Il Qatargate ha messo in evidenza le contraddizioni ideologiche, culturali e la fa falsa morale che ne hanno caratterizzato il pensiero e l'agire politico negli ultimi tempi.
I moralisti senza morale non hanno più futuro chiosa Renzi: e infatti dopo una campagna elettorale basata non sui programmi ma sull'allarme fascismo la demonizzazione dell'avversario e su presunti pericoli sociali, è arrivata la resa dei conti all'interno del partito democratico che continua a perdere terreno nei sondaggi, con il movimento 5 stelle che mira a diventare il nuovo punto di riferimento della sinistra.
Il vero problema per la sinistra adesso è che non sa dove andare e non riesce a trovare la strada per ricostruire programmi e idee aggreganti perchè sia l'elettorato che il gruppo dirigente sembrano disorientati e senza punti di riferimento. Insomma è un PD che non riesce a nascondere di essere nel pieno caos.
La lotta interna, innescata per l'elezione del Segretario, non facilita la nascita di un comitato per la redazione urgente di un metodo di lavoro che esprima l'esigenza di concretezza necessaria ai tempi e ai propri elettori: sembra quasi che il pessimismo della ragione prevalga sull'ottimismo della volontà.
In attesa di capire la svolta che avrà il partito, l'elettorato dem , escluso lo zoccolo duro, non sa dove andare perchè ogni speranza di rappresentanza sembra svanita, mentre gli ideali di "purezza morale" sono stati sporcati da interessi privati e da scandali vari.
La sinistra è ormai lontana dalla classe operaia e i vertici dei partiti di sinistra non sono più in grado di leggere quanto accade e fa fatica a raccontare cosa succede. L'imbarazzo per l'incapacità di essere credibili è palpabile come per l'incapacità di costruire progetti che parlino al Paese. I ceti abbienti e i pseudo intellettuali sono diventati i più fedeli sostenitori del centrosinistra, lontani dalla cosiddetta classe operaia: dai lavoratori.
Perso l'ancoraggio ai valori e alla coscienza di "classe" che diedero i natali alle lotte operaie, oggi alla sinistra sono rimasti i duri e puri e i pseudo intellettuali
che nei talk fanno a gara per mettersi in vista.
Floris, il manovratore di uno di questi talk, è stato categorico in una sua riflessione: "In questa storia di cerchi concentrici che riguardano il PD lo stesso viene visto come il partito del potere: Fa bene a reagire in maniera molto netta, poi può assistere i loro europarlamentari dal punto di vista giudiziario ma questa politicamente è una partita decisiva per il Partito democratico. Si è accomunato all'idea di Europa, è rimasto in piedi per il concetto di avere una classe dirigente affidabile. Se la classe dirigente affidabile si scopre una casta che a Bruxelles si occupa di denaro questa rischia di essere la prova definitiva per PD"
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