Visite
VISITE

Life on Mars? - La banale normalità del male “… ma è normale, Dottore?” - di Vittorio Schiavone

Vittorio Schiavone • 2 giugno 2024

Torna a parlarci di psichiatria, con la sua distinguibile verve narrativa, il dott. Vittorio Schiavone, primario presso la Clinica Hermitage di Capodimonte.

Già, la normalità. Qualche tempo fa era una parola che mi infastidiva semplicemente, perché nel mio pensiero artistoide era sinonimo di mediocrità. Questa parola però, con il tempo, per colpa della medicina ed ancor più della psichiatria (che sono come la goccia sulla roccia per il carattere degli studenti), è riuscita a stupirmi per la sua capacità di rendersi ancora più odiosa ed insulsa, provocandomi quasi una rabbia fisica che irrompe spesso in spiegazioni brevissime e sprezzanti. “Sente le voci del diavolo e si crede Pippo Baudo: ma è normale?”.


Domande del genere mi vengono rivolte tutte i giorni, ed io resto in dubbio se desiderino davvero una risposta affermativa o il suo opposto. Le certezze rassicurano, anche quelle brutte, molto più che restare sospesi. No, ci sono cose che deviano pesantemente dalla norma, e pertanto non sono “normali”; ma la normalità di uno psichiatra è avere a che fare anche con persone che “sentono le voci”, perciò alla domanda si potrebbe dare una risposta del tutto fuorviante. Senza provare a scadere nella inutile filosofia, che non trova posto in una disciplina clinica e quindi eminentemente pratica come la mia, sostituisco sempre il termine “normale” nelle mie risposte con “fisiologico/patologico, comprensibile data la condizione/ personalità di base, atteso/non atteso” e così via.


Il problema è che avere una patologia non è “non normale” o “deviante dalla normalità”, ma è rientrare in un gruppo di persone clinicamente identificabile e statisticamente quantificabile. Nulla di “anormale”, insomma. “Comprensibile, atteso”. Credo siano i miei termini preferiti perché fanno capire a chi mi sta di fronte che non ci sono sorprese in psicopatologia. Persino l’evento che può sembrare più drammatico e diverso da ciò che è sempre stato sino ad adesso non coglie di sorpresa lo psichiatra esperto. Che sia quasi banale come una oscillazione dell’umore in un cambio stagionale o la catatonia. Ciò avviene anche quando fanno capolino, per i motivi più diversi, dei sintomi che non superano la soglia della patologia e che non richiedono trattamento, ma che preoccupano il malcapitato come se stesso impazzendo.


“È normale?”, chiede di sovente allo psichiatra chi ne ha la possibilità, magari solo per frequentazioni trasversali o per amicizia; beh, ogni volta che avviene, c’è nel mondo uno psichiatra che sente in diretta peggiorare la sua ulcera. E non c’è Malox che tenga. La settimana scorsa ho avuto la febbre. Io la febbre non ce l’ho mai, è un evento eccezionale, quasi come una gioia. Mi sono accorto di avere una febbre medio alta perché, nel dormiveglia, i miei pensieri frullavano senza controllo, ed io non riuscivo a stopparli. Vivevo percorsi mentali, scrivevo storie di cui non mi interessava l’inizio e neppure lo svolgimento; proprio come la classica canzone che ti resta in testa per una giornata intera e tu non vorresti canticchiarla ad altoparlante disattivato, ma non riesci a farne a meno. Bene, prima ancora che il termometro o la tosse, era questo il modo che aveva la febbre di avvisarmi della sua venuta anche quando ero bambino, ed io soffrivo più per questo tornado di pensieri che per tutto il resto.


È proprio vero, ognuno sta male come può, e come può è, invariabilmente, come deve. E come deve è prevedibile e comprensibile, perché rimanda a come è fatto. Quindi, io ho una febbre “ossessiva”, in ossequio ai miei tratti. Non potrei farci nulla anche se volessi, se non farci pace ed accettarlo. “L’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”. Oggi la chiudo così, e vado ad ascoltarmi la canzone. Sperando non mi resti in testa per tutto il giorno.

Share

Tutti gli articoli

21 febbraio 2025
"Per quanto si possa prendere d’esempio qualcuno, ho sempre creduto che si impari solo dagli sbagli che tu stesso commetti".
Autore: Marianna Marra 12 febbraio 2025
"Succede che quando inizi a frequentare un mondo, diverso da quello che hai vissuto fino a quel momento, non capisci più dove stia la verità. Letteralmente".
shrek, shrek the musical, graziano galatone,
Autore: Marianna Marra 17 gennaio 2025
shrek, shrekthemusical, fiona, ciuchino, graziano galatone, musical, notredame de paris, frollo, febo, esmeralda, quasimodo, cocciante, i promessi sposi, renzo e lucia.
Autore: Anna Poerio 10 gennaio 2025
La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” è stata liberamente ispirata alla vita del grande poeta, tuttavia, sarebbe stato opportuno non trascurare alcuni elementi che avrebbero potuto arricchirla. Nel film vediamo Poerio proferire solo poche parole; le uniche di rilievo sono quelle con cui prende le difese del Leopardi, offeso dal Tommaseo, definendolo giustamente il più grande poeta del tempo. Nelle poche scene in cui appare il poeta napoletano, egli è sempre silente, sembra quasi un personaggio ininfluente, cosa che non gli rende giustizia, in quanto a Firenze il Poerio era preso molto in considerazione e godeva di notevole rispetto e ammirazione.
Autore: Felice Massimo De Falco 31 dicembre 2024
Micaeala Ottomano: "S ono percepita come un’aliena e devo riconoscere che trovo molto più osteggiante il comportamento dei colleghi uomini rispetto a quello delle donne, con le quali la competizione e’ molto più sana. La maggior parte degli uomini in Italia non ama la donna in carriera, poiché rappresenta un problema, l’uomo vuole competere con un uomo e non con una donna che spesso percepisce, inconsciamente, come una minaccia al suo ego. Il nostro Paese è più che impregnato di patriarcato, da Sud a Nord è sempre più frequente che sia l’uomo a decidere le regole in società. Basti pensare alle piccole questioni giornaliere, se hai un uomo accanto tutti ti mostrano maggior rispetto, farsi valere da sole per noi donne e’ difficilissimo. Ora con Giorgia Meloni premier la situazione e’ in miglioramento ma sono molti, troppi i suoi detrattori; ovvero quelli che non vogliono riconoscere le sue straordinarie capacità solo perché è donna: una stortura del nostro tempo".
Autore: Mario Sorrentino 24 dicembre 2024
Nelle mani di Dickens, il Natale torna ad essere un tempo per riunirsi con la famiglia, celebrare lo spirito di generosità e festeggiare allegramente.Soprattutto, il periodo natalizio è un’opportunità per sintonizzarsi su una frequenza più alta e per prestare le nostre voci al ritornello che canta uno dei brani più antichi e migliori di tutti: la canzone del potere redentore dell’amore. E oltre al fuoco acceso di un focolare, è soprattutto al calore che abbiamo dentro che penso. Un calore che si alimenta con le cose semplici, essenziali, autentiche. Un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. Quelle che fanno emergere il nostro lato migliore. Le cose che ci fanno volere più bene a noi stessi, da Seneca,”si vis amari ama”. Penso agli occhi di chi ci guarda con amore, di chi ci incoraggia sempre, di chi alzando un calice, cercando il nostro bicchiere, brinda ancora alla vita.
Autore: Felice Massimo De Falco 24 dicembre 2024
In un’intervista approfondita al Prof. Andrea Spiri, storico e docente alla facoltà di Scienze politiche alla LUISS di Roma, sono emerse riflessioni significative sul legame culturale tra il Partito Socialista Italiano (Psi) e la destra italiana, con particolare attenzione alla figura di Bettino Craxi e alle sue eredità nel contesto politico attuale, rappresentato da Giorgia Meloni. Per Spiri, oggi, il riformismo di Giorgia Meloni presenta alcune affinità con il pensiero di Craxi. Entrambi condividono l’idea di un riformismo che risponde a una realtà in evoluzione, ponendo l’accento sull’autonomia e sul primato della politica.
intervista a Sabrina Musco di Marianna Marra
Autore: Marianna Marra 11 dicembre 2024
Nella seconda parte dell'intervista a Sabrina Musco si parla di Arkane, Fika, disabilità, strutture turistiche di ricezione, sharenting, decorazioni natalizie, viaggi, albero di natale, content creator, travel writer, cotswolds, inghilterra, blogger, fashion, moda, styling, marianna marra, strutto & parrucco, rubrica, emozioni, makeup, cucina, costume, gioielli, svezia, lapponia, natale, aurora boreale, telese terme, napoli, milano, blogging.
Autore: Marianna Marra 3 dicembre 2024
Sabrina Musco: “I numeri sono importanti e molto per il tipo di lavoro che faccio perché ciò che un’azienda ‘acquista’ durante una sponsorizzazione è il legame che si ha con le persone che si seguono. Grandissimi numeri non vuol dire per forza ottimi risultati, ma è normale che i numeri siano anche di influenza per un’azienda che ti sceglie (oppure no) credo che l’aspetto fondamentale sia non guardare ‘solo’ ai numeri”.
Autore: Felice Massimo De Falco 3 dicembre 2024
In un’epoca caratterizzata da rapidità e oblio, emerge una domanda cruciale: stiamo davvero costruendo una società che non lascerà tracce nel futuro? Questa riflessione proviene da un’analisi profonda della nostra cultura contemporanea, che “sembra abbandonare le proprie eredità, sia culturali che storiche”. É il tema a cui risponde Marcello Veneziani, scrittore e filosofo, nel suo nuovo libro “Senza eredi, Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un'epoca che li cancella”, edito da Marsilio.
Altri post
Share by: