La sfiducia a Del Mastro capita come un fulmine a ciel sereno. Nessuno avrebbe immaginato una fine simile di questa amministrazione. Oppure Azione ne avvertiva i sentori?
La sfiducia non capita certamente come un fulmine a ciel sereno, nuvole che annunciavano il temporale ce n’erano eccome. Perché se si governa male, inevitabilmente i conti non tornano e le furbizie in politica si pagano sempre. Azione ha da sempre evidenziato le incongruenze e le incoerenze di questa classe politica, così come la sua tenuta precaria. Sono segnali che non solo Azione ma, potremmo dire, ogni cittadino di buon senso ha riscontrato.
Che idea si è fatta di quest’amministrazione?
Il "laboratorio" per noi è sempre stato un esperimento scellerato, dalle premesse politiche fragili e che aveva come unico obiettivo quello di vincere le elezioni a qualsiasi costo senza minimamente porsi il problema della tenuta politico-amministrativa di una compagine così eterogenea, alla quale poi si è sommata la palese inadeguatezza di un Sindaco "calato dall'alto" che non aveva mai avuto esperienze da amministratore pubblico.
Pensa che l’opposizione abbia fatto bene il suo ruolo?
L'opposizione ha fatto l’opposizione e ha colto l'attimo offerto da 5 consiglieri comunali di maggioranza eterodiretti.
Il vuoto che lascia Del Mastro è enorme. 27 mesi di aspettative mancate. Siete preparati a dare alla città la giusta via? Cosa c’è da fare?
È urgente ripagare questa Città dei torti subiti: un’urgenza che nasce dalla necessaria acquisizione dei finanziamenti del Pnrr, che Pomigliano non può permettersi di perdere. Alla politica spetta il compito di creare una struttura tecnica composta da soggetti competenti, un lavoro di pianificazione e di indirizzo per lo sviluppo di infrastrutture materiali e immateriali.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte.
Azione con Italia Viva formano il Terzo Polo in Italia e vanno da soli o per lo più col Pd in alcuni comuni. A Pomigliano qual è la vostra collocazione?
Oggi come non mai, è importante che donne e uomini con il loro bagaglio di competenza e di spessore umano facciano la differenza.
Al di là della collocazione, ci interessa essere collettore e strumento per entrare nelle istituzioni per persone capaci, motivate e che hanno a cuore l’interesse pubblico.
Penso che il buon senso a cui accennavo poc’anzi, insieme a una visione di città, debba essere la cifra dell’agire collettivo, con l’auspicio che questo triste epilogo possa aver insegnato a tutti quanto un approccio populista e superficiale alla fine si ripercuota sui cittadini e sulle vivibilità della città.
Nel risiko delle alleanze, il problema sarà trovare una persona che sappia fare sintesi, e non è facile. Avete le vostre carte da giocare?
Ho un’idea un po’ diversa sulla faccenda: la persona chiamata a guidare una coalizione più che essere chiamata a fare sintesi, deve avere la capacità di governare i processi decisionali con responsabilità ed equilibrio, che solo un buon grado di autorevolezza, frutto di competenze e buone capacità relazionali possono farti acquisire.
Le dimissioni di Del Mastro sono un regalo alle opposizioni?
Del Mastro non si è dimesso ma è stato sfiduciato. Non so il regalo per chi sia e non so nemmeno se sia un regalo, spero solamente che si possa inaugurare una stagione migliore di quella che ci stiamo lasciando alle spalle.
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