Antonio Bassolino: "Un grande errore mandar via Draghi, non so se Meloni sia all'altezza"
Antonio Bassolino: "Un grande errore mandar via Draghi, non so se Meloni sia all'altezza, è sulla concretezza dei problemi, è sulle condizioni di vita che la sinistra deve concentrare la sua politica e il suo dialogo con gli elettori e i cittadini."

C’è una tempesta sociale in corso: abbiamo personale politico all’altezza?
Ci aspetta un autunno molto difficile ed anche i prossimi anni saranno duri. Innanzitutto per ragioni che attengono a due grandi temi che via via, e questo è davvero assurdo e curioso, stanno passando in secondo piano nella discussione pubblica: e mi riferisco sia alla campagna elettorale sia all’attenzione dei media. Uno è la guerra nel cuore dell’Europa, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. L’altro è il Covid, è la pandemia che ha sconvolto la vita di tante persone e famiglie e che certo non è ancora del tutto alle nostre spalle.Ecco, la tempesta sociale che è di fronte a noi è per tanti aspetti inedita rispetto agli ultimi decenni- la guerra, il covid- ed è importante che proprio rispetto a queste vicende si formino a tutti i livelli, nazionali e locali, forze dirigenti all’altezza della sfida.
Avrebbe mai fatto cadere Draghi?
E’ stato un grande errore far cadere Draghi, a pochi mesi ormai dalla scadenza naturale della legislatura. Intendiamoci. Penso che negli anni scorsi in alcune occasioni sarebbe stato giusto andare ad elezioni anticipate. Ma ora eravamo proprio nell’ultimo miglio ed in presenza di guerra e di covid. Avere un governo nella pienezza dei poteri e non in carica per la sola ordinaria amministrazione sarebbe stato cento volte meglio: più straordinaria amministrazione di quella che occorreva ed occorre di fronte all’aumento delle tariffe energetiche e all’inflazione?
Cosa pensa di Giorgia Meloni?
E’ in evidente crescita elettorale, è una donna, è giovane e dunque appare ed è favorita nei sondaggi. Ma grandi sono le contraddizioni anche nel centrodestra, e non solo nel centrosinistra. E’ su questo e non sul fascismo che è alle nostre spalle, sulla reale possibilità e capacità della destra di fronteggiare una situazione internazionale ed italiana come quella attuale su cui si deve insistere ed argomentare.
Finora pochi temi, sempre gli stessi. Su cosa dovrebbe puntare la sinistra?
Per il centrosinistra la battaglia elettorale è tutta in salita. Si dovrebbe puntare, in primo luogo, sulle questioni sociali, sulle concrete sofferenze di molte persone. E’ una campagna elettorale che fino ad ora da parte di tutte le forze in campo appare molto politicista ed astratta. E’ sulla concretezza dei problemi, è sulle condizioni di vita che la sinistra deve concentrare la sua politica e il suo dialogo con gli elettori e i cittadini.

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