La Dottoressa Benedetta Gherardini è una Mental coach specializzata in Relazione, e distacco dagli ex. Ha studiato comunicazione, e relazioni umane presso l’università di Roma Tre, con tre master , uno in Italia presso ICF ITALY, e due in America presso ICF GLOBAL , con più di oltre duemila ore di tirocinio. Specializzata in relazioni tossiche, crescita personale, distacco dagli ex, comunicazione efficace nelle relazioni , e svolge un ruolo fondamentale di prevenzione grazie ai social network, Istagram: growupordie, Tik Tok : growupordie
Quali sono i segnali di allarme di una relazione tossica e come si possono riconoscere?
Una relazione tossica nasce molto velocemente, ti dà un senso di euforia, un po’ come l’eroina, infatti nelle relazioni tossiche non si parla di amore ma di dipendenza affettiva. Sono proprio gli stessi sintomi della dipendenza dalla droga, praticamente prima ci si innamora dell’idea ingannevole di una persona, e poi la si conosce. La persona tossica o narcisista in genere si mette una maschera, e ci dà per i primi tempi quello che desideriamo da una relazione ideale , facendoci credere di aver trovato finalmente la nostra anima gemella. Questa fase si chiama “love bombing” , un atteggiamento amorevole non seguito da fatti, con continui complimenti, e manifestazioni d’amore eccessive , a volte , anche premature. Una volta che siamo intrappolati nella relazione, il narcisista si toglie la maschera, e inizia a denigrarci. Una relazione sana, al contrario, nasce molto lentamente. Prima si conosce la persona, e piano piano ci si innamora delle sue qualità reali. Una relazione sana è fatta di complicità, interessi in comune, supporto, comprensione, comunicazione, senza queste cose non ci sono le basi per far sopravvivere la relazione dopo i primi mesi di innamoramento.
Quali sono le cause più comuni alla base di una relazione tossica?
Ci sono dei vuoti da colmare, in genere la persona tossica arriva quando abbiamo le difese basse, o veniamo da una lunga relazione insoddisfacente, da un lutto, da una separazione o da qualsiasi altra problematica che attanaglia la nostra esistenza. La persona tossica arriva quando non siamo soddisfatti della nostra vita, e abbiamo bisogno di completarci con qualcun altro, così abbassiamo le difese, e si crea ,appunto, un incastro tossico con l’altra persona. Anche l’altra persona fa il suo gioco, studiando i nostri punti deboli, e le nostre insicurezze usandole contro di noi.
Quali sono le conseguenze a lungo termine di una relazione emotivamente instabile sulla salute mentale?
Io non sono una psicoterapeuta, quindi non posso esaminare la mente umana così dettagliatamente. Posso riportare ciò che mi dicono i miei clienti, in genere le conseguenze sono la perdita totale di autostima, la mancanza totale di fiducia nel futuro, una percezione distorta della realtà, non riuscire più a conoscere altre persone, e sentirsi completamente svuotati e trainati, privi di forze e spesso depressi.
Come si può aiutare un amico o un familiare che si trova in una relazione tossica?
In nessun modo in realtà, possiamo solo stare a guardare, aspettando che il nostro amico ci chieda aiuto, perché qualunque intromissione da parte nostra durante la relazione verrà vista come un attacco, o come invidia. Inoltre ,la persona tossica ci allontanerà istantaneamente da chiunque possa provare a dissuaderci al tal punto di desiderare di rimanere nella relazione, calcolando che è come una droga, e siamo come tossici che dipendiamo dalla sostanza. Nessuno può dissuaderci o aiutarci fin quando non decidiamo di farlo da soli. Quindi l’unica cosa che si può fare è essere pronti ad ascoltare, ed essere presenti alla richiesta d’aiuto, quando avverrà ,e se avverá ,ed è inutile cercare di far valere i nostri pensieri, litigare, o provare a spingere il nostro amico a chiudere la relazione, tanto non funzionerà.
Quali sono le differenze tra una relazione difficile , e una relazione distruttiva?
Una situazione distruttiva è appunto una relazione, dove entrambe le parti hanno un ruolo, vittima e carnefice. Il carnefice ti fa continuamente a mille pezzi, e ti ricostruisce attraverso un ciclo di abuso, e vari metodi di manipolazione, la vittima diventa dipendente da questo ciclo, aspettando sempre la prossima dose, ovvero le briciole che ogni tanto il carnefice decide di darci per mantenerci legati ad un filo. La relazione distruttiva ti toglie tutto, la capacità di intendere e di volere, l’energia di vivere, la forza e il carattere che avevamo un tempo. Una relazione difficile può essere una relazione con alcune problematiche risolvibili, dove entrambe le parti hanno intenzione di risolverle e nessuno dei due agisce per far del male all’altro, ma ci sono semplicemente delle incomprensioni dovute alle differenze caratteriali, o dovute a qualcosa di esterno che non dipende da noi, ci si può fare aiutare da uno psicoterapeuta di coppia, e provare a superare queste difficoltà, nel caso non ci riuscisse è sempre meglio chiudere la relazione il prima possibile, proprio perché la relazione sana dovrebbe arrivare in modo naturale, senza sforzare troppo le cose.
Come si può imparare a costruire relazioni sane dopo aver vissuto una relazione tossica?
Bisogna imparare prima di tutto ad amare se stessi, ad essere persone serene, e complete da sole, soltanto a quel punto si può scegliere se avere un partner che sia altrettanto completo da solo ,ovviamente, e questo partner deve essere un valore aggiunto alla nostra vita, non ci deve né togliere né completare, e lo stesso vale per noi. Questo può succedere soltanto quando abbiamo una vita piena di obiettivi, di hobby, di amici, eccetera, e stiamo tranquillamente bene per conto nostro. Stando bene con noi stessi siamo capaci di capire realmente come e quando far entrare qualcuno nella nostra vita ,e qualora decidessimo di farlo, sarà una persona che porterà qualcosa in più alla serenità che già abbiamo a prescindere. Se si è bisognosi ed entriamo in una relazione per colmare semplicemente dei nostri bisogni sarà, questa ultima, sicuramente una relazione tossica.
Come si può evitare di finire in una relazione disfunzionale in futuro?
Andando molto cauti nella prima fase di frequentazione. La fase di frequentazione deve durare tra i sei mesi e gli otto mesi, non di meno altrimenti si bruciano le tappe, e si rischia appunto di innamorarsi dell’idea che ci si fa di qualcuno che non si conosce bene.
Dottoressa un consiglio personale che si sente di dare a chi ci legge ed è vittima di una relazione in cui una, o entrambe le parti sono incapaci di comunicare in modo efficace, e rispettoso, portando a fraintendimenti, incomprensioni, e continui conflitti?
Di non rimandare, di chiedere aiuto perché da soli non se ne può uscire da queste relazioni, e soprattutto più aspettiamo più ne risentirà la nostra autostima, e più avremo sensi di colpa. Se le cose non vanno, e ci sono i primi campanelli di allarme di una relazione disfunzionale, la relazione non diventerà mai sana, quindi non rimanete incollati o incollate alle promesse che vi vengono fatte , o al potenziale di qualcuno, o all’ideale di qualcuno, se quella persona ci crea disagio potrà solo peggiorare, quindi non ascoltate quella vocina fasulla nella testa che vi dice “potrebbe cambiare” …agite immediatamente per il vostro bene.
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