l’esercizio di influenza nei confronti di qualcosa o qualcuno. La vita di un organizzazione, e quindi della società, dipende dalla sua capacità di assicurarsi un flusso continuativo di risorse, siano esse materiali, immateriali, finanziarie e umane. Data la scarsità di tali risorse, nel momento in cui un’organizzazione riesce ad avervi accesso acquisisce potere. Nelle moderne società il fenomeno sociale per eccellenza sembra seguire un tracciato culturale, estetico e comportamentale dominato da individualismo ed edonismo che mal si concilia con l'altruismo e la

cooperazione. L'applicazione massiccia della tecnologia alla produzione nelle nazioni con un alto tasso di sviluppo ha liberato tempo e risorse che sono servite alla crescita culturale e alla cura della persona, stimolando una vita più dinamica ma orientata sulla persona e sull'Io.


Le mode e i comportamenti fortemente richiamate dai mass media hanno contribuito a stereotipare l'agire socialmente riconosciuto. mentre i lavori con scarso riconoscimento sociale sono stati affidati ad immigrati e/o a lavoratori marginali. Il dinamismo sociale e le scarse attenzioni riservati alla tutela della famiglia hanno generato comportamenti rivolti alla valorizzazione personale, con rapporti interpersonali fra uomo-donna ormai lontanissimi dai sistemi basati sui ruoli "espressivi" esercitati dalle donne e dai ruoli "strumentali" esercitati dagli

uomini. In tale contesto a subirne le drastiche conseguenze è stato sicuramente il coefficiente di natalità; in Italia come in altre nazioni super sviluppate le natalità sono scese ad una soglia a dir

poco allarmante. Il vuoto, per una legge fisica, tende sempre a colmarsi. L'immigrazione massiccia verso i paesi ricchi a cui assistiamo è anche frutto delle dinamiche sopra accennate e non si arresterà fin quando i vari fattori non saranno in equilibrio e fin quando il potere spinge solo in direzione dell'oppressione e del dominio.

 

Share

Tutti gli articoli

21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Autore: Marianna Marra 12 febbraio 2025
"Succede che quando inizi a frequentare un mondo, diverso da quello che hai vissuto fino a quel momento, non capisci più dove stia la verità. Letteralmente".
shrek, shrek the musical, graziano galatone,
Autore: Marianna Marra 17 gennaio 2025
shrek, shrekthemusical, fiona, ciuchino, graziano galatone, musical, notredame de paris, frollo, febo, esmeralda, quasimodo, cocciante, i promessi sposi, renzo e lucia.
Autore: Anna Poerio 10 gennaio 2025
La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” è stata liberamente ispirata alla vita del grande poeta, tuttavia, sarebbe stato opportuno non trascurare alcuni elementi che avrebbero potuto arricchirla. Nel film vediamo Poerio proferire solo poche parole; le uniche di rilievo sono quelle con cui prende le difese del Leopardi, offeso dal Tommaseo, definendolo giustamente il più grande poeta del tempo. Nelle poche scene in cui appare il poeta napoletano, egli è sempre silente, sembra quasi un personaggio ininfluente, cosa che non gli rende giustizia, in quanto a Firenze il Poerio era preso molto in considerazione e godeva di notevole rispetto e ammirazione.
Autore: Felice Massimo De Falco 31 dicembre 2024
Micaeala Ottomano: "S ono percepita come un’aliena e devo riconoscere che trovo molto più osteggiante il comportamento dei colleghi uomini rispetto a quello delle donne, con le quali la competizione e’ molto più sana. La maggior parte degli uomini in Italia non ama la donna in carriera, poiché rappresenta un problema, l’uomo vuole competere con un uomo e non con una donna che spesso percepisce, inconsciamente, come una minaccia al suo ego. Il nostro Paese è più che impregnato di patriarcato, da Sud a Nord è sempre più frequente che sia l’uomo a decidere le regole in società. Basti pensare alle piccole questioni giornaliere, se hai un uomo accanto tutti ti mostrano maggior rispetto, farsi valere da sole per noi donne e’ difficilissimo. Ora con Giorgia Meloni premier la situazione e’ in miglioramento ma sono molti, troppi i suoi detrattori; ovvero quelli che non vogliono riconoscere le sue straordinarie capacità solo perché è donna: una stortura del nostro tempo".
Autore: Mario Sorrentino 24 dicembre 2024
Nelle mani di Dickens, il Natale torna ad essere un tempo per riunirsi con la famiglia, celebrare lo spirito di generosità e festeggiare allegramente.Soprattutto, il periodo natalizio è un’opportunità per sintonizzarsi su una frequenza più alta e per prestare le nostre voci al ritornello che canta uno dei brani più antichi e migliori di tutti: la canzone del potere redentore dell’amore. E oltre al fuoco acceso di un focolare, è soprattutto al calore che abbiamo dentro che penso. Un calore che si alimenta con le cose semplici, essenziali, autentiche. Un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. Quelle che fanno emergere il nostro lato migliore. Le cose che ci fanno volere più bene a noi stessi, da Seneca,”si vis amari ama”. Penso agli occhi di chi ci guarda con amore, di chi ci incoraggia sempre, di chi alzando un calice, cercando il nostro bicchiere, brinda ancora alla vita.
Autore: Felice Massimo De Falco 24 dicembre 2024
In un’intervista approfondita al Prof. Andrea Spiri, storico e docente alla facoltà di Scienze politiche alla LUISS di Roma, sono emerse riflessioni significative sul legame culturale tra il Partito Socialista Italiano (Psi) e la destra italiana, con particolare attenzione alla figura di Bettino Craxi e alle sue eredità nel contesto politico attuale, rappresentato da Giorgia Meloni. Per Spiri, oggi, il riformismo di Giorgia Meloni presenta alcune affinità con il pensiero di Craxi. Entrambi condividono l’idea di un riformismo che risponde a una realtà in evoluzione, ponendo l’accento sull’autonomia e sul primato della politica.
intervista a Sabrina Musco di Marianna Marra
Autore: Marianna Marra 11 dicembre 2024
Nella seconda parte dell'intervista a Sabrina Musco si parla di Arkane, Fika, disabilità, strutture turistiche di ricezione, sharenting, decorazioni natalizie, viaggi, albero di natale, content creator, travel writer, cotswolds, inghilterra, blogger, fashion, moda, styling, marianna marra, strutto & parrucco, rubrica, emozioni, makeup, cucina, costume, gioielli, svezia, lapponia, natale, aurora boreale, telese terme, napoli, milano, blogging.
Autore: Marianna Marra 3 dicembre 2024
Sabrina Musco: “I numeri sono importanti e molto per il tipo di lavoro che faccio perché ciò che un’azienda ‘acquista’ durante una sponsorizzazione è il legame che si ha con le persone che si seguono. Grandissimi numeri non vuol dire per forza ottimi risultati, ma è normale che i numeri siano anche di influenza per un’azienda che ti sceglie (oppure no) credo che l’aspetto fondamentale sia non guardare ‘solo’ ai numeri”.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 dicembre 2024
In un’epoca caratterizzata da rapidità e oblio, emerge una domanda cruciale: stiamo davvero costruendo una società che non lascerà tracce nel futuro? Questa riflessione proviene da un’analisi profonda della nostra cultura contemporanea, che “sembra abbandonare le proprie eredità, sia culturali che storiche”. É il tema a cui risponde Marcello Veneziani, scrittore e filosofo, nel suo nuovo libro “Senza eredi, Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un'epoca che li cancella”, edito da Marsilio.
Altri post
Share by: