Io Donatella, ho subito due trapianti e superato un grave incidente stradale dei miei figli, il dolore ha trasformato il mio corpo ma non la mia anima"
Falcidiata da problemi di salute seri sin da ragazzina: frequenti coliche, due trapianti congiunti di rene e fegato, sei anni di dialisi,la separazione, l'incidente grave ai suoi cari figli, i conseguenti problemi psico-fisici e un volto, così bello e puro, marchiato dal dolore. E' la storia di Donatella, 52 anni di Casoria, che la sofferenza non ha trasfigurato il suo sorriso, l'allegria e la voglia di vivere: "Devo tutto alla mia famiglia, siamo una squadra vincente. Come dice Padre Pio: "Se all'ammalato dai le medicine ma non l'amore, lui non guarisce"
Donatella, quando sono iniziati i tuoi problemi di salute?
I miei problemi di salute sono iniziati a 14 anni quando a causa di frequenti episodi di coliche renali “visitavo” spesso l’ospedale Cardarelli di Napoli.
Che problemi hai avuto e cosa contro combatti tuttora?
A diciotto anni pochi mesi dopo la data del mio compleanno ho perso il mio caro papà Oreste e questo ha segnato profondamente la mia giovane esistenza. Dopo due anni mi furono diagnosticati il rene e il fegato policistico. Da allora è iniziato il vero è proprio calvario con
6 anni di dialisi
presso il centro Dialgest di Casoria poi culminati con il
trapianto
congiunto di rene e di fegato
presso l’ospedale
“Le Molinette” di Torino.
Colgo questa occasione per ringraziare lo staff dell’ospedale “Le Molinette” coordinato dal Prof. Renato Romagnoli
per avermi fatto “nascere una seconda volta” e lo staff dell’ospedale di S.M.D.P. degli Incurabili di Napoli coordinato dal Prof. Luca De Nicola che di concerto con l’ospedale
“Le Molinette” di Torino
monitora costantemente il mio stato di salute dopo il trapianto.
Qual é la cosa che più ti spaventa?
La poca conoscenza da parte delle persone dei problemi di salute legati ai trapianti anche se devo dire che nella mia vita ho incontrato tanti “angeli” che mi sono stati vicino e mi hanno sostenuto nei momenti difficili.
I tuoi figli ti sono sempre molto vicini, te li ritrovi sempre. Sono loro che danno il sorriso a te o tu a loro?
I miei figli Antonio e Veronica insieme alla mia mamma Maria sono la colonna portante della mia vita. Ci sosteniamo a vicenda quando ci sono problemi da affrontare o situazioni da gestire.
Anche loro hanno avuto uno spiacevole e grave episodio. Ce lo racconti?
Dopo la separazione e la diagnosi della mia malattia la vita dei miei figli non è stata semplice. Diversi episodi hanno messo alla prova la loro serenità ma insieme abbiamo superato tutto più uniti che mai e tutt’ora siamo una squadra”vincente”
Assieme ad essi hai dovuto affrontare una vita sentimentale travagliata già dai primi tempi. Ti sei separata presto. Cosa non andava?
Si mi sono separata presto ma questo non mi ha impedito di crescere con amore e determinazione i miei figli inculcando loro i valori più preziosi della vita come l’onesta, il rispetto per il prossimo e l’amore verso di chi soffre.
Il dolore e la sofferenza ti hanno biologicamente trasformata ma non hanno toccato le corde della tua anima, che resta semplice, candida, genuina. Come hai vissuto sulla tua pelle questo passaggio?
La sofferenza fisica e il dolore morale causato dalle mie condizioni di salute hanno solo amplificato e in un certo senso affinato una sensibilità di fondo verso il prossimo che i miei adorati genitori mi hanno trasmesso.

Sei felice?
Si sono felice ma sopratutto serena. Tre anni fa ho conosciuto Domenico una persona meravigliosa che ha toccato nella maniera giusta le corde del mio cuore facendole vibrare di un amore puro ed incondizionato. Lui è l’amore della mia e mi sostiene in ogni momento difficile.
Hai superato i 50 anni ma hai lo spirito di una teenager. Ti ha aiutato il tuo carattere solare a non soccombere al dolore?
Certamente un approccio positivo ai problemi che la vita ti pone è fondamentale. Non bisogna mai arrendersi anche quando tutto sembra negativo. Il cielo è sempre azzurro sopra le nuvole. Senza la tempesta è difficile apprezzare la bellezza di un cielo terso dipinto di sole.
Cosa sogni da grande?
Oggi sogno di poter donare ogni giorno amore e forza alle persone sfortunate e sofferenti. Come diceva anche Padre Pio: "Se all'ammalato non porti l'amore, le medicine non serviranno a niente". Io amo molto la poesia, la pittura e la musica. Spesso mi piace dipingere quadri e scrivere poesie. Spero un giorno di poter trasmettere a tantissime persone, anche attraverso un libro che vorrei scrivere presto, la mia voglia di vivere e di donare amore Con questa intervista ho fatto il primo passo di un cammino che spero mi porti nel cuore delle persone soprattutto di quelle che soffrono per dare loro forza ed essere la vivida testimonianza di chi pur nelle mille difficoltà e nella sofferenza ha dato forza ai suoi sogni. Ora ho aperto completamente le ali e voglio iniziare a volare.

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