Sen. Annamaria Furkan, quali sono state le sue prime impressioni “epidermiche” della nuova segretaria Schlein?
Molto buone, è stata una bellissima giornata intensa, un ottimo intervento sentito dalla segretaria ed anche del presidente Bonaccini. Ora si parte, con tanta voglia di fare, con tante proposte che il Pd farà in particolar modo sui temi del lavoro e sulla lotta alle diseguaglianze con una grande attenzione ai diritti delle persone, ma il tema del lavoro diventerà centrale
La segretaria ha ingaggiato una battaglia con capibastone e cacicchi, ce la farà?
Io credo che sia significativo sia quello che Schlein che Bonaccini hanno detto, cioè non ci sono tante magliette, c’è la maglia del Pd. Quindi il confronto sulle idee, sulle proposte, sulle opinioni è una grande ricchezza di un partito ovviamente in una logica diversa rispetto al passato: meno potere nelle mani delle correnti così come è stato negli ultimi anni e molta più partecipazione dei territori. Credo che sia un buon auspicio per ognuno di noi.
Però vedendo la composizione della direzione e dell’assemblea c’è ancora un legame coi capicorrente, o sbaglio?
Io ho visto nella composizione tanti volti nuovi, giovani, donne e uomini ma anche persone che portano la loro esperienza e competenza e poi la cosa bella è dare ruolo ai territori che è fondamentale per ricostruire quel rapporto molto forte con i nostri elettori
Lei che ruolo avrà?
Io ho già il mio ruolo che è assolutamente significativo nel Senato e parteciperò insieme agli altri ai lavori della Direzione del partito
Si può dire che è la vittoria di una donna, sì determinata, ma la vittoria di una regia, di una squadra?
Non si vince mai da soli, si vince insieme e quindi non c’è dubbio che la segretaria abbia dato una spinta importante sui territori, tra le persone e tra i giovani. Come d’altronde il risultato di Bonaccini è stato ottimo sia tra gli iscritti che tra i partecipanti alle primarie. Oggi abbiamo una squadra vincente che daranno sprint al Pd
Quali sono i dossier sul tavolo della segreteria?
Prima di tutto il tema del lavoro che è centrale, quale modello di crescita, i diritti del lavoro e delle persone. Parlare di lavoro significa parlare di tanti giovani disoccupati, specie al Sud, che devono andare all’estero per realizzare il loro percorso realizzativo e professionale. Ecco, dobbiamo coniugare il lavoro al positivo e non come oggi dove lavoro vuol dire precariato. Intorno al lavoro bisogna creare una società più giusta e partecipata che dia un futuro ai nostri giovani
Avete già in mente quali possano essere i vostri interlocutori?
Io credo che ci sarà il momento in cui si dovrà discutere di alleanze ma quello che è chiaro nel Paese è che il perno su cui costruire un’opposizione alla destra è il Pd
Quali differenze e quali punti di contatto vede tra la Meloni e la Schlein?
Le differenze sono sostanziali, per il modello di società che si vuole, per il ruolo delle persone nella società, nella politica internazionale, sul lavoro, sulla previdenza. C’è tanta distanza. Ci confronteremo nelle aule del Parlamento, noi abbiamo idee molto chiare e importanti. Noi vogliamo una riforma del fisco che faccia pagare le tasse specie agli evasori ma vogliamo anche una riforma che renda meno pesante il carico fiscale sul lavoratore, sui pensionati ma anche sulle imprese che investono. O sulla previdenza, il governo ha reso ancora più difficile per le donne poter andare in pensione, noi pensiamo ci voglia una riforma amica delle donne.
E’ possibile una convergenza delle opposizioni in Parlamento?
Io me lo auguro, sarebbe un’ottima cosa che sulla lotta alla povertà, sui diritti dei lavoratori, su un modello di crescita sostenibile, sulla sanità pubblica e sulla scuola le opposizioni possano convergere.
Testata Giornalistica con iscrizione registro stampa n. cronol. 1591/2022 del 24/05/2022 RG n. 888/2022 Tribunale di Nola